PER LA SERIE I NOSTRI PROFESSORI CI AMANO… (?) – risposta 1

il professor Paganini


Questa è la prima risposta all’intervento di Isabella, ma ne seguiranno altre.
Quale sarà la verità? Larvatus prodeo, scopritelo voi.

Ebbene sì, lo confesso!
Per anni vi ho augurato una veloce morte. Ne avreste forse preferita una lenta tra atroci sofferenze?
Vi amo, alunni miei, e faccio mia la saggezza della sapienza biblica:

«Allora ho proclamato più felici i morti ormai trapassati dei viventi che sono ancora in vita!» Qohelet 4, 2

Del resto, non oscilla forse la vita come un pendolo tra il dolore e la noia? Trovate ristoro, cari ragazzi.

Heidegger (mi toccherà aggiungerlo al programma) dice che la vita autentica è la vita per la morte. così mi chiedo: «Può un professore non cercare di rendere autentici i suoi alunni?»

Dunque, una volta di più, «Eingehen schnell

.:: Festa dei Popoli 2006 ::.

Lo scorso week end (20 e 21 maggio) si è tenuta presso la Cascina Grande di Rozzano la prima edizione della Festa dei Popoli, un’idea nata per favorire la conoscenza delle culture straniere presenti sul nostro territorio.

Grazie all’organizzazione curata dall’Associazione Casa di Betania (il centro di seconda accoglienza per stranieri situato a Ponte Sesto, di cui il vostro professore – nonchè anche mio ex professore – di storia e filosofia Angelo Paganini è il Presidente) ed al patrocinio dell’Assessorato alla Multietnicità del Comune di Rozzano siamo riusciti a creare due giornate di cultura e divertimento.

Le giornate di Sabato e domenica sono iniziate con i giochi d’animazione per bambini di tutte le età, curati dagli Scout di Rozzano e dall’Associazione Diversamente che hanno intrattenuto i numerosi bambini con giochi, balli e favole da tutto il mondo, deliziandoli alla fine di tutto con una gustosissima merenda offerta dal commercio Equo e Solidale!

Come miglior strumento di diffusione delle culture straniere, durante il tipico orario da “aperitivo” è stato offerto un buffet di circa una ventina di piatti etnici interamente cucinati dalle donne straniere appartenenti alla Consulta Multietnica di Rozzano (un gruppo di rappresentanti delle comunità straniere che si riunisce una volta al mese in Comune per discutere delle problematiche delle proprie comunità), il tutto accompagnato dalle bevande e dai cocktails preparati dal bar dello Spazio Aurora.

La serata di sabato si è conclusa con uno spettacolo di danza del ventre delle ragazze che frequentano la scuola Aisha di Rozzano e con un concerto dei Jinkà Percussion, un gruppo musicale che ha suonato una bellissima musica tribale e coinvolgente!! La Domenica è invece stata dedicata ai canti ed ai balli popolari di tutto il mondo che hanno coinvolto non solo i cittadini stranieri di Rozzano ma anche tutti i ragazzi che erano in Cascina!!

La Festa è stata organizzata bene e la cornice della Cascina ha fatto il resto, camminando sotto i portici della biblioteca si era attratti dai colori vivaci dei bellissimi quadri in esposizione e dagli oggetti di artigianato in vendita presso le numerose bancarelle.

Per l’anno prossimo si sta già pensando di coinvolgere maggiormente non solo le comunità straniere di Rozzano, ma anche tutta la cittadinanza, in modo che non guardi più con sospetto, ma con una sana curiosità, le culture degli altri paesi che ci arricchiscono ogni giorno!

Siete quindi già tutti invitati alla festa dell’anno prossimo!!!

Virginia (un’ex-alunna del Calvino…quando si chiamava ancora Allende!!)

