STORIA DI VARESE
Non molto si sa sulla Varese precedente alla tarda epoca imperiale, quando il piccolo villaggio iniziò ad assumere una certa rilevanza in quanto collocato lungo le vie di transito. La presenza dopo il 1000 di significativi presidi difensivi sono un indizio di una lunga catena di insediamenti difensivi realizzati per controllare le via d’accesso alla pianura padana dal nord. Nel 1068 Varese è citato come sito di mercato. Durante la guerra tra i visconti di Milano e i torriani di Como il paese venne saccheggiato dai comaschi che però non distrussero i presidi difensivi. Nel corso del XII sec., la vita del borgo si rafforza grazie all’attività mercantile che avevano centro nel mercato alla Motta. Nel 1237 Varese combatte a fianco di Milano contro l’imperatore Federico Barbarossa. Varese ebbe una sostanziale autonomia fino alle seconda metà del 1700. nel 1752 il borgo diventa per un momento un celtro della politica internazionale: infatti qui si tenne il congresso per definire i confini della svizzera. Nel 1766 la storica autonomia andava definitavene perduta. Nel 1816 il borgo viene ufficialmente promosso al rango di città dall’imperato d’Austria. Nel 1830 fu inagurata l’illuminazione a gas, mentre 30anni più tardi entrò in città il primo treno della linea Milano-Varese. Fino alle prima guerra mondiale a Varese si diffusero industrie di cartiere. Carrozzerie, concerie e cotonifici. L’avvento del fascismo provocò l’insurrezione delle classi operaie e molti esponenti democratici furono arrestati. Nel 1927 Mussolini ottenne la costituzione di una nuova provincia di Varese.