Si è definita la situazione del Girone D col doppio incontro tra Comini – Villanucci e Villanucci – Tornabene Eric: con una doppia vittoria passa il turno Villanucci.
Nel Girone A resta invece da disputare lo spareggio tra Vitale e Prevedini per la qualificazione ai quarti di finale.
Martedì, dunque, si completerà il quadro degli otto partecipanti alle ultime fasi del torneo.
Passano al turno successivo Lisanti, Nan Men, Tornabene F., Rossiccone, Malcovati e Cappellini.
I due mancanti per completare il quadro degli otto qualificati saranno i vincitori dell’incontro (sospeso) tra Vitale e Prevedini (Girone A) e del doppio incontro tra Comini, Villanucci e Tornabene E. (Girone D).
Il metodo socratico, la maieutica, non vuole trasmettere nozioni, ciò che conta è la ricerca, tramite il dialogo, non della verità assoluta e superiore ma di una verità che raggiunta potrà e dovrà essere rimessa in discussione. Il maestro allora è realmente sullo stesso piano dei discepoli, non è un modello che si abbassa al loro livello: questo non occorre poiché è il dialogo stesso che li rende eguali: nessuno è depositario di verità, tanto meno Socrate che va sempre ricercando e investigando. Dialogando inoltre si realizza un comportamento concretamente virtuoso perché il confronto con l’altro implica il rispetto, l’ascolto serio, vero e interessato delle ragioni dell’interlocutore a cui si dà spazio con la tecnica delle brevi domande e risposte. Il dialogo è quindi la condizione che permette il riconoscimento della verità e la realizzazione di un comportamento autentico e virtuoso. Similmente, la scuola di oggi, non dovrebbe limitarsi a insegnare dei concetti ma sollecitare l’alunno a un autonomo sviluppo delle proprie capacità. Secondo me si dovrebbe cominciare a formare le persone da un punto di vista umano e discutere su argomenti che possono offrire nuovi spunti di riflessione. Se un insegnante si impegnasse ad applicare la maieutica con gli studenti, potrebbe ridare vita a una scuola ormai in crisi. Infatti i giovani non hanno più alcuno stimolo quando vanno a scuola, l’unico intento che li spinge a continuare gli studi, è ricevere il diploma, fondamentale per trovare un lavoro. in questo modo però la scuola si sta trasformando da un mezzo per crescere interiormente e culturalmente, a un luogo dove bisogna obbligatoriamente andare per un tot di anni per prendere il pezzo di carta e lavorare.