urgente!!

Apprendiamo ora la notizia che NON è POSSIBILE UTILIZZARE IL FORMULARIO ALL’ESAME DI MATEMATICA.
Questa notizia arriva a 2 giorni dall’esame (dovremmo imparare tutto in 2 giorni???).
Dovete ammettere che quest’anno, tra terze prove anticipate e formulari proibiti (che sottolineo vengono regolarmente utilizzati in praticamente tutti i licei!) L’ESAME è VERAMENTE PENALIZZANTE.
NOI STUDENTI ESPRIMIAMO IL NOSTRO DISAPPUNTO MA ORMAI SEMBRA NON INTERESSARE A NESSUNO.

Ricordo d’altri esami

il professor Paganini

Quando ho saputo che avrebbe assistito alla prova la supplente di matematica sono stato contento perché, mi son detto, è meglio che ci sia una persona competente e poi si chiama anche Maria Grazia Dolce. «Nomen omen – il nome è un auspicio» e «Nomina sunt consequentia rerum – i nomi son conseguenza delle cose», dicevano gli antichi.
Ma anche le sagge massime degli antichi non sempre dicono il vero.
così, la professoressa Battaglia, docente titolare, sarà per il Maria Rosaria che accompagna il cognome, non porta distruzione, miseria e lutto, mentre la supplente Maria Grazia Dolce, più che della dolce madre celeste venuta a dispensare grazie, aveva l’aria e lo stile di un mastino di malumore.
Vatti a fidare delle parole…

FINE ANNO, TEMPO DI SALUTI

Fine anno, tempo di saluti.

Tanto per cominciare, agli studenti: che, siccome suole, cominciano a spargere lacrime di nostalgia anche sul blog.
La prima cosa che dico loro è: piantatela, lasciate la nostalgia ai vecchi e pensate a sciare la neve fresca che avete davanti.
La seconda è che questa “leva” mi è particolarmente cara, perché ha cominciato a lavorare in questa scuola insieme a me, cinque anni fa. Una vita!
Mi fa comunque piacere sapere che il tempo è trascorso in serenità e in allegria. Per imparare non è certo obbligatorio soffrire e angosciarsi in un ambiente plumbeo e ostile. Perciò, se siamo riusciti a farvi star bene, cari studenti, ne sono particolarmente felice, perchè il vostro benessere è la prima delle mie preoccupazioni.
Quanto agli esami, non facciamone un dramma. Se abbiamo studiato andranno bene; se non abbiamo studiato… speriamo che i santi riescano a provvedere.

Subito dopo, bisogna salutare tutti coloro che (come gli studenti) nel prossimo settembre non ricominceranno perché han deciso di andare in pensione: le professoresse Maria Filomena Pascali (vicepreside, per cinque anni mio braccio destro, mia collaboratrice illuminata e preziosa), Cristina Scarazzato e Maria Lucrezia Cotroneo; la collaboratrice scolastica Franca De Benedictis.
Non voglio aggiungere altre parole di saluto a quelle che ho già detto e scritto. Aggiungo solo che il ricambio generazionale è fisiologico e naturale, nella scuola come nella vita: ma, per contro, ogni partenza ci fa perdere irrimediabilmente qualcosa. Perché vien meno una cara consuetidine di vicinanza quotidiana, di stima reciproca e (perché no?) anche di affetto.

Le colleghe che ci lasceranno per andare in pensione

Ho anche salutato, nell’ultimo collegio, coloro che hanno lavorato bene e con impegno da noi, pur senza avere la certezza di poter continuare, perché nominati anno per anno. Spero che presto possano raggiungere la stabilità e la continuità che desiderano (e che anche noi desideriamo): e soprattutto che possano restare con noi l’annoventuro.

Per finire, vorrei “allargarmi” e fare come il direttore d’orchestra che, alla fine del concerto, chiama ad alzarsi e a ricevere l’applauso i solisti che hanno sostenuto le parti più difficili.
Sembra che dimentichiamo troppo spesso, infatti, che ogni anno nella scuola entrano persone che vi portano qualcosa di nuovo e vi lasciano una traccia importante, la traccia della loro forte personalità di insegnanti e di educatori: siano essi di personalità matura, o giovani di solida competenza e grande passione.
Di solito non li si cita, questi “professori dell’anno” per non far torto a quei “vecchi” che continuano il loro lavoro di alto livello e sarebbero, magari, un filo gelosi se non si vedessero citare.
Lasciamo, invece, questa volta, che gli anziani soffrano un poco, se proprio vogliono: e non facciamoci scrupolo di nominare le “new entries” Gabriella Brutto, Ivana Fusaro, Roberta Granata, Gabriella Menarini, Lidia Olivieri e Antonella Romano, per ringraziarle in modo particolare di aver lavorato così bene quest’anno con noi. Sperando che possano e vogliano continuare.

