Innovation & Creativity Challenge

Il 6 e 7 aprile presso la sede di ABB Italia a Sesto San Giovanni si è tenuta la terza edizione dell’Innovation & Creativity Challenge, tale evento è stato organizzato dalla Junior Achievement Italia.

In queste due giornate 90 giovani provenienti da 12 Istituti Superiori di Lombardia ed Emilia Romagna hanno lavorato per poter soddisfare le richieste del business challenge ovvero quello di integrare e sviluppare nuovi strumenti e piattaforme basate sulla tecnologia web 2.0 per promuovere una comunicazione multi-direzionale con due target specifici: i giovani neo laureati e diplomati e gli installatori di sistemi domotici.

Sul gradino più alto il progetto ABB 2.0 Future and Assistance, una piattaforma web 2.0 dedicata ai giovani e ai partner aziendali; un unico canale di business ma con sezioni specifiche per accedere all’azienda e alle selezioni di personale in modo non convenzionale, e per dare e ottenere informazioni e assistenza sui prodotti.

Premiati anche Imagine your future house, una casa domotica in progress da sperimentare e vivere in ambiente virtuale, commentando e progettando possibili nuove evoluzioni, e ABB Future, un sito dedicato ai giovani e ai professionisti di domotica per lo scambio di idee, concorsi e la promozione delle proprie attività.

I tre vincitori del Calvino (Matteo Cuttini 3aD I.T.C. Lorenza Pantusa 3aA I.T.C. e Rejdon Kopo 4aB I.T.C.), dopo un colloquio in lingua inglese saranno chiamati a rappresentare l’Italia all’European Innovation & Creativity Challenge che si terrà a Bruxelles dal 18 al 20 maggio.

Grossa è stata la soddisfazione dei 3 studenti e delle 2 docenti Paola Ventura ed Elvira Bonuso che hanno dato il loro impegno per poter far partecipare i ben 40 ragazzi della nostra scuola al contest.

Ora vorrei porgere i miei complimenti anche ai gruppi non vincitori per il loro impegno… COMPLIMENTI RAGAZZI!!!!

Matteo Cuttini

Godiamoci il petrolio: tutto il resto è Sinistra

Disteso, a quattro mani come un lenzuolo, il soffitto che precipita solido dal cielo, invece d’agitarsi soffocante fra l’erba alta e cieca, si dilata dissolto e cremoso fra seme e seme della spiga della campagna notturna:
enorme posacenere al fianco del ruscello.

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Elevata prosa d’amore

Sono settimane che subisco la tensione del nerbo contro lo sfòcio dei sospiri, al ricordo della spuma di cielo che riempì la stanza di blu di Prussia; nella quale, avvolti dal manto slavato, disfacevamo il gomitolo degli intrecci profondi fino a toccarti i brividi che irruvidivano la schiena, ora nuda.

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Europa dove sei?

Con profondo dispiacere scrivo queste righe.

Mi accorgo in questi giorni come l’Europa unita, che credevo una realtà sempre più prossima, in realtà sia ancora ben lungi dall’essere realizzata. Alla prima vera prova da affrontare l’UE si è dimostrata incapace di intervenire in modo adeguato: ogni paese è mosso da interessi diversi, alcuni intervengono, altri no, alcuni chiedono una cosa, altri chiedono l’opposto. Inizialmente sono stato contento di vedere che tutte, o quasi, le nazioni europee collaboravano per un obbiettivo comune, seppur tremendo come quello della guerra in Libia: vedere le nostre basi accogliere forze da tutto il mondo e il nostro paese partecipare alla pari con le altre potenze è stato un motivo di orgoglio. Ma ben presto la situazione si è rivelata per quella che è in realtà: ogni paese agisce per conto proprio, chi se ne frega come la Germania, chi borbanda a caso come la Francia, chi viene lasciato allo sbando come l’Italia, insomma una strategia comune non c’è.  L’Europa mi pare allora solo qualcosa creato a scopo di lucro, per abbattere le barriere doganali, per far circolare più facilmente le persone (e con esse il denaro…) ma certamente non per un sentore comune di tradizioni e storia. E di questo provo rammarico.

Intanto a Lampedusa è stata necessaria una pseudo-rivolta degli abitanti dell’isola per spostare l’attenzione dell’Italia e dell’Europa su quel puntolino nel mar Mediterraneo che è giunto a contenere 7000 immigrati (aventi diritto all’accoglienza e non). Nessuno ha ancora mosso un dito per smaltire quella folla di persone che si accalca oltre i limiti della decenza e della pubblica convivenza. Già ma intanto qualcuno trova invece il tempo per altri bagni di folla, in cui si diverte a tuffarsi dalla portiera della sua auto in una piazza a Milano….

Andry

Se la carta ti abbraccia, chiudi gli occhi

Una certa maturità dovrebbe impedirmi di sporcare le pagine di profondità scurissima, tale da ricacciare fuori ogni pensiero caduto sul fondo, allignato sulle parole originali dei poeti.
Ma temo che i pensieri ch’incollo sulla Letteratura, pensieri che stagnano aldiquà del profilo della logicità -perché le Penne mi possano descrivere dalle loro altezze e saggiamente permettere a me di asciugare le guance sulle loro barbe, nel tentativo di scacciarne il torpore e il rodìo del cuore gonfio di lacrime; baciando, con lo sguardo ricacciato in gola, tremando, in punta di piedi, guarendo da innumerevoli trombi, le loro labbra di marmo, riconosciute oceani incavati nelle sabbie meno secche della critica: per me, almeno gocce dalla soddisfazione equilibrata, che diffondono l’aroma grigio della pioggia- si confondano.

