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Ultimo aggiornamento: 28/3/2008

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Le biomasse

Le biomasse sono materiali di origine organica, vegetali o animali.

Le biomasse più utilizzabili per le produzione di energia consistono in tutti quei materiali che possono essere usati come combustibili: rifiuti urbani di origine organica, rifiuti agricoli, residui dal campo forestale, scarti di attività industriali come trucioli di legno, ma spesso provengono da piante appositamente coltivate per tale fine.

Tipi di biomasse

I tipi più utilizzati sono quattro:

  1. Legno: viene considerata una fonte di energia pulita perché compiendo il suo ciclo completo di decomposizione, rilascia nell'atmosfera una quantità di anidride carbonica (CO2) e questa a sua volta viene utilizzata da altre piante.

  2. Cippato: il termine cippato deriva dall'inglese chips pezzettini. È legna appositamente sminuzzata e ridotta in scaglie grandi dai 3 ai 5cm e proviene dagli scarti legnosi (privi di sostanze inquinanti quali vernici, colle, ecc.) di segherie ed industrie ma anche dagli scarti ottenuti dalle potature boschive, agricole ed urbane.

  3. Pellets: sono gli scarti (senza inquinanti) di industrie, falegnameria o segherie prima appositamente sminuzzati e poi sottoposti ad un altissima pressione in modo da produrre un materiale formato da cilindretti del diametro di 6-8 mm ed una lunghezza di 1-2 cm.

  4. Mais: mais o granturco è facilmente reperibile ed ad un costo decisamente basso.

Funzionamento

Come tutte le componenti di origine organica le biomasse vengono bruciate in caldaie o stufe per la produzione di calore sia per il riscaldamento di edifici pubblici e privati sia per la produzione di acqua calda.

Vantaggi

  • La biomassa è un combustibile e come tutti i combustibili libera anidride carbonica (CO2). Quella che emette quando brucia viene assorbita dalla pianta durante la sua crescita e può essere riassorbita da una nuova pianta che, crescendo, crea un ciclo a produzione nulla. Foreste, colture agricole, pascoli e distese erbose, ma anche il plancton, rivestono un ruolo determinante nell’assorbire l’anidride carbonica presente nell’atmosfera.
  • L'assenza o il basso contenuto di zolfo, piombo, idrocarburi incombusti e monossido di carbonio (presenti invece nei combustibili tradizionali) fa si che le biomasse contribuiscano ad alleviare il fenomeno delle piogge acide.
  • L'energia delle biomasse riduce la dipendenza dalle importazioni di combustibili e diversifica le fonti di approvvigionamento energetico. Aderendo alla convenzione internazionale sul clima l'Italia si è impegnata a ridurre le emissioni in atmosfera di gas serra. La sostituzione di combustibili fossili con biomasse contribuisce al conseguimento di questo obbiettivo.
  • A differenza delle altre rinnovabili, le biomassse rappresentano una fonte di energia utilizzabile in più settori, come generazione elettrica, produzione di calore e trasporti.
  • La biomassa è molto abbondante, si trova in quasi ogni parte della terra costituita da alghe, alberi e letame.
  • È facilmente convertibile in combustibili ad alto potere energetico come ad asempio alcool e gas.
  • È economica.
  • Con la sua produzione si possono rigenerare terre desolate.
  • Può sfruttare le zone inutilizzabili dall’agricoltura e creare occupazione nelle comunità rurali.
  • Il suo fine ciclo costituisce un potenziale fertilizzante.

Svantaggi

  • La combustione della legna può essere pulita quanto inquinante; dunque, per ottenere alta qualità e buon rendimento, è necessario l'utilizzo di tecnologie avanzate che ancora scarseggiano.
  • Gli attuali strumenti di mercato sono inadeguati.
  • L'opinione pubblica non è ancora informata correttamente.
  • Mancanza di strutture di collegamento tra ricerca, industrie ed amministrazioni pubbliche.

Applicazioni

  • Caldaia a cippato: questi impianti non hanno limiti di dimensione e possono raggiungere potenze notevoli. Sono vere e proprie caldaie con impianto di alimentazione automatico. Dal silo il cippato viene prelevato automaticamente ed immesso nella caldaia, dove l'accensione può avvenire sia manualmente che tramite dispositivi elettrici. Questi impianti sono forniti di sistemi di sicurezza che interrompono l'alimentazione in caso di ritorno di fiamma, che potrebbe raggiungere il silo.
  • Caldaia a pellet: queste caldaie funzionano in modo simile a quelle a cippato, quindi anche loro hanno bisogno di un silo di stoccaggio posto nelle vicinanza della caldaia; al contrario degli impianti a cippato questi vengono alimentati dall'alto tramite una coclea, l'accensione automatica avviene grazie ad una resistenza elettrica e come le precedenti sono dotate di un sistema di sicurezza contro il ritorno di fiamma.

Costi

I costi delle biomasse sono notevolmente più bassi del metano o del gasolio, il cippato si aggira sui 0,03-0,04 centesimi di euro per kg, mentre i pellets anche se nell'ultimo anno hanno avuto un incremento notevole passando da 2,5 euro per 15 kg di prodotto a 5,0 euro, resta comunque al di sotto del prezzo dei combustibili fossili. I costi maggiori arrivano quando si parla di impianti. Più l'impianto è grande prima si riescono ad ammortizzare le spese, considerando che ci sono modesti incentivi economici per chi utilizza fonti rinnovabili, sia come investimento statale a fondo perduto sia sottoforma di detrazione dall’irpef.

Stufa per la combustione di cippatoStufa per la combustione di pellet

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