Archivi categoria: Generale

DE AMORE

Com’è noto a tutti gli studenti del triennio, nella temutissima classe terza si affrontano alcuni dei colossi della letteratura italiana come Dante e Petrarca.
Quanti di noi hanno avuto un rapporto di “odi et amo” con questi due autori…eheh? Odiati durante le interrogazioni ma spesso amati per alcune peculiarità del loro stile o dei loro contenuti. Dante e la sua idea di amore etereo, un amore vissuto come qualcosa che innalza l’uomo spiritualmente (vedi Beatrice nella “Divina Commedia”)…e…Petrarca che a causa del suo dissidio interiore vive l’amore come un piacere terreno che lo avvicina al trascendente…hanno acceso una lampadina alla professoressa Longhi che ha proposto ai suoi studenti di terza di provare a scrivere delle poesie d’amore. Il risultato? 25 poesie tra cui alcune veramente belle e profonde!
Stamattina sono stati votati in classe dagli studenti i 3 componimenti migliori. Complimenti a Gabriele, Federica e Matteo.
I tre capolavori sono stati publicati sul blog di poesia del Calvino.

Marco Mordini, ex-studente Liceo Scientifico.

Sebben che siamo donne…

Ciao a tutti,
ieri sera chi c’era mi ha visto nei panni di un poverino che invocava invano quella dote nascosta che solo le donne hanno… =)
Adesso invece scrivo per raccontare questa favolosa esperienza lunga 6 mesi che mi ha portato su quel palco ieri: teatro è un’esperienza unica e favolosa, si conoscono un sacco di persone (e non solo il nome e il cognome, ma si impara a conoscere una persona in tutta sé stessa!) e si lavora sodo.
Sotto la direzione di Marco Pernich assistita da Barbara Gallo (la mia omonima!) tra noi del gruppo avanzato si è creato un feeling che andava ben oltre le 2 ore settimanali di laboratorio! E così è stato per il gruppo di base: è il lavoro, il duro lavoro, che ieri vi ha portati ad applaudire per i due spettacoli, a ridere quando c’era da ridere e a riflettere quando era il momento di farlo. 6 mesi di sacrifici, di duro lavoro e di concentrazione, che ci hanno portato al vostro apprezzamento di ieri sera; Marco Pernich proprio ieri ha citato una frase, se non sbaglio di Gaslini: “Il teatro è un atto d’amore, e l’amore si fa in due…”
Ieri voi ci avete restituito, con i vostri applausi, il nostro lavoro e il nostro sudore, e di questo vi ringrazio con tutto il cuore: un attore vive di questo, vive del pubblico che lo guarda e in lui si immedesima, oppure no, ma la cosa più grande per noi trenta e oltre ragazzi è stata vedervi lì, anziché sapervi a un bar o in un qualsiasi locale, ad assistere al nostro spettacolo…
In ultimo ma non per ultimo vorrei ringraziare altre due persone che come noi hanno lavorato sodo per la buona riuscita del nostro spettacolo: la professoressa Glorioso, la nostra supporter ufficiale, che ci ha assistito durante TUTTO il nostro lavoro, e senza dubbio Alessandro Berth che ha lavorato benissimo e che per sfortuna si è ammalato e non ha potuto condividere le vostre risate e i vostri applausi assieme a me e alle ragazze de “Sebben che siamo donne”.
Grazie di tutto a tutti: se tutto andrà bene quest’anno sarà il mio ultimo qui dentro, quindi esorto chi ieri era a scuola a tentare questa splendida esperienza.
Ciao a tutti
Valentino

Laboratorio teatrale d’Istituto

Grande successo teatrale, diretto dal regista M. Pernich, la scorsa sera sul palco dell’auditorium del Calvino…
Alle ore 20 è stato messo in scena il primo spettacolo intitolato “La fine del silenzio“, storia surreale ambientata in un paese di persone sorde, volendo affrontare in tema metaforico il problema dell’incomunicabilità tra le persone che non si sentono comprese.
Successivamente, dopo una breve pausa, intorno alle ore 21 è stato presentato dal gruppo avanzato: “Sebben che siamo donne…“, spettacolo comico in cui viene deriso il sesso, la guerra e la politica ispirandosi allo sciopero del sesso fatto dalla donna della Lisistrata.
Notevole l’affluenza di spettatori…e notevole la bravura nel recitare dei nostri studenti che hanno dato il massimo impegno, meritandosi diversi minuti di applausi!
Si ringraziano per la collaborazione la professoressa Glorioso, Barbara Gallo e tutti gli studenti intervenuti (Giulia, Arianna, Laura, Federica N., Cristina, Annaclaudia, Federica S., Matteo F., Matteo G., Simone, Federico, Elisa, Francesca, Danila, Serena S., Alessandro, Greta, Isabel, Giulia, Lucie, Serena G., Lauriane, Laura, Elisabetta, Annalisa e…Valentino).

