Questa leggenda è narrata in molti paesi della Valcamonica anche con qualche modifiche. A carnevale i giovani mettevano in scena nelle stalle delle “scenette” molto buffe per ottenere in cambio formaggi, salumi, e soprattutto vino. Una volta, una sera, in una stalla arrivarono dei ragazzi che si fingevano dei barbieri e sbarbarono un altro ragazzo seduto su una sedia, finito il lavoro presero i regali e se ne andarono. Il ragazzo seduto però non si muoveva e una donna si avvicinò cercando di capire perché il ragazzo non si alzasse, gli tolse la maschera e si accorse che era suo figlio ed era privo di vita e non si riuscì mai a scoprire gli assassini del povero sventurato…
I contenuti di questo sito, salvo diversa indicazione, sono rilasciati sotto una licenza Creative Commons License
Tutti i marchi sono proprietà dei rispettivi proprietari