“Non si può spegnere il fuoco con il fuoco”

Cito le parole di Roberto Saviano di lunedì 15 novembre:

“Una delle cose che può sembrare è che queste storie siano lontane. Sono storie che magari da qui sembrano di un Medioevo lontanissimo. Nulla di più falso. […] Non pensate neanche un momento che queste siano storie lontane, che siano storie medioevali, un po’ tra terroni, che vivete un po’ così. Non è affatto vero: in quei bunker si decide il destino di questa parte d’Italia, perché le organizzazioni, e soprattutto la ‘Ndrangheta, è al Nord che fanno la parte maggiore di affari. La Lombardia è la regione con il più alto tasso di investimento criminale d’Europa, Milano è la capitale, in questo senso, degli investimenti criminali. Lombarda è l’economia in cui si infiltrano, lombarda è la sanità in cui si infiltrano, lombarda è la politica in cui si infiltrano. […]”

da “Vieni via con me”, in onda ogni lunedì su Rai3 alle 21.00, condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano.

In seguito a queste parole, unite ad un elenco di appalti nei quali la ‘Ndrangheta si è infiltrata, è iniziata una campagna di critica nei confronti di Saviano che ha osato accusare la Lega e il Nord di essere coinvolti in organizzazioni criminali e “Il Giornale” ha fatto anche partire una raccolta di firme contro Saviano.
Ma anche il quotidiano “L’Unità” ha fatto partire una raccolta di firme, pro Saviano.
Per chi è interessato, qua sotto ci sono i link per l’intervento di Saviano e la raccolta di firme.

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http://www.unita.it/firme_saviano/

Colgo l’occasione per citare anche le parole che hanno concluso l’intervento di Saviano:

Sento che quando si parla di quest’argomento arriva come una sorta di malinconia finale: cosa possiamo fare di fronte a tutto questo? In realtà non è tutto scuro. Ne stiamo parlando, è già un miracolo. L’esercito di persone che combatte quotidianamente queste organizzazioni non lo combatte con i mitra, si forse anche con quelli, o con la bilancia della giustizia, certo ci sono anche loro, ma lo combatte facendo una cosa soprattutto: facendo bene il proprio mestiere. E’ una delle cose che le organizzazioni temono di più: agire da uomini, agire con dignità, ciò che ci spetta per diritto non chiederlo come un favore. Ogni volta che si sentono questi discorsi lontani, ogni volta che si incolpa solo una parte del Paese come i soliti criminali che ci vengono ad invadere, ogni volta che si dice la frase Si ammazzano tra di loro, ecco si sta facendo un gran regalo. Ogni volta che un telegiornale manipola un’informazione, perché viene condannato il fondatore di un partito e quindi questo deve essere attutito, si sta facendo un favore a loro. Ma quando senti che stai agendo perché queste storie sono le tue storie, quando senti che l’ultimo dei sindaci (e dico ultimo perché è nella parte che ritieni ultima dell’Italia) viene ammazzato perché ha fatto bene il suo lavoro e senti quel sindaco il tuo sindaco, quando senti che queste storie ti riguardano perché ti tolgono la tua felicità, il tuo diritto, rendono te costretto ad andare a chiedere un lavoro, a non avere la tredicesima, costringono te a pagare la casa tantissimo perché queste organizzazioni investono soprattutto nel cemento prendendosi tutto il mercato immobiliare di una grande città, quando senti questo allora qualcosa sta cambiando. C’è una frase di Tolstoj molto bella che dice: Non si può asciugare l’acqua con l’acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco. Quindi non si può combattere il male con il male. Nel momento in cui ognuno di noi non fa il male sta facendo arretrare loro e sta, forse, sognando una Italia diversa.”

Serenissimo Berlusconi

DA “il malaffare” di Carlo Alberto Brioschi.

Se quello dei dogi della serenissima fu spesso indicato a esempio di buon governo, va detto in ogni caso che non mancano “eccezioni alla regola”: Agostino Barbarigo, salito al soglio dogale all’età di 66 anni […]. IL governo di quel doge avrebbe presto rivelato le sue mire di potere, l’amore per lo sfarzo e la cura dei propri interessi privati. Le casse erariali ne risentirono al punto che si resero necessari una diminuzione dei salari statali, la decurtazione delle decime al clero e il varo di un prestito forzoso. Tutto questo mentre in città la prostituzione, il malcostume e la corruzione dilagavano nell’apparente indifferenza del doge che anzi, non mancava di favorire il malaffare e di proteggere amici e parenti.

Non per fare il filosofo… Ma non vi sembra che sia un po’ un certo Doge che c’è ora al governo in Italia?

e non si potrebbe fare pure una ricerca storicistica su questo ripresentarsi della corruzione al potere in italia?

e nel mondo…

l’affezionatissimo al suo liceo scientifico

Federico Montanaro

Soggettività delle forme

Siamo stati bendati e traportati per un viaggio durato qualche ora fino a un luogo di cui non conosciamo nulla. Veniamo lasciati in un una stanza della quale non sappiamo niente. Aiutandoci con il tatto cominciamo ad immaginare dove siamo finiti. Se pensassimo di vivere lì dentro per il resto della nostra vita riusciremmo ad orientarci perfettamente. Questo perchè dentro la nostra testa avremmo immaginato così bene il mondo intorno a noi da poterci orientare. Quante solo le probabilità di aver immaginato tutti lo stesso mondo? Una volta tolte le bende, ciascuno rimarrebbe sorpreso. Cosa ci garantisce di non essere stati uomini bendati per una vita intera? Chi ci garantisce di non vedere un mondo nostro e personalissimo? Il fatto che siamo tutti d’accordo? No. Anche nella stanza piena di uomini bendati tutti questi si capirebbero fra di loro.
Insomma, la luce che ci arriva potrebbe esserci soltanto utile per localizzare gli oggetti; il resto potrebbe essere frutto della nostra immaginazione. Questo non significa che il mio quadrato sia il tuo cerchio. Non sarebbe possibile perchè non riusciremmo a capirci. Significa che il mio quadrato non è il tuo quadrato. E’ diverso e non lo hai mai visto.