Marco Mordini, ex-studente Liceo Scientifico.

collage fotografico raffiguarante Barbara Gallo, Marco Pernich e i due gruppi di studenti. by Marco Mordini

a volte determinate situazioni aiutano a riflettere..grazie simo

ciao a tutti…dopo tanto ho deciso di iniziare anch’io a far parte del blog della scuola ….eh bella novità credo di essere la seconda studentessa dell’ITC che scrive…. ihihihihih
volevo lasciar giù una riflessione sulla storia di simone…
io e simone ci siamo conosciuti in un contesto che con la scuola nn ha niente in comune…ci conosciamo fin da piccoli perchè abitiamo a 50metri di distanza uno, due abbiamo seguito il catechismo e il cammino adolescenziale insieme fino a qualche annetto fa….
io nn ho mai temuto x simone sapevo, immaginavo e mi sentivo dentro che quel periodo di coma era solo un momento di riflessione che il biricchino si era preso, credo che simo sia il figlio perfetto che ogni genitore desidera, sempre sulle sue, tranquillo, senza grilli x la testa(cm si suol dire)….e pure quando qualcosa deve succedere,come sempre,capita al buono ed al cattivo…però la storia del nostro amico mi ha aiutato a sorridere perchè lo stesso giorno che simo a fatto l’incidente e stato ricoverato mio papà, per una cosa apparentemente semplicissima e poi alla fine è stata un odissea snervante e lunghissima…spesso dopo lunghe giornate passate in ospedale la sera ci ritovavamo a piangere attorno ad un tavolo x il nervoso x la stanchezza e la solita frase che ci siamo ripetuti x 22lunghissimi giorni è stata pensate alla famiglia di simone che nonostante la brutta avventura che sta vivendo non perdeun attimo per regalare un sorriso ad amici,conoscenti e parenti…questo significa che nn bisogna smettere mai di sorridere perchè il sorriso ti fa andare avanti il pianto ti rinchiude dentro e ogni secondo sembra1 eternità… x questo ringrazio tantissimo i genitori di simone x averci aiutato indirettamente a sorridere, vi siamo sempre vicino io e la mia famiglia !!
e per te simo un augurio speciale perchè anche tu nel tuo piccolo mi hai insegnato a sorridere a farmi capire quanto è preziosa la vita ke bisogna vivere ogni secono nel miglior modo possibile e nn buttarlo via perchè a volte x colpa di qualcuno che nn pone attenzione nelle cose che fa si rischia di buttare via tutto in attimo..grazie mille ancora un bacione e un forte abbraccio simo….

MA LA 5E???????????????

Vorrei far notare che all’interno del sito, sotto la voce classi, manca la 5E del liceo scientifico…è vero ke siamo una classe casinista e magari non molto amata ma esistiamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Anzi,credo che forse tra tutte le classi quinte del liceo la nostra sia la più unita,la più allegra e divertente!!!!magari non siamo proprio degli studenti modello,ma abbiamo tanta voglia di goderci quest’ultimo anno stando uniti e aiuandoci a vicenda!!!!Ho sentito,da alcuni ragazzi che si sono diplomati ultimamente, che l’ultimo anno anzicchè unirli li ha divisi.A noi inece è accaduto il contrario,all’inizio non eravamo molto uniti,ora invece si… Alcuni professori si lamentano di noi,soprattutto per quanto riguarda il profitto,e ovviamente si lamentano anche del comportamento, ma alla fine so he ci vogliono bene!!!!!Mi chiedo:che stimolo ci sarebbe a lavorare con una classe che sta sempre zitta e che magari fa finta di acoltare????oppure che stimolo ci sarebbe a lavorare con una classe formta da secchioni che non staccano la testa da libri e che cercano di incarnare la perfezione??Magari può essere gratificante per un professore vedere che tuti vanno ben nella sua materia,ma dopo un pò penso che ci si stufi a lavorare in una classe “moscia”!!!!!!!Noi in fin dei conti,tranne in qualche materia siamo abbastanza bravi,ptremmo fare di più,é vero,però in compenso,stimoliamo il sistema nervoso di alcuni prof e spesso li rallegriamo!!!!!!!!!Dai proff ammettetelo che siamo una bella classe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Quindi per concludere,vorrei chiedere a coloro e si occupano del sito di aggiungere la MITICA 5E!ciao!!!!!!!!!

