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 PITAGORA

LA VITA LA SCUOLA PITAGORICA IL FAMOSO TEOREMA

 LA VITA

Pitagora,filosofo e  matematico greco, nacque a Samo nel 580 a.C. circa.

Dopo aver viaggiato in Egitto e in Babilonia, si stabilì a Crotone (Magna Grecia), dove, oltre a far nascere qui, nel 530 a.C. la sua scuola, diede impulso alla nascita di una setta filosofica-politica, che ebbe notevole successo.

L’attività politica, che la comunità pitagorica svolgeva a favore del regime aristocratico, suscitò una violenta reazione popolare; la scuola fu incendiata e i pitagorici massacrati.

E’ incerto se anche Pitagora sia morto in quella circostanza o se, riuscito a fuggire,si sia rifugiato a Metaponto morendovi poco dopo.

Il compito della filosofia è per Pitagora favorire la progressiva purificazione dell’anima, attraverso la conoscenza dell’ordine superiore dell’universo. Centrale fu nel pensiero di Pitagora la riflessione sui numeri, con la quale egli si riteneva in grado di spiegare la struttura atomica dell’ universo.

Con tale impostazione studiò i suoni elementari e le armoniche.

Gli si attribuisce il merito del teorema sui triangoli rettangoli e dei numeri irrazionali, ma soprattutto l’aver impostato una geometria razionale, operando una netta divisione tra le pratiche di calcolo (logistica) e la scienza dei numeri (aritmetica).

Pitagora è non solo uno dei più grandi filosofi antichi,ma è anche fondatore di una scuola che ha avuto una storia di più di 10 secoli (scuola pitagorica).

Tuttavia, è proprio questa circostanza che impedisce di sapere con certezza quali dottrine spettino propriamente a lui e quali ai suoi seguaci: il rigido principio di autorità, vigente nella scuola, espresso dalla formula “ipse dixit”, induceva a porre sotto il prestigioso nome del fondatore anche dottrine posteriori. A ciò si aggiunga che Pitagora divenne ben presto un personaggio leggendario: figlio di Apollo o di Ermes, era capace di profezie e di miracoli, era stato il solo ad udire le armonie delle sfere celesti.

Resta comunque il fatto che in autori cronologicamente a lui vicini gli vengono attribuite e quella della respirazione cosmica,oltre ad una vasta sapienza  in tutti i campi. La dottrina  della “purificazione” delle anime mediante la scienza (soprattutto aritmetica e geometria) e la musica spiega l’ attribuzione a Pitagora non solo di numerose scoperte in questi campi, ma anche la dottrina fondamentale della scuola, quella per cui l’ essenza delle cose sta nei numeri e  nei rapporti matematici.    

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LA SCUOLA PITAGORICA

La scuola pitagorica, una delle scuole filosofiche più importanti della Grecia. Fondata da Pitagora ebbe più di 10 secoli di vita, con periodi di grande rigoglio e altri di eclisse. Tra i discepoli immediati di Pitagora vengono ricordati Cercope, Petrone, Brotino e Ippaso ed al suo insegnamento è collegato anche il matematico Alcimeone.

Pitagora aveva posto la sede della sua scuola a Crotone, ma abbiamo notizia di altri sodalizi pitagorici nella Magna Grecia. Alcuni pitagorici, poi, dopo la repressione violenta del sodalizio crotomiate, si trasferirono nella Grecia continentale.

La scuola pitagorica rifiorì soprattutto a Tebe. Si arriva, così, all’età di Platone, con la quale si fa solitamente terminare la storia del pitagorismo antico; ma la tradizione della scuola non si spense.

La primitiva comunità pitagorica ci viene presentata come un’associazione ad un tempo religioso, politica e scientifica, alla quale si accedeva dopo prove severe, tra cui spiccava il silenzio imposto ai novizi. Gli aderenti erano tenuti al segreto e il divulgare le dottrine della scuola poteva costare la vita. Vigevano nella scuola la comunità dei beni, il celibato e una serie di prescrizioni, che costituivano un vero e proprio “catechismo” di vita pitagorica.

Vi erano poi una serie di quesiti, le cui risposte erano speciali, verità chiamate “acusmata” (per esempio: “che cosa c’è di più saggio?” “il numero”).

Ora noi sappiamo di una distinzione, nella scuola, tra “acusmatici” e “matematici”, che sembra diversa da quella di “esoterici novizi” e “esoterici iniziati”. Probabilmente la prima sta ad indicare la distinzione che ad un certo momento si dovette operare tra gli uomini di fede, attaccati a quanto vi era di religioso e segreto nella scuola, e quelli di scienza, che tendevano ad uscire dal silenzio mistico per giustificare razionalmente il proprio sapere.

La dottrina fondamentale della scuola consisteva nell’affermazione che la sostanza delle cose sta nei numeri e nei rapporti matematici, onde l’importanza di alcuni numeri:

Ma il più importante è il 10, “mistica decade” su cui i pitagorici giuravano, e in cui per la prima volta sono compresi il “parimpari” cioè “l’unita’ ”, il primo pari, il primo dispari, il primo quadrato.

L’opposizione di pari e dispari sta alla base delle serie delle altre nove opposizioni illimitate.

Esempio di un ulteriore sviluppo in questa direzione è la teoria delle medie matematiche, le più importanti delle quali sono:

Da questa serie di opposizioni nasce poi quella armonia che è propria di tutto il cosmo, ma che particolarmente si rivela negli accordi musicali.

Un posto importante, infine, spetta ai pitagorici nella storia della retorica antica: come la medicina cura il corpo così la musica e la retorica curano le anime; e l’arte dei discorsi è essenzialmente un trascinamento e una guida dell’anima.  

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IL FAMOSO TEOREMA DI PITAGORA

A Pitagora gli si attribuisce il merito del teorema sui triangoli rettangoli che porta il suo nome, del teorema che afferma che la somma degli angoli interni a un triangolo è di un angolo piatto, la scoperta dell’incommensurabilità (incapacità di confrontare) tra la diagonale e il lato del quadrato, e quindi dei numeri irrazionali, i primi elementi della teoria delle proporzioni e delle similitudini, la risoluzione geometrica delle equazioni di II grado.  

TEOREMA DI PITAGORA:

Dato il triangolo rettangolo abc di cateti a,b, e ipotenusa c. Il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti.

 

 

 

 

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