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Non c'è bisogno di spiegare quanto preziosa sia l'acqua in genere per la vita sulla Terra.
È indispensabile per la vita: lo sappiamo tutti.
E per la vita sulle terre emerse è indispensabile l'acqua dolce: sappiamo anche questo.
Sappiamo ancora quanto sia utile per le nostre attività produttive.
L'acqua dolce rappresenta solo il 2,5% dell'acqua totale presente sulla Terra e per più dei 2/3 si trova in pochi ghiacciai, in particolare nell'Artide.
La fusione dei ghiacciai a causa dell'effetto serra e dell'aumento delle temperature ha un forte impatto ambientale, sia per l'innalzamento del livello dei mari ma anche per la scomparsa di questa riserva. Durante la fusione dei ghiacci, infatti, l'acqua dolce si mescola a quella salata del mare, divenendo inutilizzabile dall'uomo.
Un ulteriore 30% di acqua dolce si trova in riserve sotterranee e meno dell'1% dell'acqua dolce si trova in laghi, fiumi o bacini ed è quindi facilmente accessibile. In uno studio pubblicato nel 1996 dalla rivista Science si stimava che:
L'acqua è indispensabile alla vita e va considerata un bene comune a cui tutti devono avere diritto di accesso.
In quanto proprietà delle persone che vivono in un territorio, l'acqua dovrebbe avere un costo limitato alle spese per la sua gestione, per ripagare i le spese.
A causa della crescita delle attività umane, la disponibilità di acqua potabile per persona sta diminuendo.
All’inizio del terzo millennio si calcolava che oltre un miliardo di persone non avesse accesso all’acqua potabile e che il 40% della popolazione mondiale non potesse permettersi il lusso dell'acqua dolce per una minima igiene.
Nel 2006 trentamila persone sono morte ogni giorno nel mondo per cause riconducibili alla mancanza d'acqua.
Il World Water Development Report dell'UNESCO nel 2003 indica chiaramente che nei prossimi vent'anni la quantità d'acqua disponibile per ogni persona diminuirà del 30%. Per questo l'acqua è una risorsa strategica per molti Paesi.
Ismail Serageldin, vicepresidente della Banca mondiale, nel 1995 affermò: “Se le guerre del XX secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del XXI avranno come oggetto del contendere l’acqua”.
Ad oggi molti popoli sono stati coinvolti in una lunga successione di conflitti, armati e politici, per l'accesso all’acqua. Forti tensioni governano alcuni rapporti diplomatici proprio per il controllo sulle riserve d'acqua.
Il problema della diminuzione delle riserve di acqua ha tre soluzioni praticabili:
L'80% dell'acqua dolce è destinata all'agricoltura per l'irrigazione e all'industria, mentre solo una piccola parte serve le utenze civili.
Le tecnologie tradizionali in agricoltura generano uno spreco enorme: nelle ore calde, buona parte dell'acqua destinata all'irrigazione di aree aperte, evapora.
Gli impianti tradizionali inoltre non rilevano l'umidità del terreno e se è satura la sua capacità di assorbimento, oltre la quale l'acqua irrigata evapora o si perde in superficie senza nutrire le coltivazioni, la percentuale di spreco è, dunque, molto alta.
"Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta."
Francesco d'Assisi
“Se le guerre del XX secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del XXI avranno come oggetto del contendere l’acqua”
Ismail Serageldin
"Risorse naturali come l'acqua, che il capitalismo considera una mercanzia, noi invece le consideriamo un diritto umano."
Evo Morales