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ahi, liceo!

salve a tutti.
sono studente in una prima liceo.
premesso che il mondo “liceale” per me doveva essere un po diverso da quello che è realmente, ho visto una certa diffidenza verso i “classe ’92” che vanno ad inserirsi in questi mesi nell’istituto.
in particolare la “campagna elettorale” che è stata fatta lo scorso anno dai professori – o chi per loro – mi aveva convinto a scartare altre alternative per “sposare” quella rozzanese. SONO CONTENTO ma mi aspettavo di più da una scuola che a detta dei suoi promotori doveva essere “eccezzziunale veramente”!!! (dovevate sentire). SENZA RANCORI ma con un po di malinconia per il tempo che fu vi saluto.
MASTHA
P.S. chi vuole criticare come scrivo sappia che è un ipocrita

La quarta B è tornata

Ebbene sì, dopo una settimana a Canterbury, nella lontana Inghilterra, la 4^B liceo ha ripreso le sue regolari lezioni all’Italo Calvino.
Purtroppo.
Eravamo partiti con tanti dubbi e timori: non sapevamo come sarebbe andato il viaggio in aereo (alcuni di noi erano al loro primo volo…e anche i veterani erano parecchio nervosi!),che genere di famiglia ci avrebbe accolto, in quali case ci saremmo trovati, non sapevamo se saremmo stati in grado di capire ciò che ci avrebbero detto e soprattutto di farci capire, se le lezioni quotidiane sarebbero state noiose o difficili…
Invece è andato tutto per il meglio.
Le nostre host families erano fantastiche: gentili, disponibili, simpatiche, si sforzavano in tutti i modi per farsi capire il più possibile e soprattutto per capire il nostro inglese talvolta un po’ maccheronico!
Le lezioni mattutine con i nostri teachers Clare and Louis erano così piacevoli che passavano in un batter d’occhio e, anche tra una risata e l’altra, abbiamo imparato comunque parecchie cose utili sulla lingua inglese e sul PET, esame che sosterremo il prossimo Giugno.
Canterbury è carinissima: accanto ai numerosi negozi e locali (tra cui il nostro preferito… STARBUCKS!), conserva ancora alcuni vicoli e abitazioni da tipico borgo medievale e ospita all’interno delle sue antiche mura una splendida cattedrale gotica e la prestigiosa King’s School, non proprio alla portata di tutti…(la retta annuale è di 35.000 Euro).
Abbiamo persino trascorso un’intera giornata a Londra! Oltre al classico giro turistico per le bellezze della città, abbiamo visitato il British Museum e nel pomeriggio ci siamo persino concessi shopping sfrenato da Harrods! (“sfrenato” si fa per dire, considerati i suoi prezzi astronomici…)
E noi compagni di classe abbiamo fatto tutto questo insieme.
Eravamo ( e siamo,naturalmente) molto di più di una semplice classe: siamo un gruppo fantastico, unito da vero affetto, capace di ridere e divertirsi in ogni situazione,persino la più noiosa, persino la sera a passeggio per le strade di Canterbury, quando l’unico “locale” aperto è un normalissimo supermarket!
Probabilmente il mio giudizio sulla 4^B potrà non risultare imparziale: in quanto membro di questa classe, è normale che io ne tessa (forse esageratamente) le lodi.
perchè sono terribilmente affezionata ai miei compagni e dopo questa gita lo sono ancora più di prima.
Grazie ragazzi per la splendida settimana.
Greta

4^b al Britsh Museum

p.s.:un grazie ovviamente anche alle Prof. Schiavo e Mollo che ci hanno accompagnato in questa settimana. Senza di loro non saremmo nemmeno potuti partire e non avremmo vissuto questa bellissima esperienza.
Grazie.