FORZA SIMONE

E’ la prima volta in 5 anni che scrivo sul blog della scuola, e ho deciso di farlo in seguito ad un evento che ha provocato in me un’emozione grandissima:IL RITORNO DI SIMONE…
Personalmente non l’ho mai conosciuto,gli anni scorsi lo intravedevo a scuola durante l’intervallo,però,oggi,mi ha colpito molto la sua forza,la sua voglia di vivere..Vederlo su quella sedia mi ha commosso,mi ha commosso l’abbraccio della sorella ,lo sguardo caldo e sncero degli amici e soprattutto l’amore e il calore della sua ragazza che gli sta vicino…ho provato una sensazione mista di gioia e tenerezza che non so descrivere,non pensavo di poter provare tanta felicità per una persona che non conosco nemmeno….ha un’energia incredibile e io l’ammiro tantissimo e spero con tutto il cuore che riesca a rimettersi in forma nel minor tempo possibile!!!!!!comunque mando un saluto ad Arianna e FORZA SIMONE!!!!SEI VERAMENTE GRANDE!!!!!!!!!!!

SIMO IS BACK

Luca Cirio


non starò a scrivere molto come il buon marco mordini…quando si tratta di ciò che sento tendo ad essere chiaro e conciso…
oggi non ero presente al ritorno al liceo di Simo…purtroppo il lavoro è lavoro…
mi limito solo a dire…Simo, finalmente a casa…mi sei mancato…

…ora è il tuo momento…rompi il culo a tutti e dimostra di che pasta sei fatto…se ti conosco bene (e su questo ci potrei mettere la mano sul fuoco) hai ancora mille risorse…ricordati…sei un grande…ma non è ancora finita…sorprendici ancora, lasciaci a bocca aperta…perchè so che tu ne saresti capace…CREDO IN TE

welcome back!

Sei mesi…sei lunghissimi mesi di ansia e trepidazione…”Ne uscirà? non ne uscirà?”, “Quando, quando e come?”
E poi sì, il miracolo, la gioia aspettata con il cuore. Nonostante dal punto di vista medico ci fossero dei rischi, chi ha mai dubitato della forza di Simone?
Che spavento ci hai fatto prendere Simo! Ma ora, come si dice ai bambini, che la notte quando è ora di dormire hanno paura del buio o, magari, dopo aver fatto un incubo: “ E’ tutto passato”.
Questa volta però ad essere impauriti da questo buio improvviso, non erano degli innocenti bimbi ma tutti noi: dalla famiglia, agli amici più cari e a quelli che Simone lo conoscevano appena o nient’ affatto.
Per fortuna è giunta nuovamente la luce, la sua, quella che lui con la sua voglia di vivere, si porta appresso seminando gioia nei “campi” dei nostri cuori ingrigiti dal dubbio e dall’attesa, a rassicurarci e a dirci che “è tutto passato”…
Lui che, anche se non conosciuto da tutti, è diventato un simbolo e un esempio da seguire.
Mi chiedete perchè? A me che, con cinque anni di esperienza come soccorritore ne ho viste veramente di tutti i colori? Io rispondo “guardate Simone e capirete”. Ci si stupisce a volte quando la risposta ad un quesito apparentemente complesso come questo sia così semplice.
Sebbene ciò che sia accaduto ha lasciato dei segni su di lui (ma anche su di noi), non si è dato per vinto, ha continuato a lottare e, per fortuna, continua a farlo!
Oggi che è tornato da noi, ci ha potuto rischiarare con la sua aura e ci ha finalmente fatto dimenticare quei tristi pomeriggi trascorsi nella buia saletta della terapia intensiva, facendoci immaginare un “dopo”, quel dopo o meglio quel futuro che ora è certo e palpabile.
Ora, caro Simo, quel futuro e le mille avventure che ti aspettano potrai viverle con le persone che per tutto questo interminabile tempo hanno tifato per te.
Grazie di esserci e…BENTORNATO!

“Non è forte chi non cade mai, ma colui che cadendo si rialza”

Marco Mordini, ex-studente Liceo Scientifico.

alcuni docenti del Calvino insieme a Simone Cadau, sfondo di campo di girasoli su lavagna. by Marco Mordini

Io mi indigno

Ho in mano l’ultimo numero della Curiera.
Sto rileggendo un articolo che porta come titolo ” Indignatevi pure…”
Penso che molti di voi abbiano presente quale sia l’articolo in questione, se non altro perchè è indubbiamente un intervento che rimane impresso per il suo contenuto, diciamo, provocatorio.

