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Albano che si permette di schiaffeggiare una ragazza

Alessandro Zangara

Premessa: mi sono rotto di parlare di auto o cogestione, quindi parliamo di qualcosa che mi ha lasciato allibito!

MA SECONDO VOI E’ NORMALE UNA COSA DEL GENERE?!

NO PERCHE’ IERI SERA MIA MAMMA GLI DAVA RAGIONE, E ANCHE CERTI MIEI CONOSCENTI.

ORA, IO DICO, OK, LA RAGAZZA HA FATTO UNO SCHERZO DI DUBBIO GUSTO, MA CHI E’ LUI PER FARE UNA COSA DEL GENERE?!

MA SIAMO TORNATI AL MEDIOEVO?!

PIUTTOSTO AVREBBE DOVUTO MENARE LA LECCISO QUANDO CE N’ERA BISOGNO.

SI DOVREBBE SOLO VERGOGNARE, SOPRATTUTTO QUANDO HA LA FACCIA TOSTA DI DIRE CHE LO HA FATTO PERCHE’ C’ERANO DEI BAMBINI A SEGUIRE LA SCENA: E ALLORA COSA FAI?!

TIRI UNO SCHIAFFO?!

BELL’ESEMPIO DATO AD UN BAMBINO QUESTO, CARO IL MIO ALBANO DI STA CIPPA!

IN CONCLUSIONE, VERGOGNA!!!

Ok lo so, non sono questi i problemi dell’ Italia, però credo che questo sia un mal costume diffuso, chi, per non si sa quale ragione, crede di avere più importanza o rilievo degli altri, si permette di fare cose che da una persona normale (perchè poi?) non ci si aspetterebbe, ma che invece da gente del genere sono fatte con una tranquillità disarmante.
Era per cambiare argomento.

http://it.youtube.com/watch?v=JWpWbJy8580

SCONCERTATO

Alessandro Zangara

Oggi c’ è stata assemblea al liceo.
Prima ora, le prime: un buon risultato, certo, loro non conoscono l’ autigestione in prima persona, ma sono stati attenti e propositivi, ok a volte ingenui, ma interessati.
Seconda ora, le seconde: buon risultato anche questo, anche loro attenti, anche loro propositivi, e soprattuto interessati realmente, e forse un pochetto di più di quelli di prima.
Terza ora, le terze: finalmente, e non me ne vogliano quelli di prima e seconda, persone con cui, si presuppone, si può ragionare e parlare allo stesso livello. In effetti le terze sono state davvero un bel “gruppo” di persone, certo, chi più chi meno interessato, ma fortunatamente, chi non era interessato si faceva i fatti propri, non disturbava, e c’era un clima abbastanza adeguato per poter discutere. Tante domande, alcune critiche, ben vengano se costruttive come in questo caso, e soprattutto molte proposte interessanti.
Quarta ora, le quarte: qui potrei anche smettere di scrivere.
L’ ordine del giorno era la discussione sulla situazione dell’ autogestione. Spiego loro che l’articolo 29 è cambiato, e che forse, se il consiglio di istituto ha cercato di ridimensionare la cosa, è colpa nostra. Per tutta risposta arrivano battute, di scarso contenuto umoristico tra l’altro, proposte degne di un asilo ( “facciamo gruppo cucina?” “no dai, facciamo gruppo naruto (cartone animato, ndr)” ), e insulti.
Cerco di far capire loro che se non si riesce mai a fare nulla di costruttivo è anche per colpa di deficienti del genere, ma loro, al posto di sentirsi coinvolti, ridono.
Questo è il livello.
Quinta ora, quinte: beh, loro sapevano già più o meno tutto.
E’ stata un pò più tranquilla e si è riusciti anche a parlare d’ altro e scherzare.
Io non sono qui a dare giudizi, ma mi pare che sia problematico che persone di 18 anni (quest’anno votano) siano così immature, così stupide, così vuote!
Non c’è nemmeno da dire che sono sempre i soliti 5, 10, che però purtroppo hanno la forza di farsi sentire di più, e di rovinare quello che di buono gli altri stanno cercando di fare.
Con questo chiudo, però ragazzi, un esame di coscienza, cacchio!
Il vostro, sconcertato, rappresentante di istituto,
Zac.

Grazie, Alberto!

Grazie al professor Alberto Ardizzone, dell’Ufficio Scolastico Regionale, siamo riusciti ad aggiornare il nostro blog dalla versione 1.5 alla versione 2.3.2 di wordpress.
I vantaggi d’uso e di sicurezza sono notevoli.
Alberto cura con passione il sito della comunità di pratica Porte aperte sul web e il blog Blog aperti sul web. Vi invito a visitarli.
La nuova versione di wordpress incide sugli utenti e ne ridefinisce le possibilità. Chi incontrasse difficoltà può segnalarmelo all’indirizzo webmaster@istitutocalvino.it.
Abbiamo, in via sperimentale, semplificato la modalità di inserimento dei commenti. Non serve più essere registrati. Speriamo di non dover tornare indietro.

