Dopo aver letto l’articolo del mio professore Sergio Cappellini, ho voluto anch’io parlare brevemente della esperienza che abbiamo vissuto al Parlamento Europeo di Strasburgo.
Inizialmente anch’io mi sento in dovere di ringraziare i miei cinque compagni (Andrea Visentin, Luca Cirio, Simone Tenerelli, Mirko Banfi e Francesco Ciceri) i quali hanno permesso la vincita del concorso “Chi vuole essere europeo” tenutosi lo scorso maggio.
Probabilmete i tre giorni di viaggio sono stati un po’ poco, ma senza dubbio li abbiamo vissuti intensamente: il secondo giorno è stato tutto da vivere in quanto ci ha permesso di affacciarci in un mondo quasi del tutto sconosciuto, visto solo sui giornali o alla televisione, che è quello della politica. Noi abbiamo quindi potuto spostarci dall ‘altra parte dello schermo e contemplare quel luogo che ha spinto, spinge e spingerà avanti l’Europa.
Come concludere? Riparteciperemo al concorso!
Luca Marnati 5aC
Grazie. Grazie ai ragazzi della 5aC che lo scorso anno hanno vinto il concorso che ha permesso loro di recarsi a Strasburgo in visita al Parlamento europeo e ha consentito a tre docenti (Cappellini, Mazzini, Pigni) di accompagnarli. Grazie anche per il loro comportamento, che ha reso tutto facile e gradevole. Strasburgo è una città deliziosa. Il tempo a disposizione per la visita non era certo abbondante, ma ci ha permesso comunque di assaporarne l’atmosfera serena, riposante, accogliente. Ne siano testimonianza le foto scattate dal prof. Pigni e messe a disposizione sul blog, piccola ma significativa selezione dell’immane quantità di immagini che il suo instancabile obiettivo ha catturato con ingordigia insaziabile. Ma non meno interessante è stata la mezza giornata trascorsa all’interno del Parlamento. Abbiamo dapprima assistito in “presa diretta” al dibattito in corso in Assemblea plenaria sulla scottante questione dell’immigrazione clandestina e delle normative che devono disciplinare la richiesta di asilo politico; successivamente abbiamo partecipato ad un incontro per nulla formale con sette eurodeputati italiani (alcuni molto noti) che hanno dimostrato grande disponibilità al confronto e un sincero desiderio di comunicarci il senso del loro impegno politico. E per finire siamo stati ospiti a pranzo nel ristorante del Parlamento, in un contesto elegante ma sobrio, dove abbiamo avuto anche l’opportunità di conversare con alcuni altri rappresentanti istituzionali. Il tutto è stato reso possibile dal pregevole lavoro organizzativo dell’Ufficio milanese del Parlamento europeo, diretto da Maria Grazia Cavenaghi-Smith che ci ha accompagnato durante tutta la visita. Non ho dubbi sul fatto che si è trattato di un’esperienza che va ripetuta ed estesa. Anche quest’anno ci sarà un concorso per vincere un viaggio a Strasburgo: forza ragazzi, non perdete l’occasione! Sergio Cappellini
Oggi al Calvino, come in altre scuole milanesi e lombarde, hanno avuto inizio le lezioni del nuovo anno scolastico 2005/2006. Alle ore 9.15 gli studenti del Liceo Scientifico sono entrati nell’Istituto. Gli alunni delle classi prime si sono recati nell’auditorium dove hanno ricevuto il saluto del preside, Marco Parma, che dopo un breve discorso di benvenuto ha fatto l’appello e indirizzato i ragazzi nelle classi accompagnati dai docenti. Gli studenti più grandi, invece, si sono recati direttamente nelle proprie aule. Il rito per gli alunni dell’Istituto Tecnico si è svolto in maniera analoga. Infine il preside e alcuni docenti si sono riuniti nell’auditorium con i ragazzi di quarta e quinta dell’ITC, “le classi parzialmente decentrate“, per illustrare e chiarire ulteriormente la loro inconsueta condizione nella nuova piccola succursale in viale Liguria. Alle ore 12.15 il primo giorno di scuola è terminato. Da domani si inzia con l’orario pieno. Citando le parole del preside si può affermare che il nuovo anno scolastico del Calvino si è aperto “in maniera ottimale”.
Marco Mordini, (purtroppo) ex-quinta A Liceo Scientifico.
Genitori e studenti delle classi prime in auditorium.
Il preside Marco Parma mentre fa l’appello.
Alcuni genitori chiedono delucidazioni al dirigente scolastico.
Alle ore 12.15 terminano le lezioni e gli studenti abbandonano “esausti” l’istituto…
Come “apre” quest’anno scolastico, preside? In modo ottimale, direi, almeno per quanto riguarda gli aspetti organizzativi. I “buchi” in organico sono pochissimi, banchi e sedie ci sono. Siamo perfettamente pronti a partire e raccogliamo i frutti del nostro lavoro estivo: mio, dei docenti collaboratori, del personale di segreteria.