…4^A ON TOUR…

Finalmente, dopo aver vinto un concorso di storia ed educazione civica suggeritoci dal prof Cappellini, siamo riusciti ad andare in gita, ma non una gita qualsiasi,una guadagnata con il sudore e la fatica dello studio (solo di 5 però =p).
Il 26 settembre, alle 7.00 am,tutti con gli occhi assonnati ma in giacca e cravatta per la grande entrata della 4^A al parlamento,aspettavamo il pullman che però è arrivato solo dopo 2 ore

aspettando il pullman
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Viaggio a Strasburgo

PRIMO GIORNO
Partenza con quasi due ore di ritardo. Per i prossimi due giorni in Alsazia si prevedono acquazzoni e temperature basse.
Attraversiamo la Svizzera, sembra di entrare in quel plastico con i trenini che mio padre mi aveva regalato tanto tempo fa; mucche pezzate, locomotive rosse che entrano in galleria, stazioncine, prati e montagne altissime, Manca solo un cartello con l’indicazione della scala di riduzione e mio padre che mi guarda mentre sfascio tutto.
Arriviamo a Strasburgo, un brivido di fronte al palazzone di vetro e acciaio del Parlamento europeo, siamo in clamoroso ritardo e tra un coro di “prooofff devo andare in bagno”, passiamo attraverso un metal detector che ci costringe a togliere anche le cinture. Fa ancora caldo a Strasburgo, mi sono fidato troppo delle previsioni meteorologiche e mi sento come Totò con Edoardo De Filippo a Milano in agosto con il cappotto.

Palazzo del Parlamento
la IV A nel palazzo


Ci fanno accomodare in una saletta per ascoltare gli eurodeputati che giungono alla spicciolata, sono tanti e hanno tutti una gran voglia di parlare. La riunione dura oltre il previsto, i ragazzi nonostante la stanchezza del viaggio sono attentissimi e guardano i volti noti visti in televisione.

i ragazzi nella sala ricevimento ospiti
l\'eurodeputato Lilli Gruber

Usciamo di corsa dal palazzo, sollecitati da un servizio d’ordine severissimo. Peccato, l’architettura del palazzo è strepitosa ma non ci concedono soste… ”prooofff il bagnooooo!!!” Come li capisco!
Ancora in pullman verso Steinbourg, il cielo si accende dei colori del crepuscolo, le colline ricordano la provincia di Siena; tutto molto bello ma adesso una toilette è in cima ai miei desideri.

Subito a tavola, ordini superiori, le vesciche ormai sono gonfie come mongolfiere, anche ridere potrebbe essere molto pericoloso, rischiamo la sommossa dei ragazzi e hanno ragione… ”Cappellini, cosa ho fatto di male per meritare tutto questo?”.
Stendiamo un velo pietoso sul servizio a tavola e sulle scaramucce, per piccoli problemi logistici, da parte dei colleghi che accompagnavano le classi di altre scuole; i ragazzi hanno dimostrato di essere più maturi degli adulti.
Ecco la notte e il suo mistero, i fanciulli sono caricatissimi, vogliono stare tutti insieme in una camera, per me e la collega Antonella Romano inizia la ronda. Ore 1,30, adesso sembra tutto tranquillo, nessun rumore, forse possiamo concederci il meritato riposo. Un momento, laggiù si sente uno scricchiolio, una porta si apre appena, lentamente esce una mano che stringe un cellulare puntato verso il corridoio: ”maledetti, si servono della tecnologia per spiare i nostri movimenti”.

un momento di riposo nei corridoi dell\'albergo
un momento di stanchezza

SECONDO GIORNO
Eccoci a Strasburgo, magnifica città, finalmente mi riconcilio con il mondo: “ragazzi ecco la vera architettura gotica, la spinta verso l’alto della cattedrale è impressionante. E’ così che si deve guardare una cattedrale gotica, in una piazza stretta che ci costringe ad alzare la testa”.

i ragazzi su un ponte
cattedrale di Notre-Dame

Nel pomeriggio visita della città sul bateau mouche con descrizione degli edifici in cuffia più un sottofondo musicale narcotizzante con effetto devastante sui ragazzi.

palazzo lungo il fiume
sonnecchiando sul battello

Albergo, cena e un’altra notte insonne. I ragazzi vogliono ancora stare tutti insieme per parlare del loro vissuto. Io e la prof.ssa Romano ancora nel corridoio, come due piantoni in caserma, ogni tanto qualcuno esce dalla stanza n° 38 per comunicarci che sta accadendo qualcosa di straordinario, sta per nascere una vera classe fatta di ragazzi che finalmente riescono a parlarsi.

