Novembre 2003 - Viaggio alla scoperta dei fondamenti irrazionali ed etici del muflone estone


Hanno collaborato alla creazione di questo numero:

Giovanni Pieri & Lorenzo Bagnoli, Cesare Neglia, Ugo Monaco, Gualfardo Logozzo, Matteo Serafini, prof Oukechartomono, Mara, Giuseppe Andrisano, Riccardo Spiazzi, Paolo Ogliari, Cirino Maltagliati, Dario Passaro, Cugino It, il computer di casa Pieri, Diabolik e Cattivik.

Ha collaborato alla creazione dello scorso numero e ce ne siamo dimenticati: Wany (per gli amici “Andrea Natale”)

Sommario:

Guerre e Bandiere - Il concerto della scuola - la settimana corta - l'angolo degli autori folli,Foto del cugino it. - Contorni - Estemporaneo - Lettera alla redazione - Sclero - Deliri da prima ora - Non di solo pane... (dal diario di un prof.) - L'angolo dei poeti - ipse dicsit, foto del mese - Er quizzePico Allende e altre vignette

 


Contorni

Di questo articolo vorrei spiegare la genesi; credo lo necessiti.
Nella sua interezza, risale al maggio 2003 e doveva o poteva rimanere una di quelle cose che si scrivono per sè stessi....sovente mi è capitato di immaginare di dire delle cose, cose taglienti,” parole temperate”, cose che poi non ricordavo o non dicevo per deficienza di coraggio: quella volta avevo un foglio e un lapis e me le sono scritte.
Le mie parole, ne sono cosciente, possono risultare offensive. Me le si perdonino, tuttavia. Voleva, questo, essere solamente uno sfogo e proprio in quanto tale io, in accordo con la redazione, ho deciso di conservarlo nella sua forma primitiva, per non privarlo di quella volgarità e rozzezza nella forma che lo rendono vero e, credo, più diretto ed efficace, seppur poco diplomatico. Non intendevo offendere nessuno, in particolare; solo pensavo la mia potesse essere una situazione consueta e desideravo comunque comunicare il mio disagio.
Chiunque ne abbia  desiderio, può rispondere sulle pagine di questo stesso giornalino che mi ha prestato asilo. 

Un veemente, scomposto, arrogante, presuntuoso e pretenzioso flusso di coscienza. Vogliate perdonarmi il turpiloquio e le sgrammaticature.  

Sono piuttosto contrariato.MI trovo in una situazione che odora di deja-vu. Tre anni passati in questo istituto...tre anni nei quali nel mese di maggio si profila nella mia mente una sorta di crisi esistenziale quando non si delineano “ipotesi di suicidio”......
Quindici verifiche in venti giorni...che le si fissino a gennaio o al 7 maggio è identico. Allora io mi sottopongo a verifica ma mi permetto di essere contrariato. Sono contrariato perchè è da settembre che studio, ma il corpo docente ha bisogno ancora di qualche voto per definire meglio il mio profilo. Sono contrariato perchè a maggio col sole e col prato che soffia che dovrei uscire io devo studiare perchè mandare in merda la media per dieci giorni in cui ci sono più verifiche che nel resto dell’anno mi infastidisce. Sono contrariato; forse non è il più grosso problema dell’universo, ma sono contrariato. Sono stufo di arrivare a casa e trattare mia madre come una cacca perchè sono nervoso chè devo studiare e non vorrei. Sono contrariato perchè mi sembra che, nonostante le diffuse velleità di psicoanalisi, la componente docente non abbia ancora capito gli studenti....chè in fondo noi siamo i vostri prodotti, di voi che non avete nemmeno la gratificazione di vedere uscire qualcosa di concreto dalla vostra fatica; voi che vi disamorate così in fretta dell’insegnamento; voi che forse avete fatto la scelta sbagliata, ma perseverate per una sorta di crudele inerzia...senza il coraggio di cambiare;voi che alla fine vi aggradano i secchioni veri, che fanno poche domande; voi che vi sentite piccoli e forse lo siete.....e noi prodotti....noi niente,noi incapaci, noi cretini, noi stuprati e mai più vergini, noi assopiti in un sonno catodico ormai da millenni, noi violentati come la notte dal giorno, come un rullino da una luce troppo forte, noi che ci scivola sù tutto, noi imbecilli, noi giudicati sempre, noi comunque fuori luogo.....siamo come una palla di das che si sono dimenticati di bagnare. Si è indurita, seccata, crepata: forse siamo così. Forse siamo reazionari; forse siete voi i progressisti, voi che dovete giudicare per non sentire il peso del giudizio. Non ci conoscerete mai abbastanza  per giudicarci come persone e già non riuscite a farlo con noi come studenti.
Non leggeteci articoli in classe chè non capiamo un cazzo e non sappiamo neanche che cos’è un ayatollah......non spiegateci qual’è la funzione della cornice del Decameron perchè nessuno di noi lo leggerà mai. Non insegnateci leggi di Hooke nè funzioni omografiche...non le useremo mai perchè nessuno di noi diventerà mai un matematico o un fisico aerospaziale. Non diteci cosa hanno scoperto Telesio e Galilei....lasciateci almeno la speranza di poter scoprire qualcosa di già scoperto. Fate finta almeno che ogni tanto vi stupiamo! Fate finta che ogni tanto vi piaccia il lavoro che fate. Fate finta di non sapere che voto avrà uno dalla prima alla quinta dopo tre lezioni. Fate finta di rispettarci come individui, se vi capita.
E mandateci a cagare ogni tanto! A noi che lo facciamo così spesso.....anche adesso.  

Spero abbiate avuto la pazienza di arrivare fino a questo punto. Chiedo ancora perdono a chi si fosse sentito offeso dalle mie parole nate da un insopprimibile livore che avevo bisogno di esternare. Mi spiace di aver parlato in prima persona plurale, anche a nome di chi non si riconosce nelle mie parole.Chiedo ancora scusa per gli insulti più o meno diretti. Mi spiace aver giudicato e sentenziato con arroganza e superficialità, sovente generalizzando: io non sono nessuno e mi sono arrogato il diritto di giudicare. In fondo però era ed è quello che ho pensato e credo di pensare.

Ugo Monaco