Il Parco intreccia, in un'esperienza forse unica a livello europeo, motivi di salvaguardia e tutela del territorio, difendendo la funzione economica (quella agricola), che da sempre ha caratterizzato la storia dello sviluppo economico di quest'area.
Il Parco deve tenere conto di una domanda sociale sempre più ampia e della ricerca di spazi aperti, fruibili e ricchi di significativi valori culturali, in un’area metropolitana tra le più sviluppate del Paese.
La storia della fertile pianura agricola a sud di Milano s'interseca con la lenta, sistemica e costante opera di adattamento realizzata dall'uomo per soddisfare le proprie esigenze. Ricca d'acqua e ben distesa, la grande pianura del sud milanese aveva un destino quasi certo: divenire un vasto coltivo percorso da colatori, canali e macchine agricole.
Grazie alla creazione dell’ente del Parco Agricolo Sud Milano si è potuto salvaguardare il paesaggio, le tradizioni, i prodotti, le testimonianze, le architetture tipiche di questo territorio, che a causa della rapida urbanizzazione del territorio a sud di Milano sarebbero scomparsi.
La Provincia è, secondo la Legge Regionale n. 24/90, l'Ente Gestore del Parco, ma il progetto interessa circa un terzo del territorio provinciale e sessantuno Comuni.
"La natura è lo spirito visibile, lo spirito è natura invisibile"
Schelling