TERZO GIORNO
Visita a Riquewihr, un gioiello a pochi chilometri da Strasburgo lungo la via del vino. E’ tempo di vendemmia, le colline sono piene di filari di viti cariche di grappoli d’uva, belle le casette a graticcio verde pistacchio, rosa confetto e bianco marzapane da mangiare con gli occhi. Nell’aria il profumo inebriante del mosto.

prodotti tipici
casa di marzapane

Ultima tappa Colmar, la “Venezia del nord” dicono,bella ma, per carità, non facciamo paragoni assurdi.

museo di Unterlinden
crocifissione di Grunewald

E’ qui che realizzo un desiderio che avevo da tempo. Nell’ex convento c’è il museo di Unterlinden in cui è conservato il Retablo di Grunewald. Assieme a qualche ragazzo mi prendo 30 minuti per vedere una crocifissione sconvolgente. Sono in estasi di fronte all’opera del grande maestro. Grazie 4A, grazie Cappellini e grazie Romano per avermi dato questa opportunità che mi ripaga di tutta la fatica fatta fin ora.
Siamo quasi alla fine, si parte veloci verso Milano, siamo ormai vicini a Rozzano e parlando con la collega le esprimo tutta la mia soddisfazione per come si sono comportati i ragazzi, per la maturità dimostrata, notata anche dai colleghi di altre scuole; mi complimento con la collega per la sua grande professionalità e l’energia inesauribile. E’ andato tutto bene ma il destino è sempre in agguato. Siamo a 150 metri dalla scuola, ultima rotonda, il pullman sta per travolgere una macchina… inchiodata pazzesca dell’autista che mi proietta con plastico volo con la testa verso il parabrezza. Dietro di me la prof.ssa Romano viene sepolta dai ragazzi e cade rovinosamente sui sedili. Riemerge dolorante – ma niente paura – la professoressa è di acciaio temprato.
Pensierino della sera: “a tutti coloro che in futuro faranno gite, alunni e professori, tenete allacciate le cinture finché il motore non è spento e soprattutto mai dire in anticipo che è andato tutto bene, porta iella”.

NELLO COLAVOLPE

Indovina indovinello….

Mi associo al precedente indovinello dell’esimio professor Colavolpe…
Cari colleghi studenti secondo voi a chi appartiente questo mezzo busto? La foto è stata scattata ben 4 anni fa… quindi forse gli studenti gli avranno fatto diventare i capelli un pò più bianchi…
I primi tre classificati riceveranno in omaggio un permesso di entrata posticipata… (firmato dal docente in questione???)

Marco Mordini, ex ex ex quinta A Liceo Scientifico.

Immagine di un professore ripreso di spalle durante un interrogazione.

Che succede amico?

Un estintore esploso o fatto esplodere e la sede di viale Liguria cade nel panico.
É possibile che per un estintore tre classi vadano in comune e si facciano sentire?
Non vi sembra un po’ troppo?
Allora i conti non quadrano? o gli studenti sono impazziti o è successo qualcosa di ben più grave!
Diciamo che se sessanta persone abbandonano indebitamente l’edificio scolastico per andare in comune a protestare – quando solitamente nessuno interviene a dibattiti e sta zitto a farsi i c***i suoi (e permettetemi la durezza del termine, ma ci vuole proprio) e per questo vengono mosse, da parte dei docenti, delle aspre critiche – mi sembra che qualcosa stia accadendo.
Quello che è successo oggi è una dimostrazione di quanto la massa conta, non quella che si veste uguale, non è il momento opportuno di parlare di quella massa, ma di persone che, almeno su una posizione sono d’accordo: questa non è una scuola o almeno non lo sembra.
La 5^C, la 5^D e la 4^C stamattina non hanno fatto lezione e forse hanno imparato qualcosa di molto più utile di qualche ora passata in una mezza aula, inizialmente dedicata alla visione di video, senza banchi sufficienti e senza cattedra. E poi ci danno dei “viziati”?

gli studenti ammassati in aula video

Non parlo oltre perché potrei solo fare danni a me stesso. Preferisco invece che date un’occhiata a cosa queste tre classi hanno fatto stamattina, alla faccia di chi ci credeva a casa a giocare alla playstation o simili.

gli studenti all\'ingresso del municipio di Rozzano
gli studenti del Liceo nell\'aula consiliare del Comune di Rozzano
gli studenti con uno striscione nell\'aula consiliare del Comune di Rozzano

Questo è solo l’inizio, non pensate che la faccenda sia finita qui?
Il consiglio di istituto non è più intelligente, è solo più organizzato e insieme si può far molto, molto!

