TERMOSCOPIO
Riproduzione sec. XIX. Vetro. Altezza mm 460
Copia dello strumento per misurare il caldo e il freddo ideato da
Galileo durante il periodo padovano. Viviani, nella Vita di
Galileo, afferma che il termoscopio fu ideato dallo scienziato
nel 1597. La sua testimonianza è confermata da Benedetto
Castelli in una lettera al Cesarini del 20 settembre 1638, nella
quale descrive l'uso dello strumento. Esso è costituito da una
caraffa di vetro della grandezza di un uovo con un lungo collo
pure di vetro. Questa caraffa viene riscaldata con le mani e poi
rovesciata in un vaso sottostante, contenente del liquido;
liberata la caraffa dal calore delle mani, il liquido sale subito
nel collo e supera il livello dell'acqua contenuta nel vaso. Uno
strumento analogo era stato costruito a Venezia dal Santorio nel
1612. Galileo, informato dal Sagredo dello strumento messo a
punto dal Santorio, si risentì, sospettando di essere stato
defraudato dell'invenzione.