Il periodo storico conosciuto come Belle Epoque, ovvero gli anni di passaggio tra ‘800 e ‘900, fu caratterizzato da invenzioni e progressi in campo tecnico e scientifico senza paragoni con le epoche passate. Con la Belle Epoque molte nuove comodità entrarono a far parte della vita quotidiana di ogni uomo, migliorando le condizioni di vita e contribuendo alla nascita di un ottimismo sempre più esteso. Questa espressione voleva esprimere la contrapposizione tra l’epoca precedente e l’epoca successiva alla guerra; esprimeva l’idea che il nuovo secolo sarebbe stato un’epoca di pace e benessere.
In questo contesto di cambiamenti ed evoluzione l’influsso della rivoluzione industriale era evidente, soprattutto in campo tessile. Le fabbriche inglesi determinarono un cambiamento nel vestire poiché avevano le condizioni per fornire buoni tessuti a prezzi sempre meno elevati. L’importazione di una maggior gamma di tessuti dall’Oriente e dal mondo coloniale permise la creazione di abiti adatti alle diverse occasioni: da vestiti estivi creati con tessuti freschi e comodi ad abiti da sera in seta pregiata.
Grazie all’incremento di produzione e vendita di capi d’abbigliamento nacquero i grandi magazzini, che permettevano l’acquisto a prezzi più agevoli e accessibili a quasi tutte le classi sociali. Le barriere di ceto svanirono grazie alla crescita dei redditi, che permise alle famiglie di dedicare una parte sempre maggiore all’acquisto di abbigliamento.