Grazie, Senato!

Ciao a tutti! Scrivo su quanto successo giusto ieri sera perchè questa volta non potevo essere taciturno come al solito (ammetto però che c’è gente che dice che io non sono capace di stare zitto: ma quelli che me lo dicono altro non sono che dei reietti della società…). Finalmente questo governo è caduto dopo DUE ANNI E MEZZO! Il che fa veramente schifo se pensiamo che pur di rimanere lì con il suo deretano sulla sedia di Presidente del Consiglio, Prodi ne ha fatte di tutti i colori! Metaforicamente potremmo dire fosse come un funambolo: in equilibrio su un filo di nilon, con un bastone lungo due metri in mano, che deve saltare attraverso il tipico cerchio di fuoco, e sotto c’ è una vasca piena di coccodrilli che -SLASH!- cercano di azzannarlo con le loro fauci: prima o poi DEVE cadere! Comunque, io non dico questo solo perchè politicamente schierato dalla parte opposta (non che non mi faccia schifo pure quella), dico questo anche perchè Prodi ci stava ROVINANDO! Stava facendo cretinate su cretinate (quelle poche che riusciva a fare -vedi maggioranza-). Aveva fatto pochissime cose e le aveva fatte rovinandoci. Come se non bastesse lui e il suo fido Padoa-Schioppa (uno con un cognome più ridicolo era impossibile da trovare!) avevano pure il coraggio di dire che l’ Italia si stava riprendendo, che stavamo avendo la cosiddetta “ripresina” mentre i fatti dicevano L’ ESATTO CONTRARIO! Ma fatemi il piacere! Adesso, sempre per la solita storia di voler rimanere nella condizione di “maggioranza” , vorrebbero metterci qualcun’ altro dei loro esponenti: na! Ora si vota e lo si farà , almeno mi auguro, senza votare contro i propri interessi: se le idee di destra sono migliori della sinistra votiamo la destra e ,viceversa, la sinistra. L’ importante è che a governare ci sia qualcuno di sani principi che da Presidente del Consiglio risollevi l’ Italia da quello schifo chiamato “governo Prodi”.

P.S.: Sia chiaro: Berlusconi non ce lo voglio più! Piuttosto mi candido io!

VIAGGIANDO LUNGO LA FASCIA DI CLARKE

Come molti avran fatto a loro volta, ieri sera ho assistito al dibattito in Senato sul canale dedicato (satellite Hotbird 13 Est). Il livello stilistico degli interventi era, come al solito, paurosamente basso: tanto che suonavano semplicemente grottesche le citazioni storiche o “dotte”, che qualche oratore improvvisava in mezzo ad interventi privi di contenuti politici e ricchi di offese e attacchi personali.
Dopo ho visto il telegiornale, con gli sputi e gli insulti lanciati nel pomeriggio a chi aveva dichiarato di voler votare diversamente da quanto deciso dal proprio capobastone. Ho pensato, istintivamente, a quanti anni sono passati dalla fine della guerra, quando sulle spoglie di settecentomila morti si scrisse la nostra bella Costituzione repubblicana, dopo un civile confronto fra ideologie che in varie parti del mondo si confrontavano con le armi in pugno. Ho pensato a mio padre, alle scelte che aveva dovuto fare, a vent’anni, a rischio della vita. E tutto ciò per produrre questo bel risultato? Tutto questo per consentire a un “Onorevole Collega” di gridare “uomo di merda” al senatore Cusumano? Bastano così pochi decenni per cancellare tutto?
Allora mi sono rifugiato sul satellite Astra 19,2 Est, e ho guardato la partita Ghana-Namibia (Coppa d’Africa: su quel satellite il canale Eurosport è gratis). Ghanesi nettamente superiori, ma non segnavano mai: cercavano la bella azione, il colpo ad effetto. Mi consolava la visione di quel calcio un po’ trasognato e danzato, così diverso da quello muscolare, sleale e rancoroso che siamo abituati a subire in dosi massicce.
Sempre sullo stesso satellite, mi sono visto un paio di telegiornali tedeschi (ogni Land ha la sua TV regionale). Mentre davano la notizia della caduta di Prodi, passavano anche loro le immagini del Senato, al momento dell’aggressione a Cusumano. Forse i Tedeschi non sapevano leggere il “labiale” degli insulti, ma sicuramente hanno visto e compreso benissimo gli sputi.
Per finire di soffrire, mi sono spostato su Astra 28,2 E. Su quel satellite sono visibili i telegiornali della BBC. Alla pagina 888 di Televideo, è disponibile una sottotitolatura degli interventi dei giornalisti, che passa sullo schermo con solo pochi secondi di ritardo e mi è indispensabile per capire qualcosa. Anche qui, le immagini della rissa, fortemente contrastanti con un commento molto misurato, tipicamente British, ma anche molto allusivo.
Mi sono chiesto che cosa posso fare per far sapere che questa classe politica non mi rappresenta. Che di quella gente non ho eletto nessuno perché c’erano liste “bloccate” preconfezionate dai satrapi di vario colore. Che, al di là delle personali convinzioni politico-ideologiche, c’è un’emergenza morale che non possiamo più far finta di non vedere e che ci chiama, tutti quanti, a fare qualcosa.

