Genitori

il professor Paganini

Nell’orario di ogni professore è compresa l’ora o le ore di ricevimento settimanale destinate ai colloqui con i genitori. Spesso è piacevole ed è bello poter dire: «Quanto è brava la sua figliola! Com’è in gamba il suo figliolo. Lei è veramente una donna fortunata! Lei è un uomo che molti invidierebbero!». Le mamme o, meno spesso, i papà arrossiscono di piacere, sembra che capelli gli si rizzino in testa per la soddisfazione e se ne vanno confusi e grati per quella semplice gioia.
Non è, purtroppo, sempre così.
Va ancora bene quando si può dire che le cose non vanno per il meglio, ma sì, sicuramente, si può sperare in un positivo cambiamento.
É triste, invece, segnalare difficoltà gravi o, peggio, atteggiamenti di disimpegno ostentato e continuativo. Si vedono i genitori sofferenti ed impacciati che chiedono: «Che cosa devo fare?» e sottintendono: «Dove ho sbagliato? Quali sono i miei difetti? Avrò i cromosomi difettosi?». così ci tocca consolarli, dire che è difficile con ragazzi di questa età, raccomandare che tengano duro e non si scoraggino.
Una volta, poi, sono arrivate anche le lacrime. Anch’io, allora, ho sentito un groppo in gola e una voce che mi ripeteva: «Tat Twan asi, Tat Twan asi – questo vivente sei tu!» e Schopenhauer, dal libro rimasto aperto, suggeriva di stringere in un abbraccio pietoso la creatura sofferente.
Come al solito, mi ha fermato il SuperIo (mai che si faccia gli affari suoi) dicendomi: «Altolà! La creatura sofferente ha una generosa scollatura ed una quinta di seno».
A volte, ancora, i genitori riservano sorprese, come quella madre che dopo avermi ascoltato pazientemente spiegare che Platone presenta qualche difficoltà, ma che ero complessivamente fiducioso, mi aveva salutato con le parole: «Sono proprio contenta che dica così. Sa, a mia figlia ci piace tanto il latino, e mi parla sempre di lei».
Per non dire di quel papà che, dopo avermi stretto con vigore la mano, non mi aveva dato tempo di parlare ed aveva iniziato l’elogio della figlia: «É bbrava, è bbrava, è bbrava la figlia mia!» ed aveva continuato inarrestabile per un quarto d’ora. Che figlia fortunata!

Ma io vi dico…

il professor Paganini

Devo riprendere a spiegare Kierkegaard. É stata una dura fatica far capire come si scriva e come si pronunci. Per farmi intendere ho raccontato aneddoti più o meno inventati, l’importante è che ci si creda, sul viaggio in Danimarca della mia collega Serena Augusta Carmo Felix de’ Doctis: tutto bene. Anche la spiegazione sullo stadio estetico, quello del don Giovanni e lo stadio etico, quello dell’assessore Guglielmo, marito fedele ha avuto successo: Sada vuole annotarsi alcune citazioni; le userà, immagino, per cuccare. Comunque assaporo il successo. Non siamo ancora all’applauso, non capita tutti i giorni, però arriverà, lo sento.

Continua la lettura di Ma io vi dico…

Servizio di News per gli studenti

Il nostro sito offre già

  • un servizio di news per i docenti con la segnalazione di tutti gli aggiornamenti del sito che possono interessare gli insegnati
  • un servizio di news per il personale Ausiliario, Tecnico ed Amministartivo
  • un servizio di news per i genitori che ne facciano richiesta compilando l’apposito modulo on line

Mancava, sino ad oggi, un servizio di news per gli studenti. Ma abbiamo rimediato. Chiunque lo desideri può, dalla pagina “studenti” del sito, scegliere “servizio di news” e compilare il modulo per la richiesta di adesione.
Spero che l’iniziativa sia gradita e che fiocchino le richieste.

Torneo di scacchi.

Risultati della settima giornata (penultima della prima fase eliminatoria).

Girona A. Ceci e Parisi vincono contro Scordo (assente).
Malnati batte Ceci nella partita di anticipo dell’ultima giornata.