Dunque non ci saranno difficoltà… É presto per dirlo: volevo solo sottolineare che abbiamo fatto di tutto per prevenirle. Quest’anno la situazione è più complessa che negli anni scorsi, perché avremo una succursale (pur piccola) da gestire, a Rozzano in viale Liguria.
E così anche loro, i grandiosi studenti di quinta lasciano l’istituto. “Finalmente!” griderà la maggior parte, “In fondo mi dispiace” svelerà la rimanente. Io come neopromosso in quarta ho potuto vivere questi momenti dall’esterno sebbene mi sia interessato di ogni cosa che accadeva agli orali con vivo interesse (chiedete ai prof che mi hanno dovuto sopportare sebbene fosse finita la scuola!), ma di una cosa sono certo ovvero che di loro avrò spero per sempre uno splendido ricordo. Ho passato 3 anni a convivere con questi ragazzi, ad imparare a conoscerli chi più chi meno, ma comunque quasi tutti. Sono cresciuto con loro e grazie a loro, ho visto i loro successi ed ero felice, gli insuccessi ed ero triste ma ho sempre cercato di tirarli su per quanto ragazzino sia, sforzandomi in ogni occasione di fare del mio meglio per dargli forza perché erano, sono e saranno sempre parte di me. Figuratevi agli occhi di quando ero un primino che miti dovevano essere per me, beh, dopo 3 anni non è cambiato nulla. Vivendo la mia vita soprattutto a scuola sono diventati loro la mia famiglia, si intenda, di amici, ma con questo rispetto ed ammirazione che penso non proverò più nell’ambito scolastico perchè per me sono valsi così tanto che so che questo articolo non esprimerà che un millesimo di quello che realmente sento. A loro devo di essere pieno di gratitudine, contento per le loro future carriere e studi ma ancora di più, triste per il vuoto incolmabile che lasceranno nella scuola. In particolare vorrei ringraziare Zotti, Pieri, Gianluca, Seppe, Klaude, Colo, Beno, Spada, Zacca, Gil, Varone, Spiazzi, Schiavone, Pecar, Ivan, Paolo, Eina, Wany, Ogliari, Cirella, Capo, Soldini, Cattaneo, Maca, Cristina, Teo, Borreca, Montanari, Schilli, Fesce, Aronne, Mordini… . So di non averli citati tutti e che sicuramente qualcuno non è stato scritto ma solo perchè sono in tanti e vorrei poter ringraziare ognuno di questi, anche chi mi conosce solo di vista. Voi avete dato tanto alla scuola e a me, statene certi, e questo scritto in realtà rappresenta niente di più che il dolore ed il rammarico di non vedervi più l’anno venturo, siete le migliori quinte e le miglior persone che abbia mai conosciuto, non smettete di esserlo anche per quelli come me: BUONA FORTUNA RAGAZZI!
Iniziati oggi al Calvino le prove orali dell’esame di stato. Tra gli studenti è molta la tensione ma, il clima sereno instaurato dai professori e dal presidente della commissione permette di svolgere la prova in assoluta tranquillità. Notevole la partecipazione degli “spettatori” che assistono prendendo quanti più appunti possibili.
Marco Mordini, (purtroppo) quasi ex-quinta A Liceo Scientifico.
Il colloquio si svolge in una classe con i 6 professori della commissione…
Alcuni alunni che assistono al colloquio dei loro compagni…
Con immensissima fatica anche la terza prova è stata svolta oggi dagli studenti del Calvino… La tipologia adottata dal nostro istituto è quella riassunta nella formula: 5 materie, 10 domande, 8 righe! Parola d’ordine: SINTESI. Già…ma quali sono le materie??? Bisogna studiare quasi tutti i programmi di tutto un anno scolastico…otto mesi di spiegazioni riassunte in 3 ore! Al momento della consegna delle prove sono stati innumerevoli i commenti: “evvai il prof.X mi chiede giusto quello che so…” oppure “no che sfortuna questa non la so proprio! e ora come faccio???”, naturalmente le espressioni usate dalgi studenti sono state più colorite… La terza prova non è stata proprio una passeggiata, molti l’hanno considerata molto più difficile della temutissima prova di matematica! Un particolare ringraziamento va ai prof (quasi tutti) che oltre a qualche chiarimento e qualche rassicurazione su vari dubbi ci hanno regalato qualche momento di refrigerio facendo passare tra le file di banchi un utilissimo ventilatore! Il peggio dovrebbe essere passato, ora è il momento di preparare l’esame orale che per molti può essere un salvagente, per altri un modo per arrivare a voti altissimi! Buona Fortuna a tutti cari compagni!!!
Marco Mordini, (purtroppo) quasi ex-quinta A Liceo Scientifico.