Oggi è il 126° anniversario della nascita del fisico e matematico austriaco Erwin Schrödinger, vincitore del Nobel nel 1933. Viene anche ricordato per il paradosso del gatto, un esperimento mentale da lui ideato e pubblicato nel 1935. Egli affermava: “Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso”.
Leggo su OrizzonteScuola.it e vi trascrivo (ogni mio commento sarebbe superfluo):
red – In Europa aumenta la spesa per studente, in Italia cala. Un esempio? In Francia e Germania si investono 304 euro per studente universitario, in Norvegia addirittura 731, in Italia appena 104. Stessa tendenza anche per scuola primaria e secondarie.
Se da un lato lo Stato risparmia in finanziamenti diretti al sistema scuola, dall’altro aumenta continuamente la quota privata delle famiglie. Scuola ed Università rischiano di diventare un investimento rivolto alle sole famiglie agiate.
Giovanni Preda, studente della 4a B del nostro Istituto Agrario, è tra i vincitori del concorso organizzato da Cusmibio: Una settimana da ricercatore 2013. Giovanni è il decimo classificato su 312 partecipanti provenienti da tutta l’Italia. È stato premiato il 6 giugno 2013 nella sala di rappresentanza dell’Università Statale in via Festa del Perdono alla presenza di varie autorità. Vince una settimana da ricercatore presso l’Università e alla possibilità di partecipare a un convegno a Venezia.
6 giugno 2013 – Reattore del Laboratorio Energia Nucleare Applicata (LENA) di Pavia: la chiara spiegazione e le interessanti osservazioni del ricercatore ci hanno permesso di approfondire le nostre conoscenze e, soprattutto, di mettere in discussione le nostre certezze sul nucleare.
Noi ragazzi della 2a G del liceo scientifico di Noverasco ci siamo cimentati nelle creazioni di alcuni cruvicerba aventi come tema i Promessi Sposi. Sotto la guida della nostra professoressa di italiano Alessandra Formisano. È solamente un gioco, alcune definizioni sono un po sibilline, ma lì sta la sfida! Ora tocca a voi!
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume (…)
Così diceva Eraclito, più di duemila anni fa.
Sembra un’affermazione assurda, se non si tiene in considerazione un fattore importante che domina e condiziona la nostra vita in ogni momento: il tempo. Esso implica che ogni nostro istante non sia mai uguale all’altro e che noi non siamo mai gli stessi da un istante all’altro. In ogni momento noi non siamo più quello che eravamo un momento prima, il nostro corpo è cambiato, la nostra mente è cambiata, il nostro pensiero è un altro pensiero che lo si voglia o no. Ciò vale per noi come esseri umani, corpi vivi e mutevoli, ma anche per tutto ciò che ci sta attorno, compresi gli oggetti inanimati come l’acqua di un fiume.
Ne consegue un problema: se qualsiasi cosa intorno a noi cambia e non è più la stessa di prima, come possiamo identificarla con lo stesso nome?
Attualmente, la distanza tra il nostro Paese, la lontana America ed il remoto Oriente sembra annullarsi. I mass media permettono una conoscenza dei fatti in tempo reale. Con la televisione e il web si è diffuso quel fenomeno chiamato globalizzazione, che riveste un ruolo fondamentale in tanti aspetti della nostra vita. Ogni abitante della Terra sembra conoscere già tutti i popoli del mondo, eppure le difficoltà di relazione tra stranieri esistono ancora.
Oggi, nel nostro pianeta altamente globalizzato, è fondamentale sviluppare la propria capacità di comprendere l’altro. Bisogna raggiungere un livello di empatia tale per cui non vi siano più incomprensioni e scontri tra gli abitanti di paesi radicalmente o superficialmente diversi. Ma, per potersi immedesimare nell’altro e condividerne così i pensieri, occorre avere un contatto molto più diretto di quello che ci offre la TV e va lasciato da parte il nostro intramontabile pregiudizio.
Vi è mai capitato di visitare un’antica città giapponese?