La “cobra” colpisce ancora

É ormai noto a tutti che la “cobra” ?società specializzata nel disturbare le lezioni di inglese ma soprattutto quelle del professor Pigni? si sia stabilita a Rozzano in via definitiva già dall’anno scorso.
Quest’anno, però, l’attività si è intensificata fin dall’inizio dell’anno scolastico così tanto, che ritengo giusto scrivere qualche riga per dire al mio caro prof. d’Inglese che sono dalla sua (così magari mi mette anche 9 perché l’ho reso eterno).
Spero con questo articolo di rendere un’idea di ciò che accade nelle sue ore.

Mercoledì 27 settembre 2006 ore 8.10. Dopo una lunga ricerca dell’aula in cui fare lezione (l’aula 108), la 5C si ricompone e la lezione può cominciare.
Non passano nemmeno cinque minuti che già la “cobra” si mette d’accordo con il parroco dell’oratorio della parrocchia di S.Ambrogio per far suonare le campane alle 8.15, possibilmente per un quarto d’ora e possibilmente ad un volume alto, da disturbare la lezione del Pigni. Terminate le campane il prof. si appresta a parafrasare un ode di Keats ?un romantico, un ribelle, proprio come i capi della “cobra”? la lezione sembra andare avanti normalmente, quando la porta si apre di scatto ed un tizio dall’aria mezza addormentata entra in classe. Vedendo che non c’è nemmeno uno dei suoi simili, sbarra gli occhi e sparisce sbattendo la porta con la calma di Galliani quando il Milan segna.
Dopo questo spiacevole inconveniente la spiegazione continua? ancora per poco, visto che in un arco di trenta minuti passa un’ambulanza a sirene spiegate, un tagliaerba truccato da Fat-Joe per “Pimp My Ride International” ed un camion dell’amsa che con Rozzano ha poco a che fare.
Non fa in tempo nemmeno la campanella a suonare, che entra in classe un altro tizio che sulla soglia esclama “Questa non è la mia classe!” e chiude la porta con un gesto delicato quanto un elefante in corsa.

Pensate che sia finita qui? Beh, vi sbagliate? c’è ancora un’ora di racconto!

Ore 9.08: entra una bidella, ma nella classe sbagliata e guarda a caso nella nostra. Ora il dubbio che degli infiltrati della “cobra” abbiano raggiunto l’edificio scolastico si fa certezza. Un minuto dopo la bidella lancia il segnale da un telefono anti-intercettazioni e una betoniera comincia a girare cemento, sparando rumori a migliaia di decibel proprio fuori dal parcheggio antistante la scuola.
Dieci minuti di tranquillità, anzi quindici e poi un altro attacco. Questa volta un colpo basso ai danni del Pigni: un AB405 (per i comuni mortali un elicottero) passa sul tetto della scuola.
Altri cinque minuti di Keats vengono interrotti da una musica fievole che presto si rivela essere la musica del cellulare del professore (come, la “cobra” conosce anche il suo numero di telefono?!?). Qualche secondo e la bidella membro della “cobra” con il suo collega (agente con licenza doppio zero) anche lui della “cobra” fanno capolino nella classe e fanno uscire il professore con una motivazione fittizia.
La bidella chiude la porta. La paura prende il sopravvento.
Un’esecuzione?
No, nulla di grave: era solo suo figlio (altro membro della “cobra”) che aveva dimenticato il libretto dell’università.

Alla fine, però, la spiegazione viene conclusa e come in ogni spiegazione che si rispetti, come colonna sonora, c’è la sirena di un’ambulanza: la stessa di prima.

Come potete vedere ci sono delle vittime del sistema?

?della “cobra”

