Mi è stato chiesto di identificarmi con un’isola ma dopo varie ricerche mi sono accorta che nessuna isola mi rappresenta completamente. Poi ho pensato che, usando la fantasia, è possibile definirmi simile "all’Isola che non c’è", un luogo immaginario creato per far sognare i bambini.

I bambini sperduti che vi risiedono passano le loro giornate giocando e chiacchierando in modo felice e spensierato. Ci sono, però, anche i pirati che, se provocati, possono essere persone molto crudeli e meschine come quelle che talvolta feriscono i sentimenti dei loro coetanei. Le sirene invece sono creature affascinanti che possono nascondere un carattere forte e deciso ma anche una sensibilità elevatissima.

Quest’isola è sempre soleggiata e sono poche le volte in cui le nuvole riescono a prendere il sopravvento.

Andando verso il centro dell’isola si trovano luoghi isolati e tranquilli dove si può passare del tempo per riflettere o anche stare semplicemente tranquilli lontano dal caos giornaliero.

In questo luogo c’è un continuo scontro tra i bambini sperduti e i pirati ma si può dire che, nonostante tutto, vi si può vivere in modo fantastico!