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L'energia idroelettrica è una fonte d’energia pulita e rinnovabile ed è stata la prima ad essere usata su larga scala. Si ottiene sfruttando il movimento di masse d'acqua, quali fiumi, laghi e mari
Per produrre energia idroelettrica l'uomo ha costruito dighe e condotti che convogliano l’acqua alle centrali, dove l'energia cinetica (l'energia del movimento) viene trasformata in energia elettrica, grazie al fenomeno dell'autoinduzione e alle turbine collegate con dinamo.
La turbina è una macchina motrice che ha la funzione di trasformare l'energia dell'acqua in energia meccanica.
I vantaggi dell'energia idroelettrica sono principalmente due:
L'energia idroelettrica è ancora poco utilizzata, ma pur in questa condizione il 20% dell’energia immessa in circolo deriva da centrali idroelettriche.
L'energia idroelettrica è tra le fonti rinnovabili quella più affidabile sia dal un punto di vista economico che ambientale. Le nuove energie, quali nucleare e fossile, sono più economiche, ma devono tenere in considerazione, in particolare l'energia nucleare, le scorie radioattive e i gas emessi.
Lo svantaggio più evidente riguarda l'impatto ambientale. Con la costruzione di dighe o di centrali il rischio di un cambiamento dell'habitat è elevato; prima di iniziare tali costruzioni, infatti, gli esperti hanno l'importante compito di valutare tutte le possibili conseguenze. Tra le più importanti ed evidenti c'è il fatto che zone in cui è normalmente presente uno scorrimento continuo d'acqua possono trasformarsi in zone paludose o con un minore scorrimento d'acqua. Per evitare danni, l'uomo deve anche garantire una portata minima d'acqua, per evitare secche che potrebbero recare danni all'ambiente.
Un altro possibile e non trascurabile svantaggio è l'estetica; le strutture, che normalmente troviamo in città, se inserite nella natura, stonano. Bisogna quindi cercare un rimedio, che elimini questo problema.
L'impianto a bacino è il più diffuso e potente. Il bacino può essere naturale, per esempio i laghi, oppure artificiale, dove sbarramenti posti nei fiumi ne fermano in parte il flusso e formano appunto la diga.
Un altro tipo d'impianto è quello ad accumulo, caratterizzato dalla presenza di due serbatoi posti a quote diverse. Nelle ore di maggior richiesta avviene un passaggio dai due serbatoi in modo tale da garantire una produzione continua di energia.
Un'altra applicazione è quella degli impianti ad acqua fluente, i quali però non garantiscono una continua produzione d'energia, in quando la corrente del fiume non può essere regolata.
Recentemente sono stati fatti studi per poter sfruttare anche la forza del mare, infatti il mare può fornire diverse fonti da cui poter attingere energia le quali sono per esempio le maree, le onde, le correnti e il gradiente termico. Per il momento solo la Francia possiede un impianto marino.
" Negli ultimi tempi sento un'angoscia terribile al pensiero che se dopo la mia morte dovessi tornare sulla terra in un'altra forma, sicuramente non troverei acqua. Si potrebbe fare molto di più, ma ci hanno incanalato verso altri valori: non ci hanno insegnato le regole civili, dal risparmio energetico al riciclo. È una scelleratezza, come se tutti dicessero "Vabbè, poi vedremo"."
Giorgia