Dopo anni di tentativi finalmente siamo riusciti ad organizzare una vera gita di classe, anzi forse la migliore che potessimo desiderare: una settimana a Londra tutti insieme. Buona parte del merito va sicuramente al Prof. Paganini, che ha curato tutta l’organizzazione e che già in precedenza aveva cercato di portarci in gita, ma ringrazio anche la Prof.ssa De Santis che si è offerta di accompagnarci nonostante non fossimo una delle sue classi.
La nostra avventura inizia la domenica mattina, sveglia alle 4.30 del mattino, ci aspettano in aeroporto alle 6. Alcuni di noi non hanno mai preso l’aereo, altri non sono mai stati all’estero o non hanno mai fatto un viaggio senza i genitori, l’emozione batte il sonno e siamo tutti svegli e pronti per partire.
Una volta arrivati a Londra ritiriamo i bagagli e usciamo dall’aeroporto di Gatwick, si respira già un’aria diversa. Un pullman ci porta al punto di ritrovo dove vengono a prenderci le famiglie. Non tutti siamo fortunati con i nostri nuovi genitori inglesi, c’è qualche intoppo che viene però risolto il giorno dopo.
Dopo un pranzo al volo e dopo aver disfatto le valigie, si parte alla volta del centro città, che non è però così facile da raggiungere: ci vogliono almeno un paio di mezzi diversi e un’ora o più di tempo. E’ ormai sera quando raggiungiamo il Tower Bridge che nel buio appare in tutta la sua magnificenza. Poco più avanti vediamo anche il Tower of London.
La prima giornata è intensa ma le altre non sono da meno, nei giorni successivi visitiamo il Tate Modern, il British Museum e l’ultimo giorno prima della partenza anche la National Gallery.
Oltre ai musei giriamo anche il quartiere di Soho, caratteristico di Londra, da Piccadilly Circus alle vie secondarie piene di negozi, teatri e cinema. Io ne approfitto per raccogliere un po’ di materiale per la tesina nelle vie di Soho. Alcuni di noi si spingono anche fino ai mercati tipici Londinesi come il Covent Garden e l’Old Spitalfield Market.
Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da fare, anche rimanendo a Londra due settimane, il tempo sarebbe comunque troppo poco per vedere tutto.
La mattina andiamo a scuola, tre ore di lezione al giorno, materia di studio: inglese. Una vera e propria “full immersion”. Io ero nel corso avanzato e posso dire di aver avuto un ottimo insegnante di nome James, abbiamo trattato argomenti che non conoscevo e lui si è sempre assicurato che tutti noi capissimo la lezione.
Oltre alla giornata per gli acquisti, nel tempo libero abbiamo girato per Londra la sera, quando tutta la città è illuminata e puoi godere del vero fascino della grande metropoli.
Infine il sabato mattina sveglia di buon’ora, verso le 8 per fare le valigie, salutare le famiglie e raggiungere il punto di ritrovo alle 10. C’è un lieve ritardo del volo e torniamo a casa più tardi del previsto pieni di ricordi e con un po’ di tristezza per aver lasciato le nostre famiglie inglesi e perché un’esperienza così bella, purtroppo, è finita così presto.
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