AUTO O COGESTIONI O NULLA?

Aggiungo qualche parola mia.
Le discussioni fra me e il rappresentante di istituto sono state tutte costruttive: nel senso che abbiamo sempre parlato di cose da fare e io (da povero vecchio) ho fatto anche alcune proposte di argomenti o problemi sui quali si potrebbe assolutamente bene e positivamente gestire o cogestire o autogestire. Purtroppo queste idee non hanno trovato seguito presso la “base” studentesca. Ora il rappresentante si è giustamente stufato di venire in presidenza a verificare l’impraticabilità di proposte della suddetta “base”, che ricalcano pari pari il cazzeggio (scusate il termine un po’ brutale) degli ultimi anni trascorsi. Dietro la pretesa di ripetere le esperienze degli anni passati io non riesco a leggere altro che la volontà di prendersi della vacanza, e basta.
E’ stato anche chiesto al preside di “concedere” più giorni di quelli stabiliti dal regolamento per la cogestione (due): ma – piccola lezione di diritto – il regolamento di istituto non è una costituzione octroyée come lo Statuto Albertino, bensì un patto fra le tutte le componenti della scuola (genitori, studenti, docenti, ata, preside) discusso e stipulato in consiglio di istituto: e in uno stato di diritto (quale è, o meglio dovrebbe essere, il nostro) le regole valgono per tutti, non esiste nessun dittatore e nessun sovrano che possa decidere a piacimento quando rispettarle e quando ignorarle. Men che meno il preside, che è invece il garante del rispetto delle regole.
Concludo rendendo pubbliche alcune delle proposte che ho fatto:
a) un’assemblea sulla nuova normativa sui debiti, invitando politici e/o esperti a favore o contro (io come è noto sono contro): esperti a cui chiedere magari come ci azzeccano queste innovazioni con il nuovo obbligo di istruzione, oppure riflettere insieme a loro su tutto ciò che non va (e non è poco) nell’attuale sistema di valutazione, chiedendosi se nel ventunesimo secolo ha un senso tenere in piedi questa parodia della scuola autoritaria;
b) visto che nel 2009 si vota a Rozzano e nel 2008 a Opera per il rinnovo delle amministrazioni locali (compresa nel 2009 la provincia di Milano), aggiornarsi o informarsi con l’aiuto dei docenti su
– compiti della provincia e del comune (principali norme del T.U.E.L., decreto legislativo 112 del 1998, e soprattutto nuovo titolo V della Costituzione);
– modalità di elezione del sindaco e del presidente della provincia (legge 81 del 1993);
– riflessione, da fare in presenza di politici locali, su come mai i giovani rifuggono dall’attività politica: hanno spazio? questa politica è repellente o presentabile? è ancora possibile, ai vari livelli, una politica per il cittadino e non per l’occupazione del potere?
c) caso inceneritore o “termovalorizzatore” come pudicamente si dice: sì? no? dove? quando?, il tutto invitando il comitato del “no”, i fautori del “sì” e dei tecnici non schierati per capire meglio;
d) caso Papa /La Sapienza: errori bipartisan e opportunistiche strumentalizzazioni; pubblici peccatori, gestori di tessere e clientele, noti concubini, tutti in piazza San Pietro per difendere dai “deficienti” la libertà di espressione del Papa e della Chiesa, che nel nostro paese è coartata e repressa;
e) per gruppi ristretti di studenti interessati a una bella “tesina”, allestimento per il 25 aprile di una mostra di materiali d’epoca (da selezionare fra giornali, manifesti, cimeli) che un amico collezionista metterebbe a disposizione.
Anche se sono ormai irrimediabilmente distante (e ahimé di gran lunga) dal mondo giovanile, non mi sembra che tutte queste idee siano proprio da buttar via: ma si sa, bisogna lavorarci sopra, prepararle, attivare contatti ed inviti. Meglio dunque, secondo gli studenti vecchi ai cui la scuola vecchia ha evidentemente inoculato il virus del conservatorismo e della burocrazia, tornare allo schema classico del “capogruppo” che va nel gruppo con una fotocopia in mano, scaricata da internet, a supplicare i “raga” che lo stiano ad ascoltare almeno un minuto, esattamente come l’insegnante che va in classe a far lezione; meglio il “servizio d’ordine”, incaricato della vigilanza e di buttar dentro quelli che escono nei corridoi, pedissequa imitazione del faticoso lavoro quotidiano dei bidelli. Perché nulla nella scuola deve cambiare. Mai.

