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Macchine come noi?

la sfida dell'intelligenza artificiale
ultimo aggiornamento: 17/3/2007
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Herbert Alexander Simon

Herbert Alexander Simon

Herbert Alexander Simon (1916 – 2001) studioso statunitense si occupò di economia, psicologia e informatica.
Nel 1936 conseguì il Bachelor’s degree in Scienze politiche all’Università di Chicago e sempre all’università di Chicago ottenne nel 1942 il dottorato di ricerca per merito di una tesi,sulla base della quale cinque anni dopo pubblicò il libro Il comportamento amministrativo.
Simon si interrogò su il modo in cui i dirigenti di un azienda arrivano a prendere una decisione e qual è il procedimento mentale che li porta a decidere cosa fare. Egli si accorse che non esisteva una teoria economica in grado di spiegare il comportamento decisionale dei dirigenti di un’azienda.
Neanche i suoi studi di psicologia riuscirono a trovare una sorta di teoria di questo tipo. Simon si rese conto che vi era un’analogia profonda fra il giocatore di scacchi che deve decidere che mossa compiere e l’uomo che deve prendere una decisione di carattere economico. Egli cominciò così a collaborare con Allen Newell, un giovane fisico esperto in radar e Cliff Shaw, programmatore che si occupava del calcolatore chiamato Johnniac, e si dedicarono a una macchina che fosse in grado di risolvere un problema in modo simile a come avrebbe fatto un essere umano. Il risultato della loro collaborazione si chiamò Logic Theorist: un programma in grado di dimostrare i principi matematici contenuti nei Principia Mathematica  di Alfred North Whitehead e Bertrand Russell.
Un modo scontato per dimostrare tutti questi principi era quello di prendere i postulati di partenza e combinarli tutti con le varie regole di matematiche in modo da trovare tutti i risultati possibili. Il problema di questo metodo stava però nel fatto che avrebbe prodotto una grandissima quantità di teoremi, molti dei quali banali e inutili. Inoltre utilizzando questo metodo il calcolatore Johnniac avrebbe impiegato circa un centinaio di migliaia di anni per dimostrare tutti i Principia. Serviva un metodo per insegnare al calcolatore a prendere in considerazione solo una parte delle dimostrazioni possibili. La strategia del Logic Theorist era simile a quella utilizzata dal cervello umano: partiva dalla forma di dimostrazione da trovare e osservava quali fossero i modi possibili per arrivarci partendo dagli assiomi iniziali, anziché partire dagli assiomi iniziali e applicare tutte le regole possibili. Il programma ideato da Simon, Newell e Shaw riuscì a dimostrare abbastanza rapidamente, a partire dall’agosto 1956, 38 dei 52 enunciati contenuti nel secondo capitolo del Principia Matematica.
Questo fu un importante passo avanti per lo sviluppo del concetto di intelligenza artificiale. Egli rielaborò il metodo euristico con cui agiva il Logic Theorist nel concetto di razionalità limitata,che gli valse il premio nobel in economia nel 1978.
 Nell’elaborazione di questo concetto egli osservò la distinzione tra scelta”ottima” e scelta “soddisfacente”,dove con ottima si intende la miglior scelta possibile mentre con soddisfacente quella che riesce a dare un risultato che è adeguato per il proprio livello di aspirazione,sebbene potrebbe anche non essere il migliore in assoluto. Un esempio può essere il fatto che a un giocatore di scacchi interessa soltanto vincere, quindi dare scacco matto all’avversario, e non vincere secondo la migliore tattica possibile.

"The question is not whether intelligent machines can have emotions, but whether machines can be intelligent without any emotions" Minsky, The Society of Mind