DISCESA BRACHISTOCRONA


3/4 XVIII Sec. Francesco Spighi. Legno, ottone, avorio mm 2395x420x910
Questo apparecchio permette di illustrare un'importante dimostrazione meccanica messa a punto da Galileo a Padova nel primo decennio del Seicento e comunicata in una lettera a Guidobaldo del Monte. La cicloide è una curva brachistocrona, è cioè la curva collegante due punti che viene percorsa in minor tempo da un corpo che cade lungo di essa sotto l'azione di una gravità costante. Galileo fornì una dimostrazione geometrica del fatto che l'arco di circonferenza è brachistocrono. La dimostrazione matematica del brachistocronismo della cicloide fu data da Jacques Bernoulli nel 1697. L'apparecchio si compone di un telaio di legno, montato su due piedi muniti di viti calanti e recante un canale cicloidale. Parallelamente ad esso, è imperniato un canale rettilineo la cui inclinazione può essere fissata con dei pioli infissi in appositi fori muniti di ghiere d'ottone praticati sotto la cicloide. Una levetta munita di due piccole staffe permette di far partire contemporaneamente due biglie lungo i due canali. La biglia che percorre la cicloide arriva nel punto di intersezione dei due canaletti in tempo minore di quella che percorre il piano inclinato. Poche notizie abbiamo dell'autore di questo apparecchio, Francesco Spighi. Stipettaio fiorentino, lavorò per un certo tempo come artigiano ed ebanista per l'Imperiale e Regio Museo, per il quale costruì mobili e apparecchi di legno intarsiato, destinati al Gabinetto di Fisica.

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