Girone B. Mantovani vince a tavolino contro Madjov.

Girone C. De Simone vince a tavolino contro Flores.

Girone D. Adduci vince a tavolino contro Pardini.

Girone E. Passaro-Dara: vince Passaro.
Melli-Caracciolo: vince Caracciolo.
Rossetti-Abbruzzi: non disputata.

Girone F. Iacovone-Di Cesare: vince Iacovone.

il simposio…

oggi noi della 3b, con altre classi del Calvino di Rozzano e Noverasco, ci siamo recati al Centro Asteria di via Cermenate per assistere al “Simposio” di Platone. Lo spettacolo, in una originale versione musical, ci è piaciuto e ora vi spieghiamo perchè:
1_ l’attore, Carlo Rivolta,che interpretava da solo tutti i personaggi, era davvero bravo. Parlava, cantava,ballava, saltava, distribuiva cioccolatini e bicchieri di spumante al giovane pubblico, lanciava angurie alle prime file (!) e soprattutto non si vergognava di indossare un imbarazzante completino consistente in pantaloni bianchi aderenti a vita altissima e toppettino con paillettes rosse..insomma un vero showman!!
2_c’era un’orchestra che accompagnava i gorgheggi del’attore con musiche molto belle (senza contare che a metà spettacolo i musicisti hanno eseguito a sorpresa una straordinaria versione di “i want to break free” dei mitici Queen!)
3_la storia, pur non essendo propriamente leggera, ha coinvolto gli spettatori ( merito dello showman Rivolta!) e ha dimostrato che non sempre filosofia è sinonimo di noia! (scusi prof.Paganini, ma non tutti rusciamo ad amare la sua materia!)
..e poi detto tra noi studenti..4_abbiamo saltato un giorno di scuola e questo non va dimenticato..
Unico appunto: l’introduzione allo spettacolo di Giovanni Reale è stata un po’ noiosa… ma forse è colpa mia che non ho un animo abbastanza filosofico! comunque, il giudizio sulla mattinata è più che positivo!
greta e tutta la 3b

Carlo Rivolta

SPETTROSCOPIA, SCIENZA DELL’UNIVERSO

“Due cose mi riempiono di meraviglia.. la legge morale dentro di me e il CIELO STELLATO sopra di me..” .. .. Niente da dire.. se il cielo azzurro di una giornata di sole è bellissimo, il cielo stellato in una notte d’estate è un qualcosa di SUBLIME. Da millenni l’uomo volge lo sguardo verso l’infinito provando emozioni, traendo ispirazione per i propri versi, immaginandolo dimora di dei e creature fantastiche. Da quando esistiamo abbiamo sempre cercato di comprendere come sia fatto l’universo e di svelare gli strani misteri che nasconde nel buio.. Oggi, con satelliti e tecnologie sofisticate, siamo riusciti a far luce in quel buio e a renderci conto della meraviglia di cui facciamo parte.. Ma anche le nostre tecnologie hanno dei limiti. Come facciamo a sapere la composizione chimica delle stelle, la loro temperatura, la loro distanza? Sappiamo di cos’è fatto il nostro Sole e il suo calore, ma nessuno vi è mai stato.. (si sarebbe leggermente abbrustolito, non credete?)
La SPETTROSCOPIA si occupa di darci le risposte a queste domande. Lo spettro dei corpi celesti, ovvero l’insieme delle frequenze di cui è composta la radiazione che emettono, è una vera e propria carta d’identità. Quest’anno alle classi quinte è stato proposto un corso di spettroscopia, al quale hanno partecipato una quindicina di studenti. Fin dalle prime lezioni si è dimostrato molto interessante (a parte qualche legge fisica un po’ complicata!) e assolutamente valido. Dopo la teoria seguiranno osservazioni serali (utilizzando il telescopio con spettrografo che si trova al liceo Parini, dove hanno luogo gli incontri) e le relative analisi spettrali. Un’iniziativa interessante e molto utile per un’eventuale tesina scientifica di maturità. Mi raccomando, se ci sarà anche l’anno prossimo, non perdetevelo!