Pazzia studentesca!

Per alcune classi del Liceo, oggi è stato l’ultimo giorno di scuola prima dei tre lunghi mese di vacanza, poichè domani dovranno sostenere l’esame del PET e non potranno dunque venire al Calvino per un ultimo saluto all’intero istituto.
La pazza gioia per l’imminente relax che ci attende ha già causato effetti inquietanti.

aureola fabbricata con un piatto di plastica giallo
Qualcuno si è autosantificato…
maschere fabbricate con i soliti piatti di plastica!
…e qualcuno ha anticipato il carnevale.

Che dire, speriamo di ritornare a Settembre in uno stato migliore…

Buone vacanze a tutti!

un posto importante ed unico

Non ho mai scritto sul blog perché credo che sia uno spazio bellissimo da lasciare agli studenti affinché abbiano voce, una voce libera rispetto a me, professore, che ho già così tanto spazio per parlare, e parlo tanto, ma ora che sono quasi fuori da questa scuola e che sono stata chiamata in causa direttamente, desidero rispondere non soltanto a te suicidalinsanity, ma a tutti i miei allievi, perché ognuno di voi ha un posto importante ed unico non solo nel mio cuore, ma anche nella mia mente. sarà sempre così e, anzi, libera dai doverosi scrupoli di insegnante, che deve stare al suo posto, nel suo ruolo, equidistante da tutti, e dalle ansie dell’apprendimento disciplinare, potrò meglio ascoltare tutti voi. Il regalo più grande che mi state facendo è quando dite che avete appreso l’amore per la cultura e l’interesse per la scrittura, perché è un vostro tesoro e rifugio qualunque avventura la vita vi riserverà.
Sapete che non sono di molte parole, che idolatro la sintesi, con la quale tanto vi ho ossessionato, e che quello che dico purtroppo ho sempre fatto, per cui non sono solo le solite parole quando dico che ascolterò sempre le vostre “cavolate”. Il filo umano che ci lega come persone non si interrompe, anche se la vita e gli “accidenti” ci costringono a cambiare e ad infliggere abbandoni. Vi saluto con affetto e stima, come forse non sono riuscita a fare oggi e non riuscirò a fare domani

Malinconia nell’aria

Puntualmente, con l’arrivo di Giugno e a causa dell’imminente fine dell’anno scolastico, il nostro blog si tinge di malinconia.
Leggo l’articolo di Dario, giunto ormai al suo ultimo anno e dunque in procinto di abbandonare questa scuola: mi commuovo come una bambina quando parla delle lezioni con il (mitico!) Cola o delle sudate con il prof. Caldarelli, momenti che per cinque anni rappresentano la nostra routine ma che, una volta usciti dal Calvino, non si potranno più rivivere.
Anche l’intervento di Sconsolata emana quella tipica malinconia, mista ad affetto, che si prova quando ci si volta a guardare il passato: mi sento gli occhi lucidi quando leggo le sue parole riguardo al familiare ambiente liceale, così diverso da quello universitario…e mi fa sorridere teneramente il suo riferimento al “miglior professore di filosofia del mondo”!
Poi leggo il post di Suicidal Insanity…e la mia malinconia raggiunge livelli notevoli, devo dire.
Penso di capirlo perfettamente quando afferma di aver scoperto l’amore per la letteratura e il piacere di scrivere grazie a lei: in due anni, grazie a lei, abbiamo imparato davvero tante cose, sia dal punto di vista scolastico che umano… e ce ne ricorderemo anche tra molti anni, ne sono sicura.
Tutto ciò non vuole essere una sviolinata o, peggio, mero “lecchinaggio”, ma una semplice osservazione da parte di tutta la classe.

Con la Fine che bussa alle porte, ormai non rimane più molto da dire… L’anno prossimo sarà il mio ultimo anno in questa scuola: sono sicura che tra un anno preciso mi ritroverò ancora qui, davanti alla tastiera del mio PC, con la solita malinconia affettuosa nel cuore, a pensare a quei cinque anni trascorsi in questo istituto e volati via in un batter d’occhio.

A Last Farewell

ecco.. un altra persona per me importante esce dalla mia vita.. con un breve discorso per annunciare il futuro trasferimento e il fatto che l’anno prossimo non ci rivedremo piu. non me lo sarei mai aspettato. c’erano gia delle voci che alleggiavano nell’aria a riguardo e pensavo che sarebbe stata una cosa normale, questione di semplice routine. ed invece no. dopo il breve annuncio, tra un’interrogazione e l’altra, sono scoppiato in lacrime. ho passato l’intera ora a piangere come un bambino. non pensavo avrei sofferto cosi tanto anche al solo annuncio di questa separazione tra l’altro anche in parte preannunciata. al solo ripensarci mi tornano le lacrime agli occhi. non so come sara l’anno prossimo. separarsi dopo due anni da una persona che per tutto questo tempo mi ha capito, si e interessata a me, ha avuto sempre grande disponibilita nell’ascoltare le mie folli cazzate. e ora non lo fara piu. e pensare che è stata lei che mi ha fatto scoprire la passione per la letteratura. sempre li pronta a sostenermi. era una delle poche persone a cui tenevo, nonostante mi stupisca nel dire cio. esce cosi dalla mia vita. senza neanche un parola… lasciando un vuoto in me.. mi manchera tantissimo. non so come sara senza lei e se riusciro mai a superare tutto questo. ma ormai non posso cambiare niente. mi sento per l’ennesima volta cosi inutile, stupido, senza importanza alcuna. qualsiasi cosa io dica non posso piu cambiare niente. per cio mi limitero a salutarla, come un regolare studente, salutando una prof che non rivedra piu. e la cosa che mi fa soffrire di piu e che e lei che mi abbandona. come tanti altri hanno fatto, e a quanto pare continuano a fare. questo e il mio saluto per lei. spero di incontrarla ancora un giorno…. e spero non mi dimentichi totalmente. credevo di significare qualcosa, ma mi illudevo. come in tutte le cose che mi circondano e che in un modo o in un altro mi hanno ferito. ma tutto cioe e ok. non ho niente da ridire. non voglio dire piu niente a riguardo. ci tenevo solo a esprimere la sofferenza che mi sta facendo provare. arrivederci. e spero vivamente di rivederci…

un povero pirla…

la saluto.