Calvino Awards: the day after + Caccia al colaVOLPE

Mi permetto di scrivere queste due righe semplicemente per pagare un tributo di riconoscenza a tutti gli studenti e tutte le persone che hanno constribuito alla realizzazione del Calvino Awards Party.

In particolare, ritengo molto bello che degli studenti abbiano lavorato insieme per mesi con un obiettivo comune da condividere con tutta la scuola.

Alessandro, Alessio, Alice, Andrea, Annalisa, Brunella, Claudia, Dario, Emanuele, Federica, Francesca , Gaia, Giuseppe, Javier, Loris, Lucie, Marco, Matteo, Rachele, Serena, Stefania e Stefano sono alcuni degli studenti a cui va il merito di aver creduto in questo evento e averlo voluto.

Permettetemi anche un ringraziamento sincero al Preside Marco Parma che quest’anno ha anche partecipato all’evento prestandosi simpaticamente al gioco durante le premiazioni.

E’ evidente che le premiazioni hanno dato luogo ad un seguito poichè, mentre Prof esperti e circospetti come il Cappellini ed il Paganini si sono defilati saggiamente, non altrettanto è riuscito a fare il Prof Colavolpe, il quale si è effettivamente defilato nella sua essenza corporea ma non è sfuggito ad una nomination per la Coppia Virtuale insieme ad un’altra Prof..

E’ dunque aperta la caccia al colaVOLPE, con il solo scopo di insignirlo della medaglia che gli spetta, naturalmente!

Davide Currò

Finalmente!…….????

Il dado è tratto.. la scuola è finita, ma gli esami incombono.. non so se sono così felice di crescere e andare via.. mi ero creata il mio piccolo rifugio a scuola. Certo, ho sempre detestato andarci ma ora qualcosa in me si è addolcito. Forse ho paura di andarmene, di non rivedere più le stesse facce che, oltretutto, fino a qualche giorno fa non sopportavo più. Sono contenta però di lasciare tutto quanto… però non voglio lasciare i miei professori, i miei amici, il bar, l’auditorium e tutto ciò che mi visto e mi ha accompagnato in questi difficili ma meravigliosi cinque anni. Vorrei scusarmi con tutti quelli che ho vampirizzato, credetemi è questione di dirlo, per far si che almeno la mia dipartita sia speciale. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto e per tutta la pazienza che avete avuto con me… Arrivederci a presto.. almeno spero.. E spero inoltre di avervi lasciato un po’ di me, un po’ di quella ragazza che tenta di non venir dimenticata e a cui, forse, volete un po’ bene……….

Fine di un anno

Sarò una sentimentale, ma leggendo gli articoli dei ragazzi di quinta sul blog mi sono davvero commossa.
Nelle parole che hanno scritto si legge l’affetto che nutrono per questa scuola e per i compagni che tra poco dovranno inevitabilmente salutare,la nostalgia per i bei momenti trascorsi insieme in cinque anni, per le lezioni,i professori, gli intervalli, le gite, la consapevolezza che ormai stanno diventando adulti e la speranza di mantenere intatti i rapporti di amicizia che si sono creati, anche se sanno che dopo gli esami non sarà più la stessa cosa…
Leggere i loro articoli mi fa riflettere.
Penso che tra due anni dovrò abbandonare anche io questa scuola. Forse qualcuno potrebbe dire ” Due anni sono lunghi, hai ancora tanto tempo davanti a te”. Ma se quasti due anni passeranno veloci come quest anno scolastico…Beh, allora non sono poi così tanto tempo. Forse tra poco mi troverò anche io alla fine della quinta, a scrivere un blog come quelli che leggo ora.

un saluto e un augurio di buone vacanze a tutti, un in bocca al lupo ai maturandi.

Down there at Grafton’s

Come tutti sanno, da Grafton’s, il saloon bar di Cheyenne town, si va a mangiare la pizza.
Il menu pizze ha 5 pagine fitte. Persino la Pizza alla Fletcher.

Luca Cirio davanti alla carbonara

Quando però viene in città un plain homesteader come Luca, cade il silenzio tra gli avventori, anche il piano tace. Si ode solo la sua voce ordinare a Miss Grafton, tra lo sconcerto dei rudi uomini della frontiera: “una carbonara!”.

Ancora la carbonara