Cesare Pavese, 11 Maggio 1928:

In nessun luogo trovo più una pietra
dove posare il capo.
Tutte le cose mi hanno presa l’anima,
l’hanno accesa e sconvolta,
e poi lasciata stanca
a mordere se stessa.
Vertiginosamente
mi han bruciato negli occhi
visioni di infiniti paradisi
posti tanto lontano,
ma appena vi giungevo
erano cose vane,
piene di tanto tedio e tanto orribili
che dovevo fuggire.
E la mia anima stanca tornava a divorarsi
di desiderio feroce.
Oh tutto mi è sfuggito
di tra le mani infrante.
Mi son erto in orgoglio
a schiacciare la vita
e ho trovato soltanto da compiangerla.
Ho cercato di scenderle nel cuore,
di umiliarmi al suo fianco,
di ascoltarne le voci più segrete,
i palpiti silenziosi,
ma tutto come un lungo brivido,
mi torceva d’amore
e mi lasciava poi nella mia febbre.
Insaziabile anima
che mi trascini sempre più lontano
e ogni passo è una nausea più grande.
Ho cercato la pace di me stesso
accordando il mio cuore
col ritmo cieco delle cose mute.
Mi son dissolto nella forza vergine
del vento delle cime,
ma dopo il rapido oblio
mi son sentita l’anima ululare
e dibattersi ancora,
raffica ansiosa e anelante in eterno.
Fin le cose remote che non ho mai raggiunto
le ho precorse col grande desiderio,
e le vedo ormai più sotto un cielo di nebbia
soffocate di tedio.
E ancora dopo tante strade stanche
sono solo in balia della mia anima
che a tratti mi pare voglia strapparsi via
tanto si torce e sanguina.
Sono tanto stremato.
Dal primo giorno ardente
che ho levata la fronte
a cercare me stesso,
in nessun luogo più
ho trovato una pietra
dove posare il capo.

Attrici italiane

In questi giorni ho visto in televisione la pubblicità delle nuove puntate de “Il commissario Montalbano” che andranno in onda su Rai 1 a partire dal prossimo lunedì sera. Mi ha fatto molto innervosire la presenza tra gli attori della solita Belen Rodriguez: ok va bene, è proprio una bella ragazza (per usare un eufemismo), ma non capisco il motivo della sua presenza in una fiction Rai, come non capivo quello della sua scelta per presentare San Remo. Attrice non lo è, presentatrice nemmeno e allora cosa? Ballerina? Cantante? Giornalista? No, niente di tutto ciò:  perchè quindi le nostre attrici italiane e più in generale una qualsiasi persona che abbia studiato recitazione, che abbia fatto una gavetta prima di arrivare a certi livelli, deve essere scalvacata da una qualsiasi modella argentina? Non penso sia solo una questione di bellezza fisica, perchè ci sono moltissime belle attrici in circolazione: qual è il motivo che spinge a scegliere persone come lei per interpretare certi ruoli? E badate bene non mi riferisco solo a Belen Rodriguez. Tanto per portare un’altro esempio: la Canalis a San Remo. Patetica: cosa voleva dimostrare quando si è messa a fare da traduttrice a Robert De Niro? Che sa l’inglese perchè vive con Mr. Clooney? E allora?

Io non condivido assolutamente le scelte che i dirigenti Rai stanno approvando in questo periodo: pensano che la gente si sorbisca due ore di commissario Montalbano solo per vedere due minuti Belen, quando possono guardarla in internet senza veli? Pensano che gli ascolti di San Remo siano dovuti a quelle due sul palco? Secondo loro io mi sorbisco 4 ore di festival per vedere la Canalis e Belen che prensentano due secondi un cantante, quando di loro posso vedere ben altro?

 Bo evidentemente la pensano così e voi?

Learning week. Le foto della presentazione

Selezionare le foto è sempre difficile… e trapela una certa soddisfazione in alcune foto che è difficile censurare per una semplice ragione di qualità estetica dell’immagine.

Così avrei scelto la soluzione ALBUM ONLINE.

Qui poche immagini di testimonianza dei vari gruppi di studenti con sullo sfondo la proiezione della loro presentazione aziendale.

Calvino-Rozzano-Learning-Week

il gruppo di partecipanti al completo, docenti ed eperti ALA ONLUS inclusi.

Azienda 4Ever, Wedding Planners. L. Ruberto, S. Serangeli, D. Savarino, L. Spelta

Azienda Dal Mattarello. Cchiu pasta pe’ tutti! S. Maiorana, M. Cuttini, D. Condemi, L. Cinqunta

Azienda Even Ti Amo. Wedding Planners. E. Casanova, G. Chiarello, F. D’Agnese, R. Digori, M. Ottoboni

Azienda Game Over. Videogames. S. Brignoli, L. Maiorano, R. Mari, L. Martino

Azienda SinEasy. Abbigliamento per i giovani. I. Fioricelli, S. Battaglia, K. Volokh, V. Sinisi, E. Barko

Azienda Break Point. Distributori automatici. T. Botti, A. R. De Crescenzo, A. Areniello, L. Catasta