Il castello di Trezzo sorge su una riva del fiume Adda, in provincia di Milano. Storie di atroci torture e di spaventosi fantasmi interessano questa fortezza, che, costruita in età longobarda divenne rocca di Federico Barbarossa prima, e dei Visconti dopo.
I sotterranei, scavati in grotte naturali, sono molto umidi e per questo in alcuni punti dal soffitto cadono gocce d’acqua. Proprio in uno di questi punti sorge una cavità detta stanza della goccia. Secondo la leggenda i Visconti imprigionavano qui i loro nemici. Le vittime venivano incatenate sotto le perdite d’acqua in modo che le gocce cadessero sulle loro teste, facendole impazzire e forandogli il cranio.
Sulle pareti di questa stanza vi sono delle macchie rosse. Si racconta sia il sangue delle migliaia di persone morte, che sgorga dalla roccia per ricordare ancora oggi quei tristi e maledetti momenti.
Un altro modo per eliminare gli ospiti indesiderati era quello di gettarli in uno dei due pozzi del castello, sul fondo del quale vi erano delle lame.
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