In memoria di una prof.

Oggi, 13 Gennaio 2008 è venuta a mancare una persona che definirla straordinaria sarebbe un insulto. Era più di straordinaria, più di incerdibile, qualsiasi complimento sarebbe troppo poco per lei. Sempre piena di energia, la prof. Gritti (Gio Gio per gli amici e le amiche) ha lottato stoicamente finchè ha potuto, finchè quell’ orrida malattia chiamata cancro glielo ha permesso. Ha insegnato fin quando è riuscita dimostrando una forza morale (poi successivamente anche fisica) senza eguali. Ha pure continuato ad accudire i figli e FARE SPORT quasi come nulla fosse. Confesso che io, al posto suo, mi sarei messo sotto le coperte di un letto d’ ospedale, avrei detto “lasciatemi morire in pace” e mi sarei chiuso in me stesso fino alla fine dei miei giorni. Lei no! No, no e ancora no! Fino all’ ultimo quasi non dava prova di essere malata. Ed è forse questo il motivo del fatto che non è morta prestissimo. Io personalemente le sono grato per avermi insegnato a non mollare mai; io che sono sempre stato il primo a gettare la spugna, ho capito che per amore di qualcuno o qualcosa non vale la pena darsi per vinti.
Mi fa commuovere anche il fatto che all’ ospedale sono venute tutte le persone che le volevano bene: parenti, amici, colleghi… è grazie a questo che ho capito il valore di un amico anche di uno solo: ti sta sempre accanto se ha bisogno di lui!
Il mio pensiero volge in questo momento a tutti i suoi cari, a tutti quelli che le volevano bene, a tutte quelle persone che sono state “catturate” dalla sua personalità incredibilmente forte, radiosa, generosa… BUONA! Dico a tutti loro di non piangere, di non rattristarsi, di non imprecare verso Dio chiedendogli il perchè di questa morte così prematura e terribile; Gio Gio, donna dall’ animo buono, non se ne andrà mai veramente, una persona come lei non merita ricompensa migliore della vicinanza al Signore nostro Dio. Dal Paradiso lei non smetterà mai di lottare, come ha fatto da viva con caparbietà, affinchè coloro che le volevano bene non soffrano. Dico loro anche di essere contenti invece che tristi: adesso il suo spirito ha cessato di soffrire e davanti a lei si prospetta un’ eternità di gioia indescrivibile.
Vi prego non siate tristi, vi prego non piangete perchè da oggi, 13 Gennaio 2008, il Paradiso ha un angelo in più!
CIAO, GIO GIO!

Una piacevole sorpresa

Mercoledì 23 le classi del liceo stavano partecipando, come ormai ogni anno, alle “Olimpiadi matematiche”. In 5a C il clima era un po’ confuso e non si capiva chi fosse realmente interessato; c’era chi preferiva ripassare per interrogazioni e verifiche che ci sarebbero state (sottolineo sarebbero!!!) nelle ore successive. Nulla però, avrebbe potuto evitare che Marco andasse a prendere il suo tradizionale caffè, accompagnato dagli altrettanto tradizionali tarallucci;e così fu!! Quando Marco rientrò in classe aveva l’aria di uno che sa cose che altri non sanno e infatti non riuscì a trattenersi nel dire: “Fra tre minuti ci sarà una sorpresa”.
Marco ne dice di cose, tanto è vero che più o meno tutti rimasero indifferenti.
Esattamente dopo tre minuti sentimmo bussare alla porta e indovinate chi entrò? la professoressa Gritti: proprio lei!
La felicità nel rivederla era espressa dai nostri volti! Nessuno sapeva cosa dire, non perchè non ci fossero cose da dire ma semplicemente perchè a noi, credo di rappresentare il pensiero di tutta la classe, bastava semplicemente rivederla. L’aspettavamo da settembre – tornerà a gennaio per l’inizio del 2° quadrimestre.
Per l’affetto che provo verso un’insegnante legata ad una materia centrale nei miei interessi e per la mia formazione di studente non mi resta che augurarle un buon ritorno perchè la 5a C l’aspetta!
Marilù

Forse sembrava tutto più facile e meno drammatico, ma certo è, che parlando in queste ore con quelli che sono stati i miei compagni e i suoi studenti siamo tutti consapevoli di quanto valesse la professoressa Gritti, dura e cruda,ma senza dubbio onesta.
La ricordo come una persona da ammirare.
Ad ogni esame di analisi, di fisica ‘che và’ penso a lei…perchè è anche un pò merito suo! perchè il non averci “reso facile la vita”, è stato solo d’aiuto una volta fuori dall’incubatrice liceale.
Forse il tempismo non è perfetto…
ma a non dirle GRAZIE mi sentirei una stupida.

