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LA CREAZIONE DELLA MATEMATICA GRECA CLASSICA
I MOTIVI ISPIRATORI DELLA MATEMATICA GRECA
L’ ASTRONOMIA MATEMATICA GRECA
I
greci nella storia sono l’evento supremo infatti costruirono una civiltà e
una cultura che sono le più stupefacenti fra tutte le civiltà, le più
influenti sullo sviluppo della cultura occidentale moderna e quelle decisive per
la fondazione della matematica.
La
civiltà greca risale al 2800 a.c.
I
greci si stabilirono in Asia minore, nell’area della Grecia moderna,
nell’Italia meridionale, in Sicilia, a Creta, Rodi, a Delo e nell’Africa
settentrionale.
Dopo
aver sostituito i vari sistemi geroglifici di scrittura fino allora usati con
l’ alfabeto fenicio divennero più letterati, cominciarono a visitare l’
Egitto e la Mesopotamia e a commerciare con questi paesi.
Molti
di loro viaggiarono e studiarono in Egitto, altri visitarono Babilonia e vi
appresero la matematica e la scienza.
La
storia della matematica e’ divisa in due periodi:
Il papiro e’ stato introdotto in Grecia durante l’ VIII secolo a.c.. Il papiro e’ molto deperibile, ma la causa principale della perdita delle opere greche e’ la distruzione delle loro numerose biblioteche.
Le
fonti principali per le opere matematiche greche sono codici manoscritti
bizantini scritti da 500 a 1500 anni molto dopo la composizione delle opere
originali.
I
greci scrissero alcuni trattati della matematica e della scienza:
Eudemo
(VI secolo a.c.) membro della scuola di Aristotele,
ne scrisse uno di aritmetica,uno di geometria e uno di astronomia.
Le
più antiche copie conosciute risalgono al primo secolo d.c. Il libro di
matematica più antico e più famoso sono “Gli elementi” di Euclide.
Intorno
al 600 a.c. il matematico più famoso fu Talete di Mileto.
Successivamente
nel 300 a.c. i maggiori esponenti nel campo della matematica furono Pitagora
(540 a.c.)e Ippocrate (460 a.c.).
Platone(360
a.c.) e Aristotele(340 a.c.) benché fossero essenzialmente filosofi, ebbero
forti interessi per la matematica e ne influenzarono lo sviluppo.
Vi sono dubbi sulla data esatta in cui vissero questi matematici e filosofi poiché i loro manoscritti originali furono perduti, tuttavia gli scritti di Platone, di Aristotele e di Euclide ci sono stati tramandati attraverso copiature successive.
Gli
elementi di Euclide e le opere geometriche di Archimede, non danno
nessuna indicazione del perché questi autori abbiano intrapreso le loro
ricerche esponendo un tipo di matematica deduttiva.
L’obiettivo
di questi libri è quello di presentare i risultati matematici, i suggerimenti
per dimostrare i teoremi e la conoscenza degli usi della matematica.
I greci avevano un desiderio sfrenato di comprendere il mondo fisico che li porta ad apprezzare la matematica come chiave per comprenderlo e per studiare le leggi, che sono l’essenza della sua organizzazione.
E’
difficile dimostrare che un singolo teorema o un corpo di teoremi siano stati
creati con uno scopo preciso.
Nel
periodo classico la matematica comprendeva l’aritmetica, la geometria,
l’astronomia e la musica e nel periodo alessandrino, le scienze si dividevano
in aritmetica, geometria, meccanica, ottica, astronomica, canonica ecc..
Gli
ultimi periodi degli imperi egiziano e babilonese sono noti come periodo
Tolemaico e periodo Seleucida, essi iniziarono circa nel 323 a.c.fino alla morte
di Alessandro Il Grande, re di Macedonia.
Le
conquiste di Alessandro si estendevano dalla Grecia all’India comprendendo
l’Egitto e la Babilonia, dove egli lasciò al comando i generali greci Tolomeo
e Seleuco, dopo la morte di Alessandro, essi salirono al trono nei rispettivi
paesi einiziò il periodo di dominazione e civilizzazione greca che andò dal
600 a.c. al 500 d.c. che si sostituì al periodo egiziano-babilonese.
All’
interno di ogni comunità nazionale, il linguaggio e i simboli di scrittura
cambiarono nel tempo così come i sistemi di numerazione si svilupparono come le
lingue e mostrarono gli effetti
dell’interazione con diverse culture.
E’
a partire dai tempi di Platone che le numerose scienze create dai greci
assumono un contenuto e un indirizzo significativi.
Anche
la geometria sferica venne sviluppata in vista dell’ astronomia, fu Platone,
infatti, che rivelò la mancanza di una teoria che unificasse gli irregolari
moti dei pianeti.
Eudosso
studente dell’ accademia platonica riprese il problema e la sua risposta è la
prima teoria astronomica ragionevolmente completa. Scrisse quattro libri sull’
astronomia, sugli specchi, sui fenomeni naturali, sul periodo di otto anni e
sulle velocità ,dei quali conosciamo soltanto frammenti.
Propose,
inoltre, il seguente schema, prima teoria dei moti dei pianeti:
per ciascun corpo celeste c’era un insieme di tre o quattro sfere, tutte concentriche con la terra come centro e ciascuna ruotante intorno a un asse. La sfera interna aveva attaccato a sé il corpo, che si muoveva lungo quello che può essere chiamato l’equatore della sfera (cioè l’asse di rotazione era perpendicolare alla traiettoria circolare del corpo).