Siete mai stati in un canile? Non intendo la pensioncina per cani, intendo il canile, quello vero. Io non ci ero mai stata. Mia madre fa la volontaria lì un giorno alla settimana.I cani sono più di 300 e i volontari non molti. Mi ha sempre chiesto di andare con lei ma studio e impegni me l’hanno sempre impedito. Martedì scorso mi sono decisa. Abbigliamento modello “lotta nel fango”: scarpe rovinate, jeans da buttare, guanti e maglioni pesanti. Carichiamo in macchina vecchie coperte, tante scatole di cibo e biscottini per cani..
Appena arrivati, scendo dalla macchina. Mi si gela il cuore. Non eravamo ancora entrati dal cancello che già si sentivano centinaia di voci ormai consumate a furia di abbaiare.. Mi faccio forza ed entro. “Vidi cose che ridire né sa né può chi di là su discende..” questa frase Dantesca esprime al 100% la mia difficoltà nel riuscire a descrivere quel che ho provato.. Camminando titubante fra le gabbie, alla mia destra e alla mia sinistra, cani di ogni razza, età e taglia spingevano il loro muso fra i buchi delle reti, cercando di farsi notare il più possibile.. vi garantisco che avrei preferito non notarli.Non riuscivo a trattenere le lacrime. Mi avvicino al volontario più esperto che mi dà in mano qualche guinzaglio e mi consiglia, data la mia scarsa esperienza, di occuparmi dei cani più “CALMI”. Avevo solo l’imbarazzo della scelta. Quasi mi dispiaceva fermarmi davanti a una gabbia piuttosto che ad un’altra perché,al mio arrivo, tutti si spingevano per attrarre la mia attenzione. Con il magone mi fermo davanti a un cagnolino beige, che dalla disperazione non aveva più un fil di voce. Apro la porticina e, con mio grande stupore, vengo accolta come se fossi una padroncina tanto attesa. Fra scodinzolate e salti riesco a mettergli il guinzaglio.. Lo porto nei campi che circondano il canile, mentre corro e gioco insieme a lui, gli regalo un biscottino e una bella dose di coccole. Perché tanta ansia di uscire, vi chiederete voi. Bè.. Vi basti sapere che ci sono cani che, a causa della mancanza di volontari, non escono dalle loro cucce anche per più di 4giorni.. Cerco di fargli godere al massimo quei pochi minuti di libertà che gli restano.. ad un tratto si ferma.. annusa l’aria e mi guarda.. chissà.. forse ha sentito un odore che gli ricorda la sua vera casa. Con un po’ di tristezza nel cuore lo riporto dentro.. gli tolgo il guinzaglio.. gli regalo un altro biscottino, come per farmi perdonare.. Camminando alla ricerca del prossimo prescelto noto una porticina dalla quale non proviene alcun rumore.. Guardo dentro.. un cane nero, dolcissimo, appena mi vede, si rifugia nella sua cuccetta.. mi avvicino con un biscottino ma appena allungo la mano inizia a tremare. “Non c’è verso di farlo uscire da lì.. Sono mesi che ci proviamo. Non ha mai messo il muso fuori.” Una voce da dietro mi informa. Quel cane dev’esser stato picchiato così forte dal suo “padrone” che alla sola vista dell’uomo si terrorizza. Non potevo crederci. Più o meno la stessa storia anche per un bellissimo asky che,uscito dalla gabbia, per tutto il tragitto non ha alzato lo sguardo da terra. Porto fuori altri cani, uno mi colpisce in modo particolare.E’ un lupo beige. Mi riempie di feste, gli metto il guinzaglio e inizia lo show..sembro una debuttante di sci d’acqua.. MI HA PORTATA a spasso lui nel fango.. corre ad una velocità imbarazzante! Ad un tratto mi si avvicina, mi salta sul petto con le zampe. Noto qualcosa fra il pelo, del sangue. Non ci crederete, aveva una ferita aperta fino all’osso. ADESSO SVENGO. Mi faccio forza, lo riporto dentro.Il volontario ne era a conoscenza, la metà dei cani sono ridotti così. Sta venendo buio. E’ arrivato il momento di andare. Ripercorro ancora una volta quel tragitto, tra le povere bestiole. Sembrano aver capito che anche per oggi la loro speranza di uscire è andata in fumo. Con la coda dell’occhio noto delle gabbie riparate con una luce rossa per mantenere la temperatura ad un buon livello, nelle gelide giornate d’inverno. CHI SONO QUESTI PRIVILEGIATI? Mi avvicino, guardo attraverso la fessura.. erano le cuccette per le cucciolate e i cani gravemente malati .. con mio grande stupore scorgo tra la paglia una femmina di Labrador con ben DODICI cucciolini..quella visione era la ricompensa per tutta la tristezza che avevo provato quel pomeriggio. Mi raccomando, se volete un cane fregatevene del pedegree, della razza pura. Ci sono centinaia di cani piccoli e grandi,di razza e non, altrettanto belli e bisognosi di affetto.. per di più ve li regalano volentieri.
Sono sicura che ci tornerò. E spero che qualcuno di voi voglia venire con me. Immaginate se il vostro cane stesse in quelle condizioni. Hanno bisogno di noi. Dimostriamo ai cani che siamo davvero i loro migliori amici. Se volete consultare il sito internet per vedere le foto anche dei cani di cui vi ho parlato andate su www.canilimilano.it nella sezione dedicata a Rozzano, per info: CHIEDETE DI ME isabella in 5Bliceo
un ospite del canile in gabbia
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