La professoressa Margaret Boden è un autorità internazionale nel campo dell’intelligenza artificiale e le è stato conferito un OBE (Order of the British Empire) per i servizi alla scienza cognitiva.
La sua prestigiosa opera include Artificial intelligence and natural man, in questo libro descrive il modello computazionale della mente.
Margaret Boden fu tra i primi fondatori nei primi anni '70 del programma degli studi cognitivi.
E pochi anni fa ha ricevuto un dottorato onorario di scienze.
Il modello computazionale della mente fu elaborato da Margareth Boden nell’opera Artificial Intelligence and Natural Man pubblicata nel 1979, e da Douglas Hofstater nell’opera Gödel, Esher, Bach del 1980.
Questo modello stabilisce una forte analogia tra il computer e il cervello umano, entrambi hanno infatti un substrato fisico (biologico-neuronale per il cervello, elettronico per il computer) e a livelli alti mostrano di avere conoscenze, adattabilità, intelligenza, capacità di calcolo, ecc… Questa analogia rappresenta un superamento del dualismo cartesiano tra res cogitans e res extensa perché collega i fenomeni mentali al sistema computazionale.
I ricercatori dell’Intelligenza Artificiale sono comunque consapevoli della complessità del cervello umano e vedono ancora abissali differenze tra questo e il computer, ma ritengono possibile imitare il funzionamento del cervello umano con le macchine. Lo scopo non è ricrearlo nella sua totalità bensì individuare “parti di intelligenza”o singole capacità mentali, come per esempio la visione, il linguaggio, il riconoscimento delle forme, la capacità di dimostrare nuovi teoremi e realizzarle per mezzo di calcolatori elettronici.
Il modello si basa su tre idee fondamentali.
La prima si fonda sulla convinzione che i fenomeni mentali siano schematizzabili in ricezione delle informazioni dall’esterno, elaborazione autonoma secondo propri schemi o modelli e infine costruzione di risposte.
La seconda sostiene che l’elaborazione di informazioni può essere espressa in forma computazionale, cioè può essere considerata come l’effettuazione di un calcolo eseguito secondo determinate regole meccaniche.
La terza è che un sistema di elaborazione intelligente è costituito da molteplici sottoinsiemi che sono però collegati tra loro. Secondo l’ipotesi computazionale questi sottoinsiemi, chiamati livelli, devono avere tre requisiti:
"The question is not whether intelligent machines can have emotions, but whether machines can be intelligent without any emotions" Minsky, The Society of Mind