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Non è certo una risorsa rinnovabile: per formarsi ha bisogno di un tempo variabile tra i 10.000 ed i 100.000 anni . Inoltre, con le tecniche attuali riusciamo a recuperare soltanto il 50% del petrolio presente in un giacimento.
La nostra economia e il nostro stile di vita si basa fortemente sul petrolio perché:
Il 40% di tutta l’energia primaria mondiale viene dal petrolio
Il 90% di tutta l’energia usata per i trasporti viene dal petrolio
Molti credono che per trovare nuovi giacimenti sia sufficiente spendere di più per la ricerca. Ma il petrolio in natura non è disponibile in quantità illimitata. La ricerca diventerà sempre più costosa e meno fortunata.
Nel 2000 si stimava che mantenendo livello di produzione e in assenza di nuove scoperte, Europa e America del Nord avrebbero terminato le loro riserve nel giro di pochi anni (rispettivamente 15 anni e 10 anni).
Nel 1972 uno studio svolto dal Mit (Massachusetts institute of technology) affermò che nel 2000 sarebbero state esaurite circa il 25% delle riserve mondiali di oro nero.
La situazione oggi appare più grave di quanto il Mit avesse predetto.
Dai dati pubblicati dalla BP Statistical Review of World Energy si rileva che, escludendo i nuovi giacimenti che saranno scoperti nei prossimi anni, è già stato consumato il 45% delle riserve inizialmente disponibili. Secondo la BP, il petrolio disponibile è sufficiente per circa 40 anni a partire dal 2000, supponendo di continuarne l'estrazione al ritmo attuale, quindi senza tenere conto della continua crescita della domanda mondiale, che si colloca intorno al 2% annuo.
La presenza dell'industria petrolifera ha avuto significativi impatti ambientali, da incidenti e da attività di routine.
La ricerca e l'estrazione di petrolio disturbano l'ambiente circostante. Il greggio e il petrolio raffinato che fuoriescono da navi petroliere incidentate, danneggiano fragili ecosistemi marini e litorali.
Infine, la combustione, su tutto il pianeta, di enormi quantità di petrolio (centrali elettriche, mezzi di trasporto) è tra le maggiori cause dell'incremento delle percentuali di anidride carbonica e di altri gas nell'atmosfera, con fortissima incidenza sull'effetto serra.
raffineria di petrolio