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Ultimo aggiornamento: 28/3/2008

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Risparmiare l'energia elettrica

Illuminazione

  1. Le lampadine
    Le lampadine maggiormente usate oggi sono le lampadine ad incandescenza, le quali, scaldandosi al passaggio di corrente, consumano molta energia e durano relativamente poco (in media 1000 ore). Vi sono però in commercio anche lampadine a basso consumo energetico, dette “a fluorescenza compatta” che, pur essendo più costose delle lampadine tradizionali, consumano circa il 75% di energia in meno e durano circa10-12 volte una lampadina a incandescenza. I costi maggiori vengono dunque ammortizzati, in seguito, con un risparmio di energia, a beneficio nostro e dell’ambiente. L’unica “pecca” delle lampadine a basso consumo energetico è l’accensione ritardata. Occorrono dai 4 ai 15 minuti prima che raggiungano l’intensità massima di illuminazione: per questo sono sconsigliate, in casa, in luoghi di “passaggio” quali corridoi e ripostigli.

  2. Sfruttamento della luce solare
    Grazie ad alcuni accorgimenti è possibile sfruttare al meglio la luce solare per illuminare i nostri interni e rinunciare così alla luce artificiale delle lampadine, con un conseguente risparmio energetico:

    • usando una pavimentazione chiara sotto le finestre, decorazioni, tappeti, mobili chiari si aumenta l’accesso della luce e il riverbero;

    • gli specchi sono utili ad aumentare la luminosità di una stanza;

    • se si sta costruendo o ristrutturando una casa, è bene ricordare che se si aumenta l’altezza delle finestre si ottiene una maggior luminosità di quanta se ne ottiene invece allargandole;

    • tenere sempre puliti i vetri e limitare l’uso delle tende in modo da facilitare l’accesso della luce.

lampadina a risparmio energetico
lampadina a risparmio energetico

Apparecchi elettrici

  1. Vietato lo Stand-By
    Molti elettrodomestici, dopo essere stati spenti, entrando in funzione “Stand-By”, la quale è segnalata solitamente da una spia rossa o da orologi digitali che, rimanendo accesi, continuano dunque a consumare corrente (dai 4 ai 12 Watt per ora). In un anno il nostro elettrodomestico consumerà, con la sola funzione Stand-By, dai 30 ai 90 kwh, corrispondente ad un’emissione di 21,6-64,8 kg di Diossido di Carbonio. Un apparecchio come il Pc arriva addirittura a consumare 20 W per ora in Stand-by e 1 kwh se rimane acceso( 1 kwh = 0,72 kg di Co(due): si consiglia pertanto di spegnerlo se non lo si usa per più di mezz’ora. Devono essere spenti anche tutti gli accessori e i driver esterni (stampante, casse, modem…) qualora non venissero usati.

    Se tutti gli italiani seguissero questa semplice norma, calerebbe il fabbisogno di energia e… potremmo fare a meno di ben 3 centrali di media potenza!

  2. Elettrodomestici “di classe A”
    Gli elettrodomestici sono etichettati a seconda dei loro consumi di energia, dalla A (meno inquinanti) alla G (più inquinanti).

    Gli apparecchi di classe A, oltre a essere costruiti molto più accuratamente e con le tecnologie più moderne, causano meno inquinamento, sia durante il loro ciclo di produzione sia durante il loro “lavoro” nelle nostre case, grazie ai minori consumi di energia elettrica. I costi sono più alti rispetto a quelli dei normali elettrodomestici, ma tale differenza di presto viene poi recuperata grazie al conseguente risparmio energetico.

  3. L’ascensore
    L’ascensore consuma ovviamente energia elettrica, poiché la cabina è dotata di un motore elettrico, e tali consumi non sono per niente trascurabili. Si consiglia quindi di usare le scale se si abita entro i primi 2 piani e di scendere sempre a piedi: un minor uso dell’ascensore implica un minor consumo di energia.

  4. Il frigorifero
    Alcuni accorgimenti migliorano il funzionamento di frigoriferi e congelatori:

    • collocare tali apparecchi nel punto più fresco della cucina, lontano da fornelli, termosifoni, forno…Qualora fosse possibile, collocare il congelatore in garage o in cantina;

    • lasciare una spazio di circa10 cm tra frigorifero e parete e un sufficiente spazio sopra e sotto il frigorifero, se questo è inserito in un mobile, per una buona ventilazione;

    • tenere presente che temperature più fredde all’interno del frigorifero possono aumentare inutilmente i consumi fino al 10-15%. Mantenere una temperatura di circa 3-5°C

    • non riempire troppo il frigorifero, ma lasciare spazio sufficiente vicino alle pareti interne per una buona circolazione dell’aria;

    • evitare di introdurre nel frigorifero cibi ancora caldi, poiché in questo modo si favorisce la formazione di ghiaccio sulle pareti e si aumentano i consumi, poiché il caldo innalza la temperatura interna e l’apparecchio deve compiere un maggior lavoro per riportarla ai livelli prestabiliti;

    • non tenere il portellone del frigorifero aperto a lungo ma solo per il tempo necessario a prelevare o riporre i cibi al suo interno;

    • controllare che la guarnizione di gomma della porta siano sempre in buono stato. Per verificarne il buon funzionamento, basta inserire un foglio di carta nella chiusura :se tirandola oppone una notevole resistenza, allora le guarnizioni sono efficienti. Pulirle spesso e cospargerle di talco per conservarne l’elasticità;

    • evitare che sul condensatore sul retro del frigorifero si formi polvere perché questa non permette un raffreddamento ottimale, aumentando i consumi.

Riscaldamento e condizionamento

  1. Riscaldamento
    Innanzitutto, in pochi forse sanno che un grado in più nelle nostre case può aumentare le emissioni inquinanti del 7%. La temperatura consigliata per gli interni è solitamente 18-20 °C ma bisogna ricordare che questa tende ad aumentare di 1-2 °C dopo mezz’ora che una persona entra in una stanza. Si consiglia dunque di programmare la caldaia con una temperatura di 17-18 °C.

    Nel caso in cui si abbia un riscaldamento centralizzato, la temperatura nel singolo appartamento può essere modificata solo “al ribasso”. È utile dotare i propri termosifoni di un termostato termomeccanico che, impostato sulla temperatura prescelta (18-19 gradi), la mantiene costante, oppure semplicemente chiudere appena le manopole cercando di ottenere una temperatura più bassa.
    Nel caso in cui invece si abbia un riscaldamento autonomo, basta regolare il termostato sulla temperatura desiderata.

    Si ricorda che gli impianti a metano sono preferibili rispetto a quelli tradizionali.

  2. Condizionamento
    I condizionatori consumano grandi quantità di energia: circa 1kwh ogni 20 metri quadrati.

    Si consiglia:

  • di tenere la temperatura dell’apparecchio su 4-6 gradi max in meno rispetto alla temperatura esterna;

  • tenere i filtri ben puliti e efficienti;

  • se il clima è umido, sostituire al condizionatore un deumidificatore: consuma meno energia ed è meno dannoso per la salute.


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