La mia è una di quelle isole che non appartiene a nessun arcipelago.

Esteticamente non è molto bella ma se qualcuno provasse a conoscerla e si prendesse la briga di visitarla si accorgerebbe quante belle cose nasconde, cose che nessuno si sarebbe mai aspettata da essa.

Quest’isola mi rappresenta perché anch’io non sono bella ma quelle poche persone che mi conoscono possono confermare se dico che non sono come sembro.

Nella mia isola ci sono tanti tipi di alberi tra cui uno con dei frutti mai visti prima e quello rappresenta la dolcezza che c’è in me.

Ho detto che la mia isola non appartiene a nessun arcipelago perché non ha bisogno di nessun punto di riferimento proprio come me, credo di cavarmela anche senza l’aiuto di qualcuno visto che quasi sempre ho dovuto farcela solo con le mie forze.

Io non ho molti amici ma quelli che ho sono veri perché solo essi riescono a capire che persona sono veramente, riescono a capire che sono triste anche se sorrido, cosa che altri non si immaginano nemmeno. Con le persone che mi stanno attorno ho abbastanza un bel rapporto anche se a volte mi dispiace quando non mi capiscono, ma devo ammettere che spesso sono io che non mi faccio capire, non mi piace che la gente sappia i miei problemi.

Il clima che c’è nella mia isola non è dei migliori perché spesso piove e questo rappresenta in me la mia tristezza quando sono sola, quando qualcosa mi preoccupa, spesso c’è quella voglia di scappare via e non tornare più, ma poi come per incanto arriva il sereno e tutto passa anche se il segno della pioggia rimane.

La mia è un’isola abbastanza affascinante per tutte le cose che nasconde e se qualcuno non si fermasse solo all’apparenza scoprirebbe molte altre cose e poi come dice il proverbio: l’apparenza inganna!