PER LA SERIE I NOSTRI PROFESSORI CI AMANO… (?)

sicuramente almeno una volta nella vita avrete sentito dire dai vostri professori frasi del tipo ..”Vogliamo solo il vostro bene” o “Lo faccio per voi” o ancora “è come se foste figli miei..”
Menti ingenue e fiduciose come le nostre hanno trovato spesso conforto in quelle dolci frasi, nella benevola speranza di essere graditi ai nostri professori..
Lo scorso sabato le nostre illusioni sono state infrante da chi non avremmo mai sospettato..
Ebbene sì.. per ben 5anni, ogni mattina, il professor Paganini(nonchè administrator di questo blog), è entrato sorridendo con sguardo amorevole nella nostra classe pronunciando la famosa e celeberrima frase in tedesco “EINGEHEN SCHNELLLLLLLLLLLL!!!”. Approfittando della nostra ignoranza riguardo alla lingua tedesca, e conoscendo solo la parola SCHNELL, i notri cuori vedevano in quell’Angelo apparentemente benigno, un semplice buon professore implorante un pò di ordine e silenzio.
Sabato scorso invece, per pura curiosità, un nostro amico (Andrea), ha cercato sul vocabolario di tedesco il significato di EINGEHEN…..
ebbene.. tra le voci compariva, con nostro incredulo terrore, la traduzione … ” MORIRE, PASSARE ALLA VITA ETERNA, TRAPASSARE, SPIRARE…”
per ben 5anni dunque, il prof in cui riponevamo tutta la nostra fiducia esclamava sorridendo..

“MORITE IL PIù PRESTO POSSIBILEEE….”

PURA COINCIDENZA O VELATA SPARANZA DI UNA VELOCE LIBERAZIONE?? ai prossimi l’ardua sentenza..
😉 😉 😉

VISITA AL PICCOLO TEATRO DI MILANO

logo del Piccolo Teatro

Venerdì 5 maggio noi alunni della classe 2aC abbiamo avuto l’opportunità di poter “esplorare” alcuni spazi del Piccolo Teatro, riservati alla’attrezzeria e alla sartoria e di conseguenza, vietati all’accesso del pubblico.
Accolti con simpatia da un’ex allieva della scuola del “Piccolo”, che aveva completato il triennio previsto per conseguire l’attestazione come attrice, abbiamo iniziato l’interessante visita con la “scatola magica”. Questa è una piccola stanza di circa quaranta metri quadri, collocata a sinistra della reception, con le pareti scure e in fondo alla quale si trova un piccolo palcoscenico debolmente illuminato. Sotto un potente fascio di luce a “occhio di bue” era lì ad aspettarci un allegro e dinamico Arlecchino che ci ha riprodotto una breve sequenza della famosa commedia “Arlecchino servitore di due padroni” di Carlo Goldoni. Da un’uscita secondaria adiacente al palco ci siamo ritrovati nella galleria e da questa posizione privilegiata potevamo osservare l’allestimento della scenografia e le prove per lo spettacolo di Luca Ronconi in programmazione per la fine del mese di maggio. così abbiamo avuto il privilegio di “incontrare” questo famoso regista che è attualmente anche il direttore della Scuola del Piccolo.
La scuola del “Piccolo”
