In
pitch dark Ii go walking in your landscape
Broken branches trip me as
I speak
Just because you feel it
Doesn’t mean it’s there
Just because you feel it
Doesn’t mean it’s there
There’s alwais a siren
singing you to shipwreck
(Don ‘t reach out ,
don’t reach out)
Stay away from these rocks
We ‘d be a walking
disaster
(Don ‘t reach out ;
don’t reach out)
Just because you feel it
Doesn’t mean it’s there
( There’s someone
on your shoulder)
Just because you feel it
Doesn’ t mean it’s
there
( There’s someone on your
shoulder)
Feel it
Why so green an lonley ?
Heaven sent you to me
We are accidents waiting
Waiting to happen
We are accidents waiting
Waiting to happen.
Nel
buio più pesto io mi incammino nel tuo paesaggio
Rami
spezzati mi fanno inciampare mentre parlo
Solo
perché lo senti
Questo
non significa che sia laggiù
Solo
perché lo senti
Questo
non significa che sia laggiù
C’è
sempre una sirena che
ti invita a naufragare
(Non
tendere la mano ; non tendere la mano )
Stai
lontano da questi
scogli
Diventeremmo
un disastro ambulante
(Non
tendere la mano ; non tendere la mano)
Solo
perché lo senti
Non
significa che sia laggiù
(
C’è qualcuno sulla tua spalla )
Solo perché lo senti
Non
significa che sia laggiù
(
C’è qualcuno sulla tua spalla)
Sentilo
Perché
così giovani e soli ?
Il
cielo ti ha mandato da me
Siamo
incidenti che aspettano
Aspettano
di accadere
Siamo
incidenti che aspettano
Aspettano
di accadere.
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Forse
avete già visto il magnifico video di There There ( realizzato
dai Bolex Brothers; se volete saperne di più
procuratevi il
loro lungometraggio The secret adventures of Thom Thumb ), forse
l’ avete già scaricata da internet o l’ avete ascoltata per
radio. There There è una delle cose più belle che i Radiohead
abbiano mai fatto, è pura emozione; se la ascolterete con cuore
aperto vi commuoverà
fino alle lacrime.
E’ una vera opera d’ arte,
una di quelle cose che oggigiorno se ne vedono poche, una di
quelle cose che rendono la vita più
piena, più degna di essere vissuta. Non c’è però
nessuna retorica stantia, Thom canta l’ oscurità che avvolge il
mondo in questi periodi nefasti. E’ un brano violento,
iconoclasta, come solo il punk ha saputo essere. Ma Thom non ci
assilla, lui canta con voce di miele e ci invita a non abbassare
la guardia.
Per
chi ascolta con superficialità risulterà molto difficile capire
questo linguaggio.
L’
oscurità che Thom canta altro non è che una metafora di questo
mondo, devastato da guerre e ingiustizie; è una specie di selva
dantesca nella quale ci si perde cercando la via d’ uscita.
Tuttavia
nell’ affannosa e disperata ricerca di questa isola felice
bisogna continuare a diffidare; non bisogna credere che tutto ciò
che appare sia vero; non bisogna venire attratti da cose che hanno
poco da spartire con la realtà.
Tutto
ciò non sarà facile perché arriveranno “ sirene “ che vi
chiameranno e richiameranno con voce rassicurante; cercheranno di
incasinarvi la vita e vi confonderanno; vi convinceranno della
veridicità dell’ assurdo ( siamo sempre confortati quando
troviamo ordinario l’ assurdo e grazie a questo lo sopportiamo )
, quando poi converrete
che 2+2=5 allora non potrete tornare indietro.
Arriva
l’ invito a non farsi mettere i piedi in testa; il testo recita:
C’ è qualcuno sulla tua spalla; qui appare chiaro il
riferimento alle dittature moderne che ci controllano con ogni
mezzo, ed è proprio da questa circostanza che nasce un sentimento
di oppressione, ci sentiamo braccati come se qualcuno ci alitasse
sul collo. Qualcuno che ci controlla e che decide senza pietà
quale sarà il nostro destino. Bisogna far sentire il bisogno
della libertà, della libertà di pensare per non diventare uno
tra tanti e per non vivere nell’ anonimato. In queste parole
sospese traspare un sentimento di rassegnazione. Poi arriva il
momento magico: la voce di Thom diventa spettrale e dice “ Siamo
incidenti che aspettano di accadere”. Si ha la sensazione
che non tutto sia perduto, che ci sia qualcosa di superiore che
governi le nostre vite; si spera che la giustizia prima o poi
arrivi per tutti. In questo brano il senso di casualità
dell’esistenza ne è al tempo stesso conforto e dannazione .
Potrei utilizzare altro tempo e
parole in quantità per cercare di raccontare la loro poesia: mi
sono reso conto di quanto possa
essere difficile e inutile descrivere qualcosa di
impalpabile con normali parole.
Forse
è molto meglio arrendersi all’ evidenza …..
Gualfardo
Lo gozzo.
*
*DOPO
UNA BREVE E PACIFICA COLLUTTAZIONE
FRA GUALFARDO
LOGOZZO E
QUEGLI AUTOCRATICI
DEL COPYRIGHT ( CHE CONGEDO CON UN SENTITISSIMO E CORDIALE
“ SPERO CHE VENIATE VAPORIZZATI DALLA VOSTRA BRAMOSIA E DALLE
VOSTRE MANIE”) E’ STATA CONCESSA
ALL’ AUTORE STESSO LA LIBERTA’ DI DECIDERE
DI APPARIRE O
DI NASCONDERSI FRA LE RIGHE .
*GUALFARDO LOGOZZO APPARE PER
GENTILISSIMA CONCESSIONE DI SE STESSO.
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