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risaie

Ecomuseo del Parco Sud Milano

ultimo aggiornamento: 26/9/2007

Ecomuseo

Il termine ecomuseo fu pensato da Hugues de Varine durante una riunione con Georges Henri Rivière, all'epoca facenti parte dell'ICOM (The International Council of Museums).

Il termine fu usato per la prima volta nel 1971 in un intervento dell'allora Ministro dell'Ambiente francese, M. Robert Poujade, che lo utilizzò per qualificare il lavoro di un ministero in piena creazione.

Gli ecomusei inizialmente furono pensati come strumenti per tutelare le tracce delle società rurali in un momento in cui l'urbanizzazione, le nuove acquisizioni tecnologiche e i conseguenti cambiamenti sociali, rappresentavano un rischio reale di completo oblio di un patrimonio culturale millenario.

Così l'ecomuseo interviene sullo spazio di una comunità, nel suo divenire storico, proponendo "come oggetti del museo" non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l'architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc. La portata innovativa del concetto ne ha inevitabilmente determinato la conoscenza ben oltre l'ambito propriamente museale.

Le esperienze ecomuseali in Italia sono numerose e spesso molto diversificate, anche per le divergenze interpretative da parte dei soggetti promotori. Vale la pena ricordare che, accanto ad iniziative isolate, esistono reti di ecomusei, in fase di espansione, realizzati sulla base di leggi regionali specifiche. Il Piemonte è stata la prima regione a dotarsi di uno strumento normativo in materia (L.R. 31/95), seguita dalla provincia autonoma di Trento e dalla regione Friuli Venezia Giulia. Altre proposte di legge sono in discussione in Lombardia.

"La natura è lo spirito visibile, lo spirito è natura invisibile"
Schelling