La scuola è stata fondata da Giorgio Strehler nel 1987 e ormai, dopo quindici anni, è diventata parte integrante e funzione del teatro stesso. Infatti la scuola offre l’opportunità di collegare l’attività di formazione dei nuovi attori alla produzione, favorendo il graduale inserimento degli allievi nella loro professione evitando lunghe interruzioni tra il periodo di studio e quello dell’ingresso nel mondo lavorativo.
Per non interrompere la concentrazione degli attori abbiamo seguito incuriositi la nostra guida che ci aveva proposto di frugare nel camerino di un attore. Una stanzetta non troppo grande, più lunga che larga, con un’intera parete occupata solamente da uno specchio e uno stretto tavolino su cui si distinguevano la maschera di Arlecchino, dei trucchi per la scena ed un fiasco di vino. L’attore che poco prima aveva dato dimostrazione della sua bravura, ora in modo assolutamente accattivante, spiegava la nascita della maschera del suo personaggio, il perché la scelta del cuoio come materiale, il tutto interrotto spesso da alcune sue confidenze. Ci ha rivelato che correva voce che la nostra guida si fosse presa una cotta per lui e ci dava il compito di indagare con discrezione per avere ulteriori conferme. Era diventato una specie di gioco. In ogni stanza in cui entravamo, Arlecchino faceva la sua comparsa improvvisando.
L’attrezzeria
Il terzo spazio che abbiamo visitato è stata l’attrezzeria. E’una specie di enorme ripostiglio in cui tutto il materiale usato sulla scena viene accuratamente catalogato e conservato. Si poteva trovare di tutto: pentole, specchi rotti, corone dei re, guanti da boxer, violini, bambole ma soprattutto alcuni materiali per creare effetti speciali. così come la macchina per riprodurre il soffiare del vento o il tuonare del cielo con dei granuli di sale che danno l’effetto della pioggia!
La sartoria
Il tempo stringeva e c’era ancora da visitare la sartoria. E’ stata grande la sorpresa nel vedere quanta manodopera e quanto tempo occorra per completare un vestito di scena. Tra i tanti ci sono stati mostrati il primo abito di Arlecchino composto da tanti pezzi di stoffa colorati uniti pazientemente uno ad uno, quello di Pulcinella, maschera del folclore napoletano caratterizzata da un naso adunco e l’andatura lenta e pesante e quella di Pantalone, mercante ricco e avaro, rappresentato come un vecchio scorbutico dalla maschera scura, naso aquilino, barbetta aguzza e un grossa casacca nera.
E’ stato grazie al lavoro di Giorgio Strehler che il Piccolo ha portato in scena e ha fatto conoscere al pubblico italiano i grandi testi della tradizione classica ? Shakespeare, Cechov e Goldoni in particolare ? ma anche gli autori del Novecento, soprattutto Beckett, Brecht e Pirandello. Dal 1950, ha portato i suoi spettacoli in quaranta Paesi esteri, diventando uno dei teatri più importanti del mondo.

