La “Congiura delle polveri” del 5 novembre del 1605 fu un complotto organizzato da un gruppo di cattolici inglesi contro il re ed il governo inglese. Il piano era quello di far esplodere la Camera dei Lord e di uccidere così il re Giacomo I d’Inghilterra ed il suo governo durante la cerimonia di apertura del parlamento inglese.
Il complotto fu ideato da Robert Catesby. Egli riteneva esaurite le vie pacifiche per ottenere una politica di tolleranza per i cattolici e, di fronte a una persecuzione che non diminuiva, pensava alla violenza come ultima risorsa. Il piano fu svelato in una lettera consegnata al re venerdì l’1 novembre 1605. Nella notte del 4 novembre Guy Fawkes venne trovato in possesso di trentasei barili di polvere da sparo; fu quindi arrestato e torturato e infine giustiziato.
Che cos’era successo?
Nel primo incontro, i congiurati avevano giurato di mantenere il segreto (tenendo la mano destra sulla Bibbia). Il piano era quello di far esplodere il Parlamento per eliminare il re ed il suo governo e metter fine alle pressioni sui cattolici. Questo avrebbe ucciso anche tanti innocenti, ma i congiurati ritenevano che il valore dell’operazione fosse tale da compensarne la morte.
Bisognava poi trovare un Protettore, ovvero un uomo subito pronto a governare per riportare l’ordine e per introdurre le riforme religiose che erano l’obiettivo principale dell’impresa. I cospiratori scelsero come Protettore il conte di Northumberland: aveva simpatie per il cattolicesimo ed era parente di uno dei congiurati. Inizialmente si era deciso di parlare del piano al conte così non che non fosse andato alla cerimonia, ma poi si decise di lasciare tutto al caso e di scegliere un Protettore tra i superstiti dell’attentato (seguendo una lista nella quale Northumberland era il primo).