disegno raffigurante una corriera la Curiera

Ottobre 2003 - Viaggio alla scoperta dei fondamenti irrazionali ed etici dello studente


Hanno collaborato alla creazione di questo numero:
Giovanni Pieri & Lorenzo Bagnoli, Marco Parma (per gli amici “il preside ”), Giuseppe Schiavone, Andrea Cirella, Davide Cipolla, Maurizio Capone, Giulia Ferrari, il computer di casa Pieri (che ha dato i numeri), Pippo, Topolino e Pluto.

Sommario:

A volte ritornano... - WTO, Droga: allarme rosso - Gli studenti di Curlandia - Giornalino: esortazioni all’uso Pomeriggio in centro - Ipse dixit - Marta & Simone - L’angolo dei poeti - Deliri da prima ora - Er Quizze - Striscia di Pico Allende


WTO e droga: due argomenti completamente diversi. Eppure hanno un punto in comune, vogliono farvi riflettere. Se avete pareri da esprimere, esperienze da raccontare, o semplicemente qualche domanda su questi argomenti non esitate e fateceli sapere. Il nostro scopo è dare voce alle vostre idee per creare un dibattito. A voi la palla…
La redazione

WTO: economia globale

La World Trade Organization (in italiano Organizzazione Mondiale del Commercio) è l’organizzazione legislativa e giuridica più potente del globo. Di essa fanno parte 134 Paesi su 137.
L’organismo, nato nel 1995, si occupa di regolamentare i dazi doganali, le quote d’importazione, il commercio di prodotti, i sistemi fiscali, le politiche d’investimenti oltre che le leggi sanitarie il livello culturale di ogni Stato membro. Insomma gestisce gran parte dell’economia e della politica di 134 Paesi.
Dal punto di vista giudiziario, il WTO è l’organizzazione a cui uno stato si affida per accusare un altro di violare regole commerciali imposte dallo stesso WTO.
Fin ora, tutti gli accordi giuridici raggiunti, hanno alcuni punti in comune:
- Riduzione delle tasse doganali
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Obbligo a trattare le compagnie commerciali e gli investitori stranieri allo stesso modo.
- Obbligo a non favorire imprese commerciali della propria nazione per incentivare anche il commercio con Paesi esteri.

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Eliminazione delle quote massime di prodotti da importare ed esportare.

·         11-14 SETTEMBRE: A CANCUN SI SVOLGE L’ULTIMO MEETING DEL WTO.

Un fallimento totale… Il vertice tra i 134 Paesi membri del WTO, sotto la preside nza del Commissario Lamy, non è giunto a nessuna conclusione.
I temi da trattare erano parecchi e di importanza capitale per le sorti del mondo e per stabilire se i Paesi sviluppati avrebbero tentato di diminuire il gap economico con i paesi del terzo mondo. Gli argomenti principali riguardavano

1.       gli investimenti di denaro regolati dal MAI (Accordo Multilaterale Investimenti), che alcuni Paesi dell’OCSE(Organizzazione perla Cooperazione e lo Sviluppo Economico, formata dai 29 paesi più ricchi del globo) volevano che fossero gestiti da un altro organismo

2.       l’incentivo del commercio del legno per incrementare la produzione della carta ( per tutto questo si era già impegnata l’amministrazione Clinton insieme ad alcuni stati asiatici). Le foreste purtroppo ne risentirebbero…

3.       le istanze poste dalle multinazionali che accusano i governi di incentivare il commercio locale

4.        la firma da parte di tutti i governi dell’accordo riguardante gli appalti (contratto con cui una persona prende le redini di una ditta ad essa affidata da un'altra persona o un’altra ente)  che nel ’95 venne firmato soli da 26 stati. Questo documento sancisce che i governi nei loro acquisti devono comportarsi come multinazionali.

L’Unione Europea non è riuscita a trovare un accordo nemmeno con gli USA su quale argomento avesse la priorità Infatti all’unione premeva dibattere sul negoziato riguardante le indicazioni geografiche dei prodotti agricoli (in pratica impedire che prodotti tipici, esempio parmigiano reggiano, vengano fabbricato in zone diverse da quelle di origine), mentre gli USA volevano trattare gli argomenti elencati sopra. 
Risultato: i Paesi del Sud del mondo non hanno accettato le decisioni del WTO, che spesso favorisce i più potenti. L’asse UE-USA, meno unito del solito, non è riuscita a raggiungere i propri obiettivi. Per la prima volta i Paesi africani si sono coalizzati contro le superpotenze mondiali. Questo suona come un campanello d’allarme per i Paesi ricchi che vedono per la prima volta una coalizione a loro opposta.
Anche a Cancun ci sono state proteste simili a quelle del G8 di Genova.
Un contadino sindacalista sud coreano, Lee Kyang Hae , il 12 settembre si è dato fuoco in segno di protesta e ha perso la vita, dichiarando:” Sono impotente di fronte alla distruzione delle mie campagne. Credevo nelle organizzazioni contadine ma ho fallito.”…….  

Lorenzo Bagnoli

Droga: Allarme rosso

Si abbassa l’età media dei consumatori di ecstasy.
L’allarme arriva dai carabinieri del Ros, il reparto operativo speciale, che, dopo avere arrestato dodici pusher, hanno fermato un fitto traffico di droga tra Olanda e Lombardia.
I carabinieri hanno denunciato che i consumatori delle droghe sono sempre più giovani.
Ragazzini, studenti delle prime classi delle scuole superiori: erano proprio questi i destinatari preferiti, infatti la “roba” veniva spacciata davanti a discoteche, locali frequentati da under 18 e davanti alle scuole negli orari durante i quali finivano le lezioni.
Ai giovanissimi, nonostante tutte le campagne di informazione e i ben conosciuti effetti collaterali, quali ansia, depressione, paranoia e DANNI CELEBRALI, piace sempre di più l’acstasy, proveniente principalmente dall’Olanda.
L’Olanda, dal 1 settembre 2003, è il primo paese al mondo nel quale è possibile la vendita di cannabis in farmacia per scopi terapeutici, dietro presentazione di ricetta medica, per i malati di Hiv e sclerosi multipla. Una confezione di marijuana da 5 grammi, per uso medico, viene venduta in farmacia per 50 euro: il doppio che in un coffe shop.
Ma, in controtendenza rispetto alla sua tradizione l’Olanda sta rivelando molte altre politiche permissive su microcriminalità, prostituzione, uso di droga da parte di minorenni, sesso in tv, e più in generale la liberà di costumi e comportamenti.
Il sindaco di Rotterdam, Ivo Opstelten, è stato ribattezzato “il Giuliani del fiume Maas” per la tolleranza zero contro i costumi della sua città contro il continuo incremento dell’uso di droghe da parte di minorenni.
Nonostante tutte le campagne di prevenzione da parte di tutti gli stati europei, le ultime ricerche hanno dimostrato che un ragazzo su tre (se non di più…ndc), di età compresa tra i 14 e i 20 anni hanno fatto o fanno tuttora uso di droghe leggere.
Quasi metà di costoro si è spinta fino all’uso di cocaina.

Andrea Cirella