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UN RICORDO

La morte di Maria Giovanna Gritti Morlacchi, avvenuta ieri mattina, colpisce al cuore la nostra comunità.

Insieme al Direttore S.G.A. e a tutti i colleghi insegnanti, collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, esprimo a Giuseppe Hensenberger e a tutta la sua famiglia il cordoglio, l’affettuosa e raccolta partecipazione di tutti noi.

Voglio anche rendere un sincero e ammirato omaggio a una donna valorosa, che ha profuso grande coraggio e ferma determinazione nella sua lotta contro la malattia, lasciando a tutti noi una testimonianza e un esempio assai difficili da emulare.

In questa contesa che non poteva vincere, ha fatto appello alla sua grinta e alla capacità competitiva di nuotatrice di vaglia, capace perfino, pochi anni fa, dopo aver già subìto il primo intervento chirurgico, di far segnare in gara sui 200 stile libero un tempo che non molti anni prima costituiva record europeo.

Nella sua attività di insegnante ha impegnato grandi energie, cercando sempre di trasfondere negli studenti la volontà di riuscire, affrontando e vincendo con il lavoro e l’impegno le difficoltà incontrate nello studio della matematica e della fisica.

A scuola era una presenza importante che non poteva passare inosservata: perché oltre alla grande professionalità aveva un rapporto simpatico e cordiale con i colleghi e con gli studenti e affrontava sempre le discussioni e i dibattiti sulle cose di scuola in modo franco e leale, senza mai venir meno alle sue solide e sperimentate convinzioni.

In memoria di una prof.

Oggi, 13 Gennaio 2008 è venuta a mancare una persona che definirla straordinaria sarebbe un insulto. Era più di straordinaria, più di incerdibile, qualsiasi complimento sarebbe troppo poco per lei. Sempre piena di energia, la prof. Gritti (Gio Gio per gli amici e le amiche) ha lottato stoicamente finchè ha potuto, finchè quell’ orrida malattia chiamata cancro glielo ha permesso. Ha insegnato fin quando è riuscita dimostrando una forza morale (poi successivamente anche fisica) senza eguali. Ha pure continuato ad accudire i figli e FARE SPORT quasi come nulla fosse. Confesso che io, al posto suo, mi sarei messo sotto le coperte di un letto d’ ospedale, avrei detto “lasciatemi morire in pace” e mi sarei chiuso in me stesso fino alla fine dei miei giorni. Lei no! No, no e ancora no! Fino all’ ultimo quasi non dava prova di essere malata. Ed è forse questo il motivo del fatto che non è morta prestissimo. Io personalemente le sono grato per avermi insegnato a non mollare mai; io che sono sempre stato il primo a gettare la spugna, ho capito che per amore di qualcuno o qualcosa non vale la pena darsi per vinti.
Mi fa commuovere anche il fatto che all’ ospedale sono venute tutte le persone che le volevano bene: parenti, amici, colleghi… è grazie a questo che ho capito il valore di un amico anche di uno solo: ti sta sempre accanto se ha bisogno di lui!
Il mio pensiero volge in questo momento a tutti i suoi cari, a tutti quelli che le volevano bene, a tutte quelle persone che sono state “catturate” dalla sua personalità incredibilmente forte, radiosa, generosa… BUONA! Dico a tutti loro di non piangere, di non rattristarsi, di non imprecare verso Dio chiedendogli il perchè di questa morte così prematura e terribile; Gio Gio, donna dall’ animo buono, non se ne andrà mai veramente, una persona come lei non merita ricompensa migliore della vicinanza al Signore nostro Dio. Dal Paradiso lei non smetterà mai di lottare, come ha fatto da viva con caparbietà, affinchè coloro che le volevano bene non soffrano. Dico loro anche di essere contenti invece che tristi: adesso il suo spirito ha cessato di soffrire e davanti a lei si prospetta un’ eternità di gioia indescrivibile.
Vi prego non siate tristi, vi prego non piangete perchè da oggi, 13 Gennaio 2008, il Paradiso ha un angelo in più!
CIAO, GIO GIO!

