George Boole (1815 - 1864) matematico e logico inglese.
Figlio di un bottegaio, apprese le lingue, la filosofia e la matematica da autodidatta e giunse ad ottenere la nomina alla cattedra di matematica al Queen's College di Cork.
Nel 1854 pubblicò la sua opera più famosa, che fu successivamente la base per gli studi sui circuiti elettronici: An Investigation of the Laws of Thought, on Which are founded the Mathematical Theories of Logic and Probabilities.
Convinto che matematica e logica fossero equivalenti e che si potessero rappresentare matematicamente i processi del pensiero umano cercò, forse senza esserne del tutto consapevole, di realizzare, per mezzo del sistema binario, il progetto delineato da Leibniz nella Charactersistica universalis.
Boole immagina due insiemi logici estremi: il Tutto (l'insieme che contiene ogni cosa) e il Nulla (l'insieme vuoto).
Egli indica il Tutto con il numero 1 ed il Nulla con il numero 0 .
Prova poi a ricostruire la matematica a partire da questi due numeri. Le quattro operazioni aritmetiche non cambierebbero, tranne 1+1=1, perché se aggiungo il Tutto al Tutto, ottengo di nuovo il Tutto. A partire da qui, egli riesce a descrivere l'intera teoria dei sillogismi in termini di equazioni algebriche e a creare un procedimento di calcolo per la loro soluzione.
Il metodo di Boole era estremamente vantaggioso perché le stesse regole che descrivevano la logica sillogistica aristotelica, permettevano di descrivere anche la logica proposizionale degli stoici, dimostrando la complementarità di Aristotele e Crisippo.
Con questo sistema di calcolo diventava possibile anche analizzare matematicamente la correttezza di argomentazioni filosofiche tradizionali.
"The question is not whether intelligent machines can have emotions, but whether machines can be intelligent without any emotions" Minsky, The Society of Mind