Dicembre 2003 - Viaggio alla scoperta dei fondamenti irrazionali ed etici di Babbo Natale


Hanno collaborato alla creazione di questo numero:

Giovanni Pieri & Lorenzo Bagnoli, Mario Capua, Claudio Branca, 4A, Paolo Ogliari, Giuseppe Andrisano, prof Oukechartomono, prof. Pigni, Maurizio Capone, Paolo G., Riccardo Spiazzi, Ganja Sanzo, Federica Fesce, Babbo Natale + le renne, il computer di casa Wany+Wany.

Buon Natale

Sommario:

Cineforum - Benvenuti all'inferno - Voce di un piccolo fattone - Non fare al prossimo tuo - Nel nome del rispetto - Xkè non credo più…., Risposta - Somme di 3 mesi - Teorema di Cipolloni - diario segreto - black knight - Ipse dixit - Deliri e Cucina - Er quizze - Pico Allende

 

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PERCHE’ NON CREDO PIU’ A BABBO NATALE  

 

Da bambini, si sa, tutti credono a Babbo Natale perché può sembrare la spiegazione più logica a tutti quei regali trovati il 25 dicembre sotto l'albero.Crescendo però ci accorgiamo che per vari motivi è impensabile che possa esistere una persona in grado di compiere un simile lavoro.... Ecco il perché:

nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi, questo non esclude completamente l'esistenza di renne volanti,( che solo Babbo Natale ha visto). Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che Babbo Natale non tratta con bambini mussulmani, indù, buddisti ed ebrei, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè circa 378 milioni. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia. Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della terra, assumendo che viaggi da est verso ovest. Questo porta ad un calcolo di 822,6 visite per secondo. Questo significa che, per ogni famiglia cristiana con almeno un bambino buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per:

- trovare parcheggio (cosa questa semplice, dato che può parcheggiare sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta);

- saltare giù dalla slitta;

- scendere dal camino;

- riempire le calze;

- distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale;

- mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione;

- risalire dal camino;

- saltare sulla slitta;

- decollare per la successiva destinazione.

Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che sappiamo essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo), stiamo parlando di 1.248 km per ogni fermata, per un viaggio totale di 120 milioni di km. Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 km/sec, a 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda spaziale Ulisse (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena a 43,84 km/sec, e una renna media a circa 30 km/h. Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento: assumendo che ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso di circa 1 kg), la slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo Babbo Natale (notoriamente sovrappeso). Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa 150 kg. Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10 volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne, ne serviranno circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la slitta, a 575.620 tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4 volte il peso della nave Queen Elizabeth II. Sicuramente, 575.620 tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040 km/sec generano un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne allo stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di renne di testa assorbirà 14,3 quintilioni di Joule per secondo. In breve si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne e creando assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero team verrà vaporizzato entro 4,26 millesimi di secondo.

Traendo le somme si può giungere ad un'unica conclusione: Babbo Natale c'era ma poi è morto.

 RiccardoSpiazzi                                                                                                               

Roba da non crederci!! Babbo Natale, letto l’articolo di Spiazzi (in Groenlandia “La curiera” arriva prima) ha deciso di rispondergli, scrivendoci questa lettera… ma lasciamo la parola al leggendario Babbo…

Cosa mi tocca di sentire!!

Vergogna! Sparare a zero in questo modo su di me, che per anni vi ho amorevolmente riempiti di regali… che tristezza…

Ma, un momento! Mi è tornata in mente una cosa…ora è tutto chiaro!! Questo articolo non è altro che uno sfogo! Credo di dovervi una spiegazione…

Vi farò una confessione, anche se questa incrinerà la mia fama di infallibilità, vi racconterò un episodio riguardante l’autore dell’articolo soprastante (tale Riccardo Spiazzi).Era la notte del Natale del ’93, l’aria era fredda e la neve cadeva fitta quando, durante il mio solito giro, entrai nel camino di casa Spiazzi: fu lì che commisi l’unico, fatale, madornale Errore.

Distratto dalle incredibili cibarie che mi erano state lasciate dal piccolo Riccardo mi confusi, e invece di lasciargli sotto l’albero Leonardo delle tartarughe ninja (versione subaquea) come mi aveva scritto nella letterina, vi posi l’ultimo modello di Cicciobello con l’ombrello, quello che si sbrodola e va cambiato dodici volte al giorno.Imperdonabile, lo so. La reazione del giovane fu catastrofica: attraversò un periodo pieno di dubbi riguardanti la sua bontà (oltre che sessualità).

Da allora si rifiutò di credere in me, e questo spiega da dove provenga il rancore che ancora mi porta, ben visibile nel suo articolo.Per concludere vorrei ringraziare la redazione de “La curiera” per avermi dato l’opportunità di scrivere; ne approfitto anche per fargli i complimenti: in Groenlandia sta avendo un grandissimo successo!! E per finire…

OH! OH! OH! BUON NATALE A TUTTI!!!

                                                                        Babbo Natale