Draquila, l’Italia che trema.

Con un concetto appiccicoso, un Aquilano chiude il film di Sabina Guzzanti dicendo la sua.

‘E’ una specie di dittatura della merda, ma non della tortura. Non c’ho le forza armate fuori casa; non m’arrestano se dico certe cose, mi diffamano, ma non m’arrestano; non mi torturano; non mi picchiano. Forse anche se avessi avuto 25 anni sarei rimasto quì perchè è una dittatura della merda. Però oltre un certo limite non c’hai le forze per opporti a questo. Io ho parlato con un sacco di gente che è stata sotto le dittature e mi raccontavano che la decadenza di alcune persone integerrime si è cominciata a vedere quando tu vedevi che dopo anni ancora ripetevano: “adesso cade, non può durare”.
Questa è la grande illusione: che ciò che è vuoto e che è fasullo non possa durare. Non è vero: dura.

Verso la cima

Ecco un’altra notizia interessante che ho reperito sul blog di Beppe Grillo.

“”Lino Guzzella, professore alla Swiss Federal Institute of Technology ha
spiegato a Cesena il valore dell’energia e ha dimostrato come ha
realizzato una capanna autosufficiente per l’energia ed ecosostenibile
sul Monte Rosa. Il tutto in pochi mesi. Se è possibile sulle vette è
possibile ovunque. Non perdetevi il video.”
La capanna sul Monte Rosa

La relatività (dei colori)

Questa sera il Dottore non ha replicato:

“Prendiamo questo tovagliolo per esempio. Tutti, dentro questo ristorante, concorderebbero con me sul fatto che sia giallo. Ma hai mai pensato che tu ed io, guardando lo stesso oggetto, stessimo godendo di un colore diverso? Potresti affermare, senza difficoltà a dimostrarlo, che il tuo giallo, quello del tovagliolo, dello zafferano, del curry e dei girasoli corrisponda al mio marrone. Ma come facciamo a saperlo? I nomi dei colori li abbiamo imparati da altri. E se fossimo intrappolati in una dimensione nella quale ognuno vede una gamma di colori diversa? Entrambi abbiamo ragione e vediamo un mondo diverso, parallelo. Il fatto di riuscire a capirsi però ci allontana irrimediabilmente. Sarà dunque questo il motivo per cui la sensibilità è del singolo e non del genere?
E che dire dei suoni? Conosciamo frequenza, toni, semitoni, intervalli, concordanze e dissonanze musicali. Tutto funziona ‘aritmeticamente’ nel gruppo. Per questo ci è permesso di suonare insieme ad altre persone. Ma non è detto che stiamo ascoltando la stessa sinfonia.”

Prof. Paganini. Ci dia una risposta per favore.

I primi passi

Non ho indagato la situazione dell’Istituto in questione però questo articolo di ANSA mi ha piacevolmente sorpreso.

“(ANSA) – MILANO, 20 OTT – Non piu’ libri di testo, ma netbook sui banchi di una scuola di Crema. All’istituto Pacioli, per ragionieri e geometri, i circa 1.600 studenti entro i prossimi cinque anni avranno tutti un loro computer. La prima tranche di consegna dei pc, che ha riguardato le 15 prime classi, e’ avvenuta ieri mattina. Gli studenti che hanno iniziato a prendere confidenza con i loro netbook – che porteranno nello zaino al posto dei libri – sono 430: da adesso in poi seguiranno le lezioni con il computer.”

Un asino del Calvino in Africa

Ciao a tutti, volevo segnalare che la classe 4a C del Liceo ha appena partecipato ad un’iniziativa un po’ particolare: si tratta dei regali solidali proposti dal CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia). L’iniziativa prevede l’invio all’associazione di fondi che vengono utilizzati per l’acquisto di animali (mucche, asini, galline,..) destinati alle famiglie in difficoltà del Burkina Faso. Le condizioni delle famiglie sono spesso così disagiate che anche un solo animale può costituire un’importante fonte di sostentamento (latte, uova,..) o di reddito (utilizzandolo come animale da soma per la coltivazione) per l’intero nucleo familiare. Nella nostra classe l’iniziativa ha avuto un certo successo e con una colletta libera, a cui hanno contribuito anche alcuni professori, siamo riusciti a raccogliere 132 euro, sufficienti a regalare un asino ed una gallina. Se qualcun altro fosse interessato a partecipare all’iniziativa del CIAI e volesse saperne di più, vi possiamo dare tutte le informazioni necessarie; venite a chiedere in 4a C.

Postumi

In queste città illuminate dalla luce di plastica dei lampioni che obbliga a guardarci in faccia anche quando, tramontato il sole, avremmo la possibilità di riempire i contorni degli uomini come più ci piace, l’importanza della Luna è solo prerogativa dei romantici. E così, l’assenza della luce genuina che rende morbide le nuvole di fumo, lasciate libere nel cielo dopo averle baciate, importa solo a chi ai protagonisti del mondo non dà retta. Ed ecco che di notte, in una città illuminata a forza, la nostra libertà tramonta sull’orizzonte.