La classe 2aC

Forse non tutti sanno che…

….sul nostro sito internet nella sezione Studenti>materiale didattico, è possibile scaricare le “domande tipo” che possono capitare durante compiti o interrogazioni. Purtroppo sono disponibili solo le domande di storia e filosofia, ma mi auguro che almeno nei prossimi anni (nonostante ormai io sia maturanda) saranno aggiunte altre materie.

Siamo tra le 50 buone pratiche raccomandate dal Cnipa

Il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), che opera presso la Presidenza del Consiglio, ha segnalato il sito web del nostro istituto tra le 50 buone pratiche per il rispetto della normativa sull’accessibilità.

La sezione relativa a scuole ed università – il nostro sito + visibile dal secondo 47
Il video con tutte le buone pratiche segnalate – il nostro sito compare dal minuto 3:17

Incontro con l’Arma dei Carabinieri

Martedì 9 Maggio si è tenuto nell’auditorium del Calvino un incontro per le classi quarte e quinte di Liceo e ITC richiesto dall’Arma dei Carabinieri che ha offerto un contributo di esperienza e competenza specifica nell’educazione alla legalità. All’evento hanno partecipato il Capitano La Mura del Comando Compagnia di Corsico, il Tenente Comandante Gandini e il Maresciallo Vignone della Tenenza di Rozzano e, naturalmente, numerosi studenti.
Dopo un breve discorso introduttivo da parte del preside ed una presentazione dei contenuti da parte del Capitano La Mura si è entrati nel vivo dell’incontro. I militari hanno precisato il loro voler porsi agli studenti non solo come Carabinieri ma anche come cittadini e che il loro intento non fosse quello di intimidire i giovani alunni ma quello di farli riflettere con attenzione sul fatto che le scelte di libertà di ognuno di noi incidano sempre inevitabilmente sulla libertà altrui. Per questo motivo hanno promosso più volte l’idea che un sano divertimento sia preferibile all’uso di sostanze stupefacienti, di alcool…ecc. Il Tenente Gandini ha posto un accento particolare sulla legalità dicendo: “ …ognuno di noi nel proprio piccolo costruisce la legalità con le singole azioni giorno dopo giorno…“. Inevitabili sono stati quindi i riferimenti agli incauti acquisti (es. ciclomotori di dubbia provenienza…), l’uso-abuso di sostanze stupefacienti e alcooliche, ai piccoli atti vandalici e alle note stragi del sabato sera. Il Maresciallo Vignone, estremamente preparato e fresco di studi, ha fornito a mio avviso un rilevante contributo illustrando le sanzioni amministrative e i procedimenti penali in cui ognuno di noi può incorrere. Inoltre a seguito di varie domande ha illustrato i termini della nuova legge riguardo le droghe leggere e le rispettive quantità di cui ciascuno di noi può disporre. Gli studenti interessatissimi hanno posto anche numerose domande riguardo le normative sui ciclomotori…e alla classica domanda: “E’ possibile circolare in due su un cinquantino?” il Tenente Gandini ha fermamente risposto: “NO!” illustrando poi le diverse poche eccezioni.
Il Capitano La Mura ha concluso l’incontro accennando il problema delle aggressioni giovanili e della leggittima difesa che, ha specificato, deve essere proporzionale ai mezzi con cui si viene aggrediti. Come di consueto qualche studente ammaliato dall’evento ha chiesto come poter diventare Carabiniere…La Mura ha risposto che il sito internet dell’Arma esaudisce ogni dubbio. (www.carabinieri.it)
Il dibattito si è svolto dalle 8.15 alle 10 circa, la partecipazione e gli interventi degli studenti sono stati notevoli. E’ emerso dalla mattinata che le Forze dell’Ordine sono molto presenti sul nostro territorio e sono altrettanto sensibili all’ambiente scolastico, ritenuto importantissimo. Ritengo che sia tremendamente utile estendere questi incontri anche alle classi del biennio.
Ringrazio il Preside per avermi concesso di partecipare a questo evento.

Marco Mordini, ex-quinta A Liceo Scientifico.

Discorso introduttivo del preside. Foto di Marco Mordini
Discorso introduttivo del preside…
Intervento del Capitano La Mura. Foto di Marco Mordini
…intervento del Capitano La Mura…
Intervento del Tentente Gandini. Foto di Marco Mordini
…intervento del Tenente Gandini…
Intervento del Maresciallo Vignone. Foto di Marco Mordini
…intervento del Maresciallo Vignone.

UNA GIORNATA ALL’HUMANITAS

Lunedì le quinte del Liceo si sono recate, come ormai accade da tre anni, a visitare l’Humanitas. Dottori e tecnici di radiologia hanno spiegato la produzione, l’utilità e l’applicazione di sostanze radioattive in ambito medico. Seppure possa sembrare pericoloso, alcune sostanze radioattive sono molto utili nella diagnosi di tumori e altre patologie. Alcuni tipi di zuccheri vengono resi radioattivi grazie a un importante e costoso impianto chiamato CICLOTRONE (accelaratore di particelle) e una volta eseguiti i necessari controlli qualità, vengono iniettati nel paziente. Le cellule tumorali si riproducono a grande velocità e a causa del loro eccessivo metabolismo assorbono quantità di zuccheri superiori a quella delle cellule sane. Grazie a particolari macchinari medici viene poi verificata la presenza di concentrazioni anomale di queste sostanze all’interno di organi e tessuti. Questo tipo di esame, a causa delle radiazioni, generalmente non è eseguito per diagnosi di routine, ma solo in particolari casi.
Strutture di questo tipo necessitano di un elevato livello di sicurezza per evitare la dispersione di radiazione e la sovraesposizione di tecnici ed infermieri, per questi motivi non tutti gli ospedali ne sono forniti. Putroppo la percentuale dei tumori in questi ultimi anni sta aumentando e strutture ben attrezzate possono rappresentare una speranza in più per una guarigione totale.