Maria Luisa Calvanese

Semplicemente Grazie Prof

è il primo e penso l’ultimo intervento qua dentro, ma non riesco a non scrivere, stasera il dolore è tanto e mi sento in dovere lasciare il mio personale ricordo verso una persona che mi ha accompagnato per 5 lunghi anni. Quando, con la sua immancabile borsa da prof camminava a testa alta nei corridoi non disdegnava nessuno di un saluto ma soprattutto di un sorriso (cosa difficile al mondo d’oggi), seppur ancora addormentato era un bell’inizio di giornata. Le sue lezioni non erano mai noiose, alquanto difficili, ma mai e ripeto mai noiose e se mentre nelle altre materie ero sempre pronto a farmi i “fatti miei” nelle sue non ci riuscivo, un pò per timore di uno sguardo intimidatorio un pò perchè in matematica non sono mai stato un “nato imparato” e quindi non ho mai smosso gli occhi dalla lavagna anche se la maggior parte delle volte rimanevo perplesso per tutte quelle formule a me incomprensibili. Alla consegna delle verifiche era sempre la solita solfa “3” se andava bene portavo a casa un 4.5 o addirittura un 5, i 6 erano una spiaggia irrangiunginile ma qualche volta ci sono riuscito (anche qualche 7 dai sù lo ammetto). Le sgridate tante, soprattutto perchè non mi sono mai impegnato molto nelle sue materie (mea culpa che ho pagato sia chiaro), ma lei non ha mai mollato il colpo e puntualmente ti dava la carica per far meglio nel compito successivo, ma ribatteva sul fatto che “se non fai almeno qualche esercizio al giorno non ce la fai” e aveva ragione. Non rimpiango questi momenti, duri ma veri, sinceri da una persona che poteva apparire burbera nei modi ma che in realtà semplicemente dolcissima e onesta nel senso vero del termine. Non sprecava parole “tanto per parlare” ma era Lei sempre e dovunque. Ho sempre avuto timore di ciò che poteva pensare di me, ma quel timore era un profondo rispetto verso una prof che ogni giorno ti lasciava qualcosa; il significato era nascosto all’apparenza ma se lo si riusciva a comprendere era una vero e proprio gioiello da mettere in uno scrigno e custodirlo gelosamente. Era orgogliosa del suo mestiere e non c’è cosa migliore di imparare da chi “ci crede” sul serio e lo dimostra senza nessun timore reverenziale. 5 lunghi anni, ma che porterò sempre con me, mi ha dato molto e per questo la ringrazierò per tutta la mia vita anche se non potrò farlo di persona cercherò almeno di prenderla da esempio per il mio futuro ma non sarà facile, ma come lei ci diceva sempre “non mollate ragazzi”, io ci proverò prof lo prometto.
Semplicemente GRAZIE
Mirko
Ennio ” ..Nessuno con le lacrime mi onori nè per me faccia funebre pianto.
perchè? perchè sono vivo e volo sulle bocche della gente..”

un ciao e un addio…

Mi rattrista scrivere il mio secondo articolo in quest’occasione. Purtroppo oggi la professoressa Gritti è venuta a mancare, è tristemente partita per quel viaggio che noi definiamo “senza ritorno”.
Quest’anno avrebbe dovuto insegnare algebra e fisica nella mia classe, invece non ho mai avuto occasione di conoscerla. Potrò limitarmi a ricordarla come un’ignota identità, una semplice prof., ma so che non sarà così; infatti dentro me ho ormai tracciato un suo profilo, a tratti incerto, dettatomi dalle persone che la conoscevano. Sono sicura che fosse una persona speciale, come lo sono tutte quelle che, in un modo o nell’altro ci lasciano e inevitabilmente ci abbandonano.
Ho sempre sentito dire che fosse una donna piena d’energia, sempre attiva, si insomma una personificazione della vita, anche dopo le prime cure; anzi forse a partire da quel momento la sua forza è come esplosa, permettendole così di lottare fino alla fine.
Anche i professori dell’Istituto hanno sempre parlato di lei presentandola, si come collega, ma anche come amica, molto semplicemente per farci capire quanto fosse straordinaria come persona.
Ho solo qualche sfuocata immagine della sua, purtroppo, rara presenza a scuola; ciò che più mi rattrista è doverla ricordare così, con le sue stampelle e un foulard sulla testa, mentre lei imperterrita continua a correre su e giù per i corridoi, mostrandoci il suo spirito e la sua forza di continuare ad andare avanti nonostante la malattia peggiorasse quasi quotidianamente.
Avrei davvero voluto avere a che fare con una persona come lei, captare, oltre ai suoi insegnamenti, anche la sua energia e vitalità.
Sono (come del resto tutta la scuola) vicina alla sua famiglia in questo triste momento.
Posso solo ricordare loro che prima o poi il dolore cederà il posto al ricordo di quei bei momenti che lei, generosamente nella sua semplicità, ha voluto lasciare nei cuori di tutti quelli che le stavano attorno, studenti e professori…
addio prof…
Un saluto
La VaLe*

