salta intestazione e menu - vai al contenuto della pagina
risaie

Ecomuseo del Parco Sud Milano

ultimo aggiornamento: 26/9/2007

Navigli

I navigli furono scavati inizialmente con lo scopo di irrigare la campagna e divennero poi un sistema a beneficio dell’economia oltre che un luogo di vacanza.

Naviglio Grande - foto d'epoca

Il Naviglio Grande

Più di sette secoli fa Milano progettò di incanalare una parte delle acque dell’alto Ticino, costruendo il Naviglio, che corre in naturale discesa nel territorio milanese per 50 Km. Fu il primo canale navigabile del mondo. Gli elementi di pregio sono: S. Cristoforo sul Naviglio, Chiesa originaria dell’età comunale, i barcaioli e i pellegrini facevano sosta di ringraziamento al santo protettore dipinto, a quel tempo, sulla facciata; alzaia Naviglio Grande che è
l’ultimo tratto verso Milano rimasto fino ad anni recenti "angolo di lavoro", infatti le donne andavano a lavare i panni appoggiandosi alla pietra inclinata che fa da argine al corso d’acqua.

Il Naviglio Martesana

Poco meno di 40 Km separavano l’imbocco (incile) della Martesana dal suo traguardo milanese in San Marco, prima che ne fosse coperto l’ultimo tratto. Il dislivello di circa 75 metri fra l’imbocco e la piana milanese non presentava grossi salti. Nel 1443 con Filippo M. Visconti nasce la proposta di un collegamento idrico fra l’Adda e Milano, ma i progetti esecutivi datano 1457.  Lungo il canale si trovano fornaci, filature, tintorie, concerie, cartiere sorte sul finire del XIX secolo. In direzione Cassina de’ Pecchi, ex borgo contadino, si stendono vasti giardini a uso pubblico che si affacciano sulla Martesana. Fra il 1700 e il 1800, lungo la Martesana, sorsero numerose ville, perché la zona viene vista come luogo di villeggiatura della "gent di riguard".

Il Naviglio Pavese

Il percorso è lungo 33 km dalla Darsena fino al Ticino e presenta dislivelli con salti utilizzando da quattordici cascate alte sino a 4,80 metri. Solo sotto Napoleone si pensa di renderlo navigabile (20 giugno 1805). Il canale è poi completato sotto gli austriaci fra il 1817 e il 1819. La caratteristica del corso d’acqua sono le conche: piccoli bacini regolati da due chiuse, inventate nel primo ‘400 che resero relativamente rapido il passaggio dei barconi da un livello d’acqua a un altro. (Leonardo a Milano le trovò già funzionanti da più di 40 anni e suggerì migliorie). Un altro elemento caratteristico è la presenza della piccola chiesa di Santa Maria la Rossa, che faceva parte, in origine, di un monastero di Benedettine e rappresentava una stazione di ristoro nell’ultimo tratto tra Pavia e Milano.

Percorso uomo e acqua

Il percorso consente il confronto tra Naviglio Grande e Canale Scolmatore nella zona di Albairate, due vie d"acqua nate in epoche diverse per rispondere ad esigenze differenti: l’uno, canale navigabile di comunicazione tra città e campagna e di fornitura di acqua per le esigenze irrigue; l’altro, semplice deviatore delle piene dei fiumi e torrenti del nord Milanese.
Ad Albairate è possibile effettuare un percorso di ricerca delle tracce degli antichi utilizzi dell’acqua (mulini) e della vita contadina della zona, attraverso la visita al Museo dell’agricoltura.

"La natura è lo spirito visibile, lo spirito è natura invisibile"
Schelling