Ogni anno, nei pressi di Varenna, si verifica uno strano fenomeno del quale è protagonista il corso d’acqua più corto d’Italia, che scorre da marzo ad ottobre e si chiama Fiumelatte. La sua acqua, dopo soli 250 metri, si getta nel lago fragorosamente spumeggiando; questa caratteristica ha fatto probabilmente nascere la credenza che attribuisce al fiume proprietà galattofore. Un mistero circonda questo breve corso d’acqua. La sua fonte, secondo un’antica tradizione, sarebbe controllata dai fantasmi delle donne morte di parto.
Localmente si narra che nel XVI secolo tre giovani del posto per mettere in mostra il loro coraggio, agli occhi di una bella ragazza, si avventurarono nella caverna da cui fuoriusciva il Fiumelatte.
Furono ritrovati alcuni mesi dopo con i capelli bianchi, quasi ciechi, incapaci di parlare ed in uno stato confusionale. In seguito si disse che i ragazzi avevano visto il luogo in cui si nascondevano i fantasmi di coloro che erano morti in peccato.
Un’altra spedizione avvenne nel 1583 e le fonti del fiume furono raggiunte, ma i componenti morirono pochi giorni dopo esser tornati all’aperto.
Ancora oggi, accanto al mistero di questa fonte, troviamo l’inspiegabile presenza dei fantasmi sotterranei, visti solo da pochi testimoni che non hanno avuto modo di narrare la loro terribile esperienza.
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