Nel febbraio del 1487 gli svizzeri dei Grigioni attaccarono Bormio distruggendo case e fortificazioni. Incontrarono però una durissima resistenza al passo di Fraele. Le Torri di Fraele vennero difese strenuamente e con ogni mezzo. Furono creati trabocchetti per far precipitare cavalli e cavalieri nemici nel sottostante burrone.
La storia si mescola alla leggenda e racconta che i torrenti si fecero rossi di sangue e che per molte ore echeggiarono urla strazianti di cavalieri finiti a colpi di mazza.
Questo fatto, insieme ad altre leggende fosche e cruente, ha dato al canalone che dalle Torri scende a Pedenosso ed Isolaccia il pauroso nome di "Burrone dei morti"
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