In Valle Serina in una baita sul monte Alden abitava un carbonaio, il quale, prima annoiato poi irritato dal pianto del suo bambino di pochi mesi, lo aveva strappato brutalmente dalle braccia di sua madre e lo aveva cacciato nel suo poiat (fornace da carbone) già acceso. Poi, siccome la madre piangeva disperatamente, aveva fatto lo stesso anche di lei.
Si racconta che durante certe burrasche d’estate o d’autunno si sentono ancora i lamentosi vagiti di quel bambino accompagnati da un’altra voce dolcemente triste, che si dice sia quella di sua madre
che canta la ninna-nanna per farlo addormentare.
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