piano piano…

ciao a tutti…
oggi sono ritornato alla scuola dove sono stato cinque anni…certo mi sono ritornate alla mente tante tante tante cose…io piano piano piano sto migliorando ma chi va piano va lontano…per Pasqua andrò (e non dovrei) camminare anche fuori da solo…mi sono un pò rotto di avere vicino uno che mi dica stai a destra etc…dal tronde…l’impegno com è sempre massimo…al prox km ritornerò a scuola…saluti a tutti

News sulla Maturità 2008

Oggi, dopo mesi di attesa, noi studenti di quinta siamo finalmente riusciti a carpire qualche preziosa informazione dal Ministero riguardo i nostri esami di Maturità!

Seconda Prova scritta: Matematica… Beh, direi che questo non ci ha colti di sorpresa 🙂

Materie affidate a membri esterni: Italiano e matematica, ad eccezione del Liceo scientifico a cui “sono state affidate l’italiano e le scienze, perché la matematica è già la materia della seconda prova scritta”.

Questo significa pertanto che nel caso del nostro Liceo… Matematica sarà affidata al membro interno! 🙂
Sono ancora ignote invece le “sorti” delle altre materie.

Le prove scritte si terranno il 18 e 19 Giugno 2007.
…18 e 19 Giugno?! così presto?
Sinceramente confidavo in una partenza un po’ più “ritardata” 😀

Inoltre, ora che se ne parla così concretamente, gli esami mi sembrano ancora più vicini.
Fino a poco tempo fa ne avvertivo la presenza, certo, ma era pur sempre una presenza lontana, quasi irreale: era come se quella tanto temuta Maturità fosse destinata ad angosciare per un anno intero gli studenti, tramite le parole di genitori preoccupati e professori esigenti, ma a non arrivare mai.
Adesso invece, a parlarne, sembra già dietro l’angolo.
In fondo, mancano “solo” 5 mesi.

Il ministro e l’antilingua

il professor Paganini


Quale ministro? Che cos’è l’antilingua?
Il ministro è ancora una volta Fioroni, ma la mia non è una polemica politica. L’antilingua è quella del decreto di modifica dello statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Il nostro paese ha un record negativo per l’astrusità del linguaggio legislativo ed amministrativo. Il decreto del presidente della repubblica n. 235 del 21 novembre 2007 è soltanto una conferma, ma è ugualmente un grave errore. Perché?

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Conterà la bravura?

il professor Paganini


Il ministro Fioroni annuncia solennemente che per l’università conteranno la bravura ed il curriculum scolastico. Come farà? Cito dal comunicato stampa.

Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. A tal fine contribuiranno: la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore; la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100; la lode ottenuta nella valutazione finale dell’esame di Stato; le votazioni, uguali o superiori agli otto decimi, conseguite negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni in discipline, predefinite nel bando di accesso a corsi universitari, che abbiano diretta attinenza o siano comunque significative per il corso di laurea prescelto.

Spero che il provvedimento sia scritto meglio del comunicato stampa. Voi capite che cosa vuol dire « la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni»?
Pazienza. Quel mi preoccupa di più è un’altra cosa: come al solito, sembra pezo el tacon del buso, il rimedio sembra peggiore del male.
Lodevole l’intento di rimediare al problema dei test d’ingresso truccati. Rendendoli meno manipolabili? No, si punta sul curriculum scolastico, sui voti. Ma non è chiaro al ministro che in Italia ci sono tanti tipi di scuola e che i voti vengono assegnati con criteri diversi? Idealmente tutti i titoli di studio dovrebbero avere lo stesso valore, in pratica non è così. E poi ci sono differenze da regione a regione e, soprattutto, ci sono le scuole private. Non sanno tutti gli studenti d’Italia che passando da un liceo classico statale ad uno privato è possibile fare rapidi progressi ed ottenere in breve tempo votazioni altissime? Com’è che i nostri ministri non lo capiscono?