Parliamone…*vale3msc*

Ciao, neanche io ti conosco né so chi tu sia, apprezzo il tuo consiglio ma nel frattempo ti spiego una cosa: fortunatamente ognuno vive la vita a modo proprio, e sa cosa è giusto o meno, dire e pensare. Senza che nessuno glielo dica. Polemizzare anche se ironicamente, come nel mio caso, è un modo per interloquire, parlare! Quindi io penso che finché c’è qualcuno che in questo blog vuole esprimere il proprio modo di pensare e di essere, il blog stesso avrà motivo d’esistere, viceversa il blog per definizione (diario in rete, è la contrazione di web log, ovvero “traccia su rete”) diventerebbe fine a se stesso e inutile. Quindi io punterei più sul sollecitare compagni, e non, a scrivere un po’ di più, che a suggerire come scrivere, ma questa è una mia opinione.
L. Missi

Augurio

Salve a tutti,
sono la mamma di simone cadau. Quel “simone” che da quella maledetta domenica 15 ottobre ha fatto parlare di sè… é da un po’ che pensavo di scrivere ma mi sono sempre sentita un po’ in imbarazzo. Veramente lo sono anche adesso, ma mi è sembrato doveroso dire 2 o 3 cose.
Simone clinicamente parlando ha fatto diversi progressi fino ad oggi. Ovviamente con tanti alti e bassi, ma i medici sono fiduciosi, anche se il tragitto è ancora lungo, perchè il danno che ha subito è molto grave.
Lui in questi ultimi giorni è molto giù di morale, perchè si rende conto perfettamente di quello che gli è capitato e non riesce a farsene una ragione, per cui si chiude a riccio e non vuole vedere nessuno, nemmeno i suoi amici. é una fase che deve passare. Speriamo non duri ancora tanto, perchè se riesce a sbloccarsi magari anche x lui è meno dura affrontare tutto il tempo che ci vorrà.
Quello ke mi premeva tanto dire però è un “GRAZIE DI CUORE”.
Grazie al Preside “Prof Parma”, a tutti i professori e ai ragazzi.
Ho sempre letto tutto quello ke è stato scritto a simone in questo periodo e credetemi, una solidarietà e un affetto così grande hanno aiutato me, mio marito e arianna a superare un po’ lìincubo che stiamo vivendo. Vedere tutti quei ragazzi, gli insegnanti che sono sempre venuti e vengono tutt’ora in ospedale anche se sanno ke non sempre possono vederlo o parlargli perchè dorme o non vuole vedre nessuno, ma ke si fermano ugualmente a scambiare due parole con noi è una cosa che fa veramente gioire.
Colgo questa occasione oltre che per ringraziarli, anche per augurare a tutti voi un felice natale e un buon anno nuovo.
Per noi purtroppo sarà un Natale triste, ma le vostre preghiere e il vostro affetto di sempre ci accompagneranno fino al nuovo anno che spero sia migliore e possa portare la parola “fine” a questo incubo nel migliore dei modi.
“Forza simone, ce la farai!”. L’avete detto in molti. Voglio crederci sul serio e dirlo anche io come voi. Arriverà il giorno in cui sarà Simone a scrivere su questo blog x ringraziarvi e dirvi : “sono tornato!”. Nel mio cuore non posso ke pregare e sperare ke avvenga il prima possibile.
Auguri ancora.
Con tanto affetto

Marinella

infreddolire

Oggi è il primo giorno di inverno e qui dove scrivo è anche il primo giorno di freddo. Freddo climatico perchè il vero freddo, quello che entra senza avvertire nel cuore e nelle viscere, già mi ha raggiunto in settembre quando sono partita per Malaga. Iniziare la mia vita, neanche così egoisticamente, mi è costato perdere le due persone che sempre mi ripetevano quanto sarebbe stato bello partire e vivere lontano, che saremmo state sempre unite e che non sarebbe cambiato niente. Mi hanno abbandonata all’inizio di questo viaggio che non è una visita turistica, non sono in un villaggio con animazione e forfait “tutto incluso”. Avevo bisogno di loro, di un amico che mi proteggesse e mi aiutasse quando più lo necessitavo.
Sabato torno a Casa, la mia famiglia è l’unica che mi aspetta, poi ci sarà chi è in vena di giudicarmi e mi dirà che mi aveva avvertita, che non sono stata capace mai di cermarmi gli amici e che se solo avessi prestato un poco più di attenzione non sarebbe così triste questo natale. Triste perchè passerò le vacanze lontana dagli Amici che senza conoscermi, senza chiedermi chi sono mi hanno aiutata a non sentirmi sola e lontana da Casa. Vorrei non tornare a Milano, vorrei che la mia famiglia venisse qui e passasse il natale con me e la piccola tribù che mi accompagna sempre.
Che non si pensi che qui sto vivendo una vita orribile, tutto il contrario. Vivo nel campus universitario, la mia casa in 2 mesi è stata luogo di 4 feste e ho una vita amorosa incredibile. Sono contenta e forse il freddo che ha iniziato questo post è già lontano.
Buone feste.. Nella
ps Leo mi manchi tanto…….

