STORIA DI MANTOVA
La leggenda vuole che Mantova fosse stata fondata da un’indovina greca, Manto, fuggita da Tebe nella Beozia, per non sottostare al bieco tiranno Creonte. Probabilmente il primo villaggio sorse nel 2000 a.C. nei laghi che il Mincio in quella zona formava. La città vera e propria si sviluppo con gli etruschi durante il VI sec a.C., prendendo il suo nome dalla divinità etrusca Mantus in seguito confuso dai romani con Manto, l’indovina greca. Durante l’impero romano non diventò mai un centro florido e importante anche se diede i natali ad uno dei più importanti poeti della letteratura classica, Virgilio. Dopo la sua caduta, Mantova subì invasioni da parte dei barbari e passò sotto dominazioni diverse tra le quali quella gotica, bizantina, longobarda fino a quando intorno alla fine del X sec d.C. passò ai Canossa fino al 1150, anno in cui mori l’ultima erede della famiglia, Matilde. Da qui Mantova divenne un comune autonomo cercando di mantenere la propria indipendenza dall’impero. Durante gli scontri tra Guelfi e Ghibellini, Mantova, ormai indebolita, passò ai Bonacolsi e ne fu retta per un breve periodo tra il 1273 e il1328. In quest’anno, dopo l’uccisione dell’ultimo Bonacolsi, dovuta ad una rivolta locale, divennero duchi di Mantova i Gonzaga. Lungo tutto il corso dell’umanesimo e poi per tutto il Rinascimento la città divenne un importantissimo centro culturale arrivando prima con Ludovico II, che fece arrivare in città artisti di altissimo livello quali Donatello, Leon Battista Alberti e Andre Mantenga, e poi con Isabella d’Este, moglie di Francesco II Gonzaga, al suo massimo splendore culturale, economico e politico, grazie anche alla sua espansione territoriale, con l’annessione del Monferrato. Da questo periodo in poi la signoria comincio il suo tramonto con la rottura della linea di discendenza e l’assedio della città nel 1630 da parte dell’impero, che porta rovina e distruzione ma soprattutto la peste. Nel 1708 Mantova entrò a far parte dell’impero austriaco e almeno in parte la città riprese il suo antico splendore. La prima dominazione austriaca durò fino all’avvento delle truppe di Napoleone, che conquisto la città e la depredò di importanti tele oggetti preziosi e incunaboli. Dopo la sua morte e il ritorno dell’impero austriaco, Mantova divenne un dei punti cardinali del famoso quadrilatero difensivo. Nello stato italiano entro a far parte solo nel 1866. Oggi Mantova, capoluogo di provincia, è dedita principalmente all’agricoltura, anche se conserva il fascino della città di Virgilio e dei Gonzaga.