Semplicemente Grazie Prof

è il primo e penso l’ultimo intervento qua dentro, ma non riesco a non scrivere, stasera il dolore è tanto e mi sento in dovere lasciare il mio personale ricordo verso una persona che mi ha accompagnato per 5 lunghi anni. Quando, con la sua immancabile borsa da prof camminava a testa alta nei corridoi non disdegnava nessuno di un saluto ma soprattutto di un sorriso (cosa difficile al mondo d’oggi), seppur ancora addormentato era un bell’inizio di giornata. Le sue lezioni non erano mai noiose, alquanto difficili, ma mai e ripeto mai noiose e se mentre nelle altre materie ero sempre pronto a farmi i “fatti miei” nelle sue non ci riuscivo, un pò per timore di uno sguardo intimidatorio un pò perchè in matematica non sono mai stato un “nato imparato” e quindi non ho mai smosso gli occhi dalla lavagna anche se la maggior parte delle volte rimanevo perplesso per tutte quelle formule a me incomprensibili. Alla consegna delle verifiche era sempre la solita solfa “3” se andava bene portavo a casa un 4.5 o addirittura un 5, i 6 erano una spiaggia irrangiunginile ma qualche volta ci sono riuscito (anche qualche 7 dai sù lo ammetto). Le sgridate tante, soprattutto perchè non mi sono mai impegnato molto nelle sue materie (mea culpa che ho pagato sia chiaro), ma lei non ha mai mollato il colpo e puntualmente ti dava la carica per far meglio nel compito successivo, ma ribatteva sul fatto che “se non fai almeno qualche esercizio al giorno non ce la fai” e aveva ragione. Non rimpiango questi momenti, duri ma veri, sinceri da una persona che poteva apparire burbera nei modi ma che in realtà semplicemente dolcissima e onesta nel senso vero del termine. Non sprecava parole “tanto per parlare” ma era Lei sempre e dovunque. Ho sempre avuto timore di ciò che poteva pensare di me, ma quel timore era un profondo rispetto verso una prof che ogni giorno ti lasciava qualcosa; il significato era nascosto all’apparenza ma se lo si riusciva a comprendere era una vero e proprio gioiello da mettere in uno scrigno e custodirlo gelosamente. Era orgogliosa del suo mestiere e non c’è cosa migliore di imparare da chi “ci crede” sul serio e lo dimostra senza nessun timore reverenziale. 5 lunghi anni, ma che porterò sempre con me, mi ha dato molto e per questo la ringrazierò per tutta la mia vita anche se non potrò farlo di persona cercherò almeno di prenderla da esempio per il mio futuro ma non sarà facile, ma come lei ci diceva sempre “non mollate ragazzi”, io ci proverò prof lo prometto.
Semplicemente GRAZIE
Mirko
Ennio ” ..Nessuno con le lacrime mi onori nè per me faccia funebre pianto.
perchè? perchè sono vivo e volo sulle bocche della gente..”

un ciao e un addio…

Mi rattrista scrivere il mio secondo articolo in quest’occasione. Purtroppo oggi la professoressa Gritti è venuta a mancare, è tristemente partita per quel viaggio che noi definiamo “senza ritorno”.
Quest’anno avrebbe dovuto insegnare algebra e fisica nella mia classe, invece non ho mai avuto occasione di conoscerla. Potrò limitarmi a ricordarla come un’ignota identità, una semplice prof., ma so che non sarà così; infatti dentro me ho ormai tracciato un suo profilo, a tratti incerto, dettatomi dalle persone che la conoscevano. Sono sicura che fosse una persona speciale, come lo sono tutte quelle che, in un modo o nell’altro ci lasciano e inevitabilmente ci abbandonano.
Ho sempre sentito dire che fosse una donna piena d’energia, sempre attiva, si insomma una personificazione della vita, anche dopo le prime cure; anzi forse a partire da quel momento la sua forza è come esplosa, permettendole così di lottare fino alla fine.
Anche i professori dell’Istituto hanno sempre parlato di lei presentandola, si come collega, ma anche come amica, molto semplicemente per farci capire quanto fosse straordinaria come persona.
Ho solo qualche sfuocata immagine della sua, purtroppo, rara presenza a scuola; ciò che più mi rattrista è doverla ricordare così, con le sue stampelle e un foulard sulla testa, mentre lei imperterrita continua a correre su e giù per i corridoi, mostrandoci il suo spirito e la sua forza di continuare ad andare avanti nonostante la malattia peggiorasse quasi quotidianamente.
Avrei davvero voluto avere a che fare con una persona come lei, captare, oltre ai suoi insegnamenti, anche la sua energia e vitalità.
Sono (come del resto tutta la scuola) vicina alla sua famiglia in questo triste momento.
Posso solo ricordare loro che prima o poi il dolore cederà il posto al ricordo di quei bei momenti che lei, generosamente nella sua semplicità, ha voluto lasciare nei cuori di tutti quelli che le stavano attorno, studenti e professori…
addio prof…
Un saluto
La VaLe*

piano piano…

ciao a tutti…
oggi sono ritornato alla scuola dove sono stato cinque anni…certo mi sono ritornate alla mente tante tante tante cose…io piano piano piano sto migliorando ma chi va piano va lontano…per Pasqua andrò (e non dovrei) camminare anche fuori da solo…mi sono un pò rotto di avere vicino uno che mi dica stai a destra etc…dal tronde…l’impegno com è sempre massimo…al prox km ritornerò a scuola…saluti a tutti

News sulla Maturità 2008

Oggi, dopo mesi di attesa, noi studenti di quinta siamo finalmente riusciti a carpire qualche preziosa informazione dal Ministero riguardo i nostri esami di Maturità!