Sotto Natale…

Tra poco è Natale, gli animi sono intrisi di iperglicemiche sdolcinatezze, frasi da baci Perugina, smielati auguri, dolci speranze, candidi sogni, soffici abbracci, calde parole. Ancora un paio di giorni in questo clima e divento diabetico. Avrei un piccolo suggerimento: se invece di concentrare questi nobili comportamenti nei quindici giorni prenatalizi, a rischio di coma diabetico, si spalmassero durante tutto l’anno forse tutti potrebbero rendere intimi questi nobili atteggiamenti. Ma qualcuno che persino sotto Natale è acido come un limone cosparso di soda caustica c’è. Persino il nostro dirigente scolastico di solito stitico nelle sue manifestazioni d’affetto, in questo Natale si è addolcito. sarà merito dell’assegno da 1.750.000 euro? Beh insomma, quest’anno Babbo Natale è stato generoso. Ormai cari amici anche il nostro Parma è D.O.P. (dirigente d’origine protetta) però con l’assegnone in mano è meglio che sia anche un po’ D.O.C.(dirigente d’ovunque controllato).
Un buon Natale e un augurio speciale per l’anno venturo, sperando che i buoni propositi non ripudino le vostre anime una volta digeriti zamponi e pandori. Oddio sono stato contagiato dalla glucosiomania, corro in farmacia, mi ci vorrà una flebo di insulina.
L. Missi

…pensando a te….

..E’ quasi natale…..e mentre Vasco urla che “da qui nn arrivano gli angeli con le lucciole e le cicale”….penso…. penso che se babbo natale esistesse gli chiederei di portarmi indietro nel tempo…non di tanto…solo di un paio di mesi…a quella domenica..per tentare di cambiare ciò che ormai è già successo..ma..purtroppo.. babbo natale non esiste”
…e poi…vasco canta ancora…: “quello che si prova non si può spiegare qui..hai una sorpresa che neanche te la immagini…DIETRO NON SI TORNA!!(..)
…vedi tetti e case…e grandi le periferie..E VEDI QUANTE COSE SONO SOLO FESSERIE!!!!!!”

Preoccupato, ma solidale.

“Dietro le mura degli allevamenti, gli animali destinati a diventare capi d’abbigliamento subiscono quotidianamente sevizie di ogni genere: ammassati l’uno sull’altro dentro gabbie dalle dimensioni di un foglio di giornale, privati di qualunque istinto naturale, essi assumono comportamenti ossessivamente ripetitivi e spesso autolesionistici. La rete metallica, fondo della gabbia, è causa di deformazioni e dolorosissime piaghe sulle loro zampe. Dopo interminabili e atroci sofferenze, il destino degli animali è una morte agonizzante, provocata con scosse elettriche, camere a gas, bastonate e scuoiamenti anche da vivi”. Leggo queste parole su un volantino che mia figlia ha scritto prima di iniziare uno sciopero della fame davanti a La Rinascente di Milano per protestare contro l’industria della pelliccia. Io le ho detto tutto il mio disaccordo, perché come padre sono preoccupato per la sua salute e perché ritengo che la sua iniziativa non sortirà nessun effetto. Ma voglio ugualmente dare eco a una denuncia che condivido: se anche una sola persona in più prenderà coscienza di quanto orrore c’è dietro un certo mercato dell’abbigliamento, molto apprezzato anche dai giovani, la sua protesta non sarà stata del tutto inutile. E io sarò contento di aver avuto un po’ di torto nello scoraggiarla.

GRANDE SUCCESSO DELLA III C A BASIGLIO

La replica dello spettacolo di teatro scientifico della 3C del Liceo Scientifico è andata in scena sabato 16 dicembre a Basiglio nell’ambito della manifestazione “Aspettando il Natale 2006”. Grande successo di critica di pubblico e premio della Giunta Regionale della Lombardia, consegnatomi dall’Onorevole Valentina Aprea, segretario di presidenza della Camera dei Deputati.
Vivissime felicitazioni ai ragazzi, alla Professoressa Marina Ascari, al regista Marco Pernich.

un momento dello spettacolo della terza C a Basiglio

NON UCCIDIAMO LA LIBERTA’

Sfogliando le pagine del mio vocabolario l’occhio mi cade sulla parola “censùra” che così la definisce:

presso gli antichi Romani, l’ufficio del censore e la sua durata

intervento di un’autorità istituita dallo Stato, con il quale si cerca di impedire la diffusione di principi o di esempi ritenuti lesivi della pubblica moralità o pericolosi per l’ordine costituito; in passato, tale intervento si esercitò su tutte le manifestazioni del pensiero e dell’arte (stampa, libri, spettacoli); oggi, nei paesi democratici, si limita al controllo della produzione cinematografica

est. disapprovazione, critica.

Invito a leggerne la definizione e a fare una profonda riflessione.

L. Missi