Conferenza sulla CGIL – a Pello

il professor Paganini


Caro Pello,
sicuramente durante il periodo fascista è stato fatto qualcosa di buono per i lavoratori. Il fascismo ha dominato l’Italia per un periodo molto lungo e sarebbe ben strano se non avesse fatto nulla di positivo. Non dimentichiamo che il fascismo si connotava in senso antisocialista ed anticomunista e, per conseguenza, faceva tesoro della novità derivante dal carattere di massa di questi partiti e doveva tener conto delle loro rivendicazioni. Già Bismarck, per esempio, aveva introdotto in Germania un’avanzata legislazione sociale anche per sottrarre la classe operaia all’influenza delle forze di ispirazione socialista.
Quando ne abbiamo parlato in classe non ho avuto difficoltà a riconoscere al regime il merito di aver creato, ad esempio, INPS e INAIL (allora si chiamavano INFPS e INFAIL dove la F stava per “fascista”), l’OMNI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia) e gli ECA (Enti Comunali di Assistenza). A Mussolini si deve anche la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a quaranta ore (per combattere la disoccupazione).
Tutto questo, come vedi, non ho difficoltà ad ammetterlo, ma ebbe un prezzo: la soppressione di partiti e sindacati non fascisti e l’annullamento di ogni ruolo politico popolare e di ogni libertà di opinione individuale al di fuori di quanto voluto dal partito.
Quanto alla relazione del dottor Fiume, non dimentichiamo che parlava di storia sindacale. Ovvio, quindi, che abbia parlato del contesto in cui si preparò la nascita del sindacato ed ovvio anche che abbia trascurato il periodo fascista in cui il sindacato fu praticamente spazzato via con la violenza e con la repressione.
Se proprio vogliamo rimproverare qualcosa al dottor Fiume (che aveva, comunque, la scusante del poco tempo a disposizione per presentare un lungo periodo storico), possiamo

  • rilevare come abbia dato l’impressione che la CGL (alla nascita si chiamava così) sia sorta e si sia sviluppata in una specie di vuoto sindacale: non una parola sulla Rerum Novarum, sul sindacalismo cattolico, sulla CIL, sull’USI, sulla CISL, la UIL, ecc.
  • rimarcare che ha presentato la CGT francese come strettamente legata al partito socialista, mentre sin dal tempo del Congresso di Amiens (1906) aveva fieramente proclamato la propria autonomia dai partiti.

Incontro studenti-sindacato 13/09/06

Nella mattinata del 13 settembre ’06 si è svolto nella nostra scuola il primo dei tre incontri tra studenti delle classi 4 e 5 e membri della CGIL. In questo primo incontro è intervenuto, oltre al sig. Ferdinando Perrucci, sindacalista dalla ventennale esperienza, il Dott. Fabrizio Fiume ricercatore della facoltà di Scienze Politiche dell’università di Milano.
All’inizio dell’incontro il sig. Perrucci ha esposto all’auditorium la due principali motivazioni che hanno spinto gli organizzatori a preparare un simile evento: in primo luogo, il 1 ottobre ’06 ricorrerà il primo centenario della CGIL che organizzerà una serie di manifestazioni, mostre e spettacoli per celebrare questa importante data. Inoltre con questi tre incontri si pensa di avvicinare gli studenti degli ultimi anni della scuola superiore al mondo del lavoro, mondo nel quale, presto o tardi, tutti dovranno immergersi. Dopo la breve introduzione, caratterizzata da frasi a sfondo politico, ha preso parola il Dr. Fiume. Costui ha tenuto un discorso di circa 45 minuti raccontando la storia dell’Italia tenendo conto anche della situazione di altri importanti stati europei dal 1870 al 1970 occupandosi principalmente dell’aspetto lavorativo in questo lasso di tempo. Ha iniziato parlando di club di elettori, per arrivare poi agli inizi del ?900 con la formazione della CGL che aveva anche una parte politica nel panorama italiano essendo legata ai partiti socialisti, fino poi ad arrivare al Secondo Dopoguerra (1944) in cui si rifondò la CGIL questa volta una vera e propria associazione dei lavoratori su scala nazionale.

il dottor Fiume parla agli studenti, con lui il signor Perrucci e il preside Marco Parma

Tirando le somme del primo incontro, non credo che gli studenti abbiano approfondito la propria conoscenza circa i sindacati se non sotto il profilo storico di questi ultimi: l’argomento generale intorno alle associazioni dei lavoratori, quindi chi sono e come operino nel dettaglio, saranno argomento dei due prossimi incontri. Nonostante questo l’incontro è stato interessante, soprattutto per gli appassionati di storia, sebbene a tratti si noti l’influenza del credo politico del Dott. Fiume: egli ha infatti liquidato il periodo fascista in poco meno di un minuto, tralasciando tutti i tangibili vantaggi di cui i lavoratori hanno goduto sotto il Duce, e si è soffermato, a mio parere eccessivamente, su avvenimenti meno carichi di eventi come la politica interna di Giolitti o i primi anni ?900.

il pubblico attento segue la conferenza del dottor Fiume