SALUTO

Momenti di grande commozione, al termine del collegio docenti del 5 giugno scorso, per il saluto ai valenti colleghi che lasciano (giovanissimi) la scuola per pensionamento. Ad Arnaldo Stocchiero, Annamaria De Micheli, Corrado Giannone, Elena Falcone e Roberto Spelta il preside ha rivolto a nome di tutti un affettuoso ringraziamento, cui si sono uniti, con vivissimi applausi, tutti i colleghi presenti.

MALINCONIA

E’ passato ormai quasi un anno, è tutta una nuova vita non siamo più piccoli studenti di provincia, eppure qualche volte nelle aule immense di 300 persone dove non hai un nome, sei un numero, affiora un velo di malinconia. Quante volte al liceo ho sognato di essere la sola, responsabile di me stessa di decidere le date di compiti ed esami, di poter decidere se alzarmi o no e quando studiare. Molte volte mentre sono nel bel mezzo della lezione penso al liceo e un velo di malinconia mi avvolge. Non tornerei mai indietro, l’università è fantastica ma non c’è più quel clima di familiarità, non sei più circondato da quello stress, che però ti fa sentire importante e voluto. All’università nessuno ti dice più “se non hai capito te lo spiego io” oppure “studia fa i compiti” o ancora “smettila” o” però hai visto sei migliorato”.
All’università non sono Sara, sono semplicemente uno dei tanti studenti. Benvenuti nel mondo reale dove non sei più accudito e protetto. Detto ciò l’università è un’avventura straordinaria e fantastica solo ogni tanto scende quel vuoto di malinconia.
Devo fare un appello: prof nonostante Natoli è Natoli lei rimarrà nel mio cuore sempre il più grande prof di filosofia nei secoli, nessuno potrà mai competere con lei…beh a parte il mio genio!

E’ INIZIATA LA FINE

Dario Passaro


Bel paradosso ma è proprio così.
Chi ci avrebbe creduto? Sta per finire tutto. Prima o poi è normale che succeda in qualsiasi cosa ma stranamente tendiamo a vedere quel “poi” come eternamente lontano. Più passa il tempo e più è distante. E invece, no. E’ proprio arrivata, l’ultima settimana di scuola. Già, non più l’ultima settimana dell’anno scolastico, bensì l’ultima settimana degli interi cinque anni che ho passato in quest’istituto. Pochi possono capire, molti solo lo immaginano. Non è una sensazione bella o brutta ma strana. Strana come il fatto che non avrò più lezione con il mitico Colavolpe o che non metterò più piede nella palestra per far lezione col grande Caldarelli. Se non lo vivi, non riesci a capirlo…è…è…strano.
eppure è così. è cominciata la settimana della fine di tutto, Colavolpe e Caldarelli hanno iniziato la sequenza di “ultimo di”, presto proseguiranno i loro colleghi…
…strano…

DarIO
P.S. Questo articolo è stato scritto comunque con la viva speranza di passare l’esame e non dover essere qui l’anno prossimo a rifare la quinta!!!

La Rossa

Uno sguardo: nulla.

Un gesto: nulla.

Una parola: nulla.

La Rossa è così, fiore solitario

che non vuole esser colto.

Donna…

Si sente l’unica degna di quel nome:

e forse ne ha ragione, perchè

risplende come nessun’ altra

tra tante tutte simili.

La Rossa è speciale, naturale,

spesso si nasconde tra la folla

di cui non si sente parte.

Eppure tutti la bramano,

come il sole brama l’orizzonte

per potersi riposare.

Stupidi coloro che la vogliono

conquistare con gesti banali,

ripetuti già chissà quante volte

per qualsiasi altro fiore.

La Rossa sa di fragola,

ma se non stai attento

può pungerti come una rosa.

La Rossa non lo sa : io l’ Amo.

Luca Palma

Non chiedermi l'impossibile

Non chiedermi l’impossibile
tu che pensi di saper tutto
ma in fondo non sai niente.
Tu, che per ogni minima cosa te la prendi
tu, che di fronte agli altri sei il più grande,
ma nel tuo cuore, nella tua mente
sei il più piccolo.
Non chiedere il mio aiuto,
solo ora che ne hai bisogno
solo ora che sei in difficoltà:
non sarebbe giusto.
Dov’è finito il tuo coraggio
il tuo potere
la tua voglia di vivere
il tuo fare così possessivo nei confronti di noi tutti?
Non chiedermi l’impossibile!
Chi sono io per te?
Un divertimento
un passatempo
uno stupido gioco.
Sono solo una pedina

che muovi a tuo gusto
e a tuo piacimento
su una grossa scacchiera
che rappresenta la nostra
noiosa
ingiusta
crudele vita,
sotto i macabri occhi
del Fato,
i tuoi occhi.
Ma l’uomo ha anche lui dei sentimenti
una piccola parola
ma nello stesso tempo con un
grande significato,
che racchiude un cuore
di emozioni
di momenti felici e momenti tristi
di paure
di collere,
ma anche di perdoni.
Forse per te sarà una nullità
come un semplice gesto
come un innocuo sorriso
Ma per me è molto di più.
Perciò,te lo dico per l’ultima volta:
Non chiedermi l’impossibile!!
Monica