Punto primo.
Il nostro anonimo scrittore inizia l’articolo con un: “indignatevi pure per la violenza nelle scuole, ma pensate che senza sorveglianza voi non avreste mai dato sfogo alla vostra rabbia ?”
Ora, io penso e spero che a trattenere le persone dal picchiare il prossimo non sia solo la “sorveglianza”, ma soprattutto il buon senso, la capacità di capire che con la violenza gratuita non si ottiene nulla e che le persone non sono sacchi da boxe su cui scaricare la propria rabbia.
Per questo, io mi indigno per la violenza nelle scuole, mi indigno se vedo un gruppo di ragazzi picchiare un ragazzo Down, filmarlo e poi mettere, orgogliosi, il video su youtube.
Mi indigno e lo ammetto.

Andiamo avanti.
“Indignatevi per le puttane e i gigolò”, dice il/la ragazzo/a.
Sinceramente, non ho mai sentito nessuno indignarsi vedendo delle prostitute ai bordi di un marciapiede. Semmai ci si indigna per ciò che talvolta si trova DIETRO la prostituzione: sfruttamento di minori e di donne, violenze, minacce, situazioni di estrema povertà.

“Indignatevi per i porno,ma non ne avete mai visto uno?”.
Beh, solitamente chi guarda porno non si indigna per questo genere di film… Ma anche se fosse, non avete mai sentito dire: “Chi disprezza, compra”?

“Indignatevi per i razzisti,ma non avete mai avuto la repulsione per una cultura diversa?”
Un conto è provare smarrimento verso una cultura altrui, conservando tuttavia il rispetto per questa, pur non condividendola; un conto è disprezzare, considerare inferiore l’altrui cultura solo perchè diversa dalla nostra. Non dimentichiamo, inoltre, che spesso si criticano gli stranieri senza tuttavia conoscere la loro cultura o basandosi sui soliti luoghi comuni che i mess media ci forniscono.

“Indignatevi per la pedofilia, ma avete lo stesso giudizio che sia contro natura ed immorale così come per i froci? Eppure a loro è stato addirittura dato il permesso di sposarsi.”
Qui si paragonano, a mio parere, due situazioni assolutamente incommensurabili.
La pedofilia non è “contro natura”, è semplicemente disgustosa. Non è forse normale indignarsi?
Riguardo i “froci” e al loro permesso di sposarsi, sinceramente non riesco a capire perchè vengano usati come termine di paragone con la pedofilia.

“Indignatevi della celtica sui muri, ma non pensate alle dittature sanguinose comuniste e ai simboli anarchici come una minaccia?”
Ci penso eccome. L’estremismo ha causato e causerà sempre gravi danni, in tutti gli ambiti, anche, ad esempio, in quello religioso. Purtroppo tra i giovani la disinformazione spesso regna sovrana e non si conoscono le violenze e il sangue di dittature comuniste e simili.

“Indignatevi per le guerre, ma gli animali combattono e uccidono per territori e femmine…Essere umani significa uccidere la nostra natura?”
Siamo uomini, esseri pensanti, dotati di intelligenza e della facoltà di ragionare: siamo un gradino più in alto delle bestie. La storia testimonia che le guerre sono un’inutile fonte di sangue e sofferenza: dimmi se non è forse giusto indignarsi per la cecità di alcuni uomini, che ancora non l’hanno capito.

Ci sono molti altri punti che l’anonimo scrittore affronta.
Io mi fermo qui, sperando di leggere presto opinioni di altre persone sulla questione.

Una giornata da RIS

Siamo i ragazzi delle 4a A e B Modulo agroindustriale dell’Istituto Agrario e 4a E del Liceo Scientifico di Noverasco, vi raccontiamo una bella esperienza che abbiamo vissuto a febbraio.
Siamo stati con le nostre prof . Palma e Agape al Laboratorio di Biologia dell’Università Statale di Milano in via Celoria (Cus-Mi-Bio Sperimenta il Bio Lab).
Indossati i camici e divisi in gruppi ci è stato spiegato come avremmo potuto trovare il colpevole di un delitto confrontando i campioni di DNA dei presunti colpevoli.
Abbiamo eseguito personalmente tutte le tecniche sperimentali seguendo le indicazioni delle nostre assistenti e al termine abbiamo riconosciuto il colpevole.
La fase sperimentale è stata accompagnata da una interessante lezione sulle tecniche di analisi e confronto del DNA.
E’ stata una esperienza molto bella che ci ha permesso di vivere una mattinata in Università entrando nei laboratori e lavorando da ricercatori.