Seconda Prova scritta: Matematica… Beh, direi che questo non ci ha colti di sorpresa 🙂

Materie affidate a membri esterni: Italiano e matematica, ad eccezione del Liceo scientifico a cui “sono state affidate l’italiano e le scienze, perché la matematica è già la materia della seconda prova scritta”.

Questo significa pertanto che nel caso del nostro Liceo… Matematica sarà affidata al membro interno! 🙂
Sono ancora ignote invece le “sorti” delle altre materie.

Le prove scritte si terranno il 18 e 19 Giugno 2007.
…18 e 19 Giugno?! così presto?
Sinceramente confidavo in una partenza un po’ più “ritardata” 😀

Inoltre, ora che se ne parla così concretamente, gli esami mi sembrano ancora più vicini.
Fino a poco tempo fa ne avvertivo la presenza, certo, ma era pur sempre una presenza lontana, quasi irreale: era come se quella tanto temuta Maturità fosse destinata ad angosciare per un anno intero gli studenti, tramite le parole di genitori preoccupati e professori esigenti, ma a non arrivare mai.
Adesso invece, a parlarne, sembra già dietro l’angolo.
In fondo, mancano “solo” 5 mesi.

Natale e non…

oggi è il 27 dicembre,è da poco passato Natale…un altro Natale che ci lasciamo alle spalle,per far fronte a un nuovo anno.
cosa ci è rimasto del tanto sospirato 25 dicembre?o meglio,quale tradizione rafforza la nostra gioia di festa?…nessuna…è brutto da dire così,ma è vero!un tempo(neanche troppo lontano)l’avvicinarsi di questa data,faceva nascere un’emozione dentro,un sentimento dettato dalla tradizione natalizia che da secoli ci accompagna.Ora non è più così…il mondo di oggi sta cambiando e come un vortice sta portando via con se,in questo cambiamento,tutto ciò che mai avremmo voluto vedere mutare così in fretta.
Forse la causa di tutto questo è il consumismo,il correre per negozi,comprare,spendere…fare tutto questo come se avessimo una benda sugli occhi.Molte volte si fanno regali a caso,così,giusto per non fare brutta figura con quella determinata persona,un amico che magari non vediamo da secoli.Si fanno regali perchè forse va di moda,ma dietro a quella carta colorata e sotto quei nastri,cosa c’è realmente?cosa stiamo dando a quella persona,ormai sconosciuta?con quale sincerità facciamo un regalo al giorno d’oggi?Che senso ha?A questo punto basterebbero gli auguri,ma forse nemmeno quelli sarebbero fatti con il cuore…AUGURI…si la tipica frase che impostiamo nel cervello,a partire dal21dicembre;ogni volta che apriamo bocca,gli auguri escono così,come una frase fatta(della quale spesso ignoriamo il vero significato…)…sono il consumismo e la superficialità che stanno sommergendo la tradizione,e con essa penso anche il vero senso del Natale…
Purtroppo la superficialità non si limita a questo…diventa una vera e propria menzogna se mischiata con il menefreghismo…come può una persona,nella sua piccolezza,festeggiare,essere pienamente felice,augurare buon natale sinceramente?anche questa volta abbiamo una benda sugli occhi…eh si perchè se guardo il telegiornale mi chiedo se la felicità di cui tutti parlano sia rinchiusa all’interno delle mura domestiche e da lì non si muova…guerre,uragani,morte,distruzione,desolazione…sempre e comunque c’è sofferenza…dov’è il problema?tanto il mondo è grande…non è colpa mia o tua se i bambini-soldato muoiono per la guerra,non l’hai causata tu…è vero ma,mi è capitato di sentire una canzone di Morandi che diceva:”…perchè la guerra,la carestia,non sono scene viste in tv…e non puoi dire…”eeee lascia che sia”…perchè ne avresti un po colpa anche tu…”
non voglio cadere nella banalità,ma mi riesce davvero difficile essere felice quando proprio intorno a me,la felicità manca…persone con le quali trascorriamo la maggior parte del nostro tempo,che hanno bisogno di noi,del nostro aiuto,che soffrono…persone che forse vorrebbero vivere a pieno la gioia di ogni festa e non solo del Natale e invece non possono…con questo nostro egoismo/menefreghismo non ce ne accorgiamo…continuiamo a vivere come se niente fosse,facendo finta che vada tutto bene…lo so,il mondo non si può cambiare,forse però potremmo provare ad essere meno superficiali,essere più sinceri,fare tutto usando si la testa,ma anche il cuore…e mettersi nei panni di chi vorrebbe donare e invece non può…
auguro a tutti un buon proseguimento di vacanze e un felice anno nuovo,sperando che sia diverso e migliore da quello che sta per finire….
Vale

Felice anno

Quanti auguri di felicità, di serenità, di gioia in questi giorni.
Spesso forse sono formule di rito che si ripetono per consuetudine, senza riflettere. Ma basta pensarci un po’ per accorgerci di quanto questi auguri siano importanti.
Felicità! Nel suono somiglia a “facilità”, ma la somiglianza si ferma lì.

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