WTO: economia globale
La
World Trade Organization (in italiano Organizzazione Mondiale
del Commercio) è l’organizzazione legislativa e giuridica più
potente del globo. Di essa fanno parte 134 Paesi su 137.
L’organismo, nato nel 1995, si occupa di regolamentare i dazi
doganali, le quote d’importazione, il commercio di prodotti, i
sistemi fiscali, le politiche d’investimenti oltre che le
leggi sanitarie il livello culturale di ogni Stato membro.
Insomma gestisce gran parte dell’economia e della politica di
134 Paesi.
Dal punto di vista giudiziario, il WTO è l’organizzazione a
cui uno stato si affida per accusare un altro di violare regole
commerciali imposte dallo stesso WTO.
Fin ora, tutti gli accordi giuridici raggiunti, hanno alcuni
punti in comune:
- Riduzione delle tasse doganali
- Obbligo a trattare le compagnie commerciali e gli investitori stranieri
allo stesso modo.
- Obbligo a non favorire imprese commerciali della propria
nazione per incentivare anche il commercio con Paesi esteri.
- Eliminazione delle quote massime di prodotti da importare ed esportare.
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11-14 SETTEMBRE: A CANCUN SI SVOLGE L’ULTIMO MEETING DEL WTO.
Un
fallimento totale… Il vertice tra i 134 Paesi membri del WTO,
sotto la
preside
nza del
Commissario Lamy, non è giunto a nessuna conclusione.
I temi da trattare erano parecchi e di importanza capitale per
le sorti del mondo e per stabilire se i Paesi sviluppati
avrebbero tentato di diminuire il gap economico con i paesi del
terzo mondo. Gli argomenti principali riguardavano
1.
gli
investimenti di denaro regolati dal MAI (Accordo Multilaterale
Investimenti), che alcuni Paesi dell’OCSE(Organizzazione perla
Cooperazione e lo Sviluppo Economico, formata dai 29 paesi più
ricchi del globo) volevano che fossero gestiti da un altro
organismo
2.
l’incentivo
del commercio del legno per incrementare la produzione della
carta ( per tutto questo si era già impegnata
l’amministrazione Clinton insieme ad alcuni stati asiatici).
Le foreste purtroppo ne risentirebbero…
3.
le
istanze poste dalle multinazionali che accusano i governi di
incentivare il commercio locale
4.
la
firma da parte di tutti i governi dell’accordo riguardante gli
appalti (contratto con cui una persona prende le redini di una
ditta ad essa affidata da un'altra persona o un’altra ente)
che nel ’95 venne firmato soli da 26 stati. Questo
documento sancisce che i governi nei loro acquisti devono
comportarsi come multinazionali.
L’Unione
Europea non è riuscita a trovare un accordo nemmeno con gli USA
su quale argomento avesse la priorità Infatti all’unione
premeva dibattere sul negoziato riguardante le indicazioni
geografiche dei prodotti agricoli (in pratica impedire che
prodotti tipici, esempio parmigiano reggiano, vengano fabbricato
in zone diverse da quelle di origine), mentre gli USA volevano
trattare gli argomenti elencati sopra.
Risultato: i Paesi del Sud del mondo non hanno accettato le
decisioni del WTO, che spesso favorisce i più potenti. L’asse
UE-USA, meno unito del solito, non è riuscita a raggiungere i
propri obiettivi. Per la prima volta i Paesi africani si sono
coalizzati contro le superpotenze mondiali. Questo suona come un
campanello d’allarme per i Paesi ricchi che vedono per la
prima volta una coalizione a loro opposta.
Anche a Cancun ci sono state proteste simili a quelle del G8 di
Genova.
Un contadino sindacalista sud coreano, Lee Kyang Hae , il
12 settembre si è dato fuoco in segno di protesta e ha perso la
vita, dichiarando:” Sono impotente di fronte alla distruzione
delle mie campagne. Credevo nelle organizzazioni contadine ma ho
fallito.”…….
Lorenzo Bagnoli
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Droga:
Allarme rosso
Si
abbassa l’età media dei consumatori di ecstasy.
L’allarme arriva dai carabinieri del Ros, il reparto operativo
speciale, che, dopo avere arrestato dodici pusher, hanno fermato
un fitto traffico di droga tra Olanda e Lombardia.
I carabinieri hanno denunciato che i consumatori delle droghe
sono sempre più giovani.
Ragazzini, studenti delle prime classi delle scuole superiori:
erano proprio questi i destinatari preferiti, infatti la
“roba” veniva spacciata davanti a discoteche, locali
frequentati da under 18 e davanti alle scuole negli orari
durante i quali finivano le lezioni.
Ai giovanissimi, nonostante tutte le campagne di informazione e
i ben conosciuti effetti collaterali, quali ansia, depressione,
paranoia e DANNI CELEBRALI, piace sempre di più l’acstasy,
proveniente principalmente dall’Olanda.
L’Olanda, dal 1 settembre 2003, è il primo paese al mondo nel
quale è possibile la vendita di cannabis in farmacia per scopi
terapeutici, dietro presentazione di ricetta medica, per i
malati di Hiv e sclerosi multipla. Una confezione di marijuana
da 5 grammi, per uso medico, viene venduta in farmacia per 50
euro: il doppio che in un coffe shop.
Ma, in controtendenza rispetto alla sua tradizione l’Olanda
sta rivelando molte altre politiche permissive su
microcriminalità, prostituzione, uso di droga da parte di
minorenni, sesso in tv, e più in generale la liberà di costumi
e comportamenti.
Il sindaco di Rotterdam, Ivo Opstelten, è stato ribattezzato
“il Giuliani del fiume Maas” per la tolleranza zero contro i
costumi della sua città contro il continuo incremento
dell’uso di droghe da parte di minorenni.
Nonostante tutte le campagne di prevenzione da parte di tutti
gli stati europei, le ultime ricerche hanno dimostrato che un
ragazzo su tre (se non di più…ndc), di età compresa
tra i 14 e i 20 anni hanno fatto o fanno tuttora uso di droghe
leggere.
Quasi metà di costoro si è spinta fino all’uso di cocaina.
Andrea
Cirella
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