Torneo di Pallavolo

Questa mattina lo sport è stato il vero protagonista all’Istituto Calvino dove si è disputato il torneo di pallavolo.
Hanno partecipato all’evento le rappresentative di biennio e trienno del Liceo Scientifico, Istituto Tecnico e Istituto Tecnico Agrario.
I giocatori sono stati accuratamente selezionati dai rispettivi docenti di educazione fisica che ne conoscono attitudini e capacità.
Riguardo lo svolgimento del torneo, a cui ho preso parte nel ruolo di arbitro, posso dire che tutto si è svolto nel massimo rispetto delle regole con correttezza e vari gesti di fair play. Perfino il temuto tifo dei ragazzi dell’ITC quest’anno è stato piacevole e meno colorito degli anni scorsi.
Fin dal primo match è risultato chiaro che ogni squadra avrebbe voluto sudarsi il titolo di campione dell’anno senza regalare niente ma lottando fino all’ultimo punto, infatti ci sono stati diversi spareggi.
Alle 13:30 circa, dopo l’ultima partita del calendario, è stata stilata la classifica finale che si è presentata uguale sia per il biennio che per il triennio:
1°- Istituto Tecnico Agrario
2°- Liceo Scientifico
3°- ITC
Si ringraziano il professor Caldarelli e le professoresse Siniscalchi, Napoletano, Brunello e Battisti per l’organizzazione dell’evento.
Stamattina nella palestra del Calvino non c’erano nè campioni nè professionisti ma ragazzi che hanno offerto un esempio di vero sport, quello in cui l’importante non è vincere ma partecipare e divertirsi in serenità.
Appuntamento al prossimo anno!

Marco Mordini, ex-studente Liceo Scientifico.

Collage con la foto della squadra di biennio e triennio del Tecnico Agrario. By Marco Mordini
Collage con la foto della squadra di biennio e triennio del Liceo Scientifico. By Marco Mordini
Collage con la foto della squadra di biennio e triennio di ITC. By Marco Mordini
Foto di gruppo raffigurante i docenti di educazione fisica di Rozzano e Noverasco e  Marco Mordini come arbitro. By Marco Mordini
 

OCCORRE UN PO’ DI CHIAREZZA

Alessandro Zangara

Articolo 29 (Attività cogestite di studio e di approfondimento)
1. Fermo restando il numero complessivo dei giorni di assemblea autorizzabili nell’anno, su richiesta dell’assemblea degli studenti e degli insegnanti che si dichiarino interessati e disponibili, il dirigente scolastico può autorizzare lo svolgimento di attività di studio e ricerca su tematiche proposte dagli studenti, anche per due giorni consecutivi di lezione.

Cosa vuol dire questo?
Vuol dire:
primo, che dovete smetterla di fermarmi nei corridoi dicendomi: “Oh, ma che rappresentante sfigato sei? Non si fa nemmeno autogestione quest’ anno?”;
secondo, che non si tratta di AUTOgestione, bensì di COgestione, e questo presuppone non solo una partecipazione attiva dei tanto odiati professori, ma anche il fatto che la richiesta per la desiderata COgestione sia fatta da un’ assemblea di studenti (più semplicemente collettivo) e da un gruppo abbastanza corposo di insegnanti.

Detto questo, vi chiedo, non sarà colpa nostra?
Ovvia la risposta, poichè in sei anni di AUTOgestione, ho visto poche volte gruppi seri, non solo per esclusiva colpa dei capigruppo, che hanno comunque contribuito, ma anche per colpa nostra (e mi ci metto anche io dentro), di noi studenti, che aspettavano l’ AUTOgestione per non fare un emerito nulla diciamo!
Vorrei ricordarvi la pessima figura fatta l’anno scorso, eh si ragazzi, abbiamo proprio toccato il fondo!
Vi sembra normale che in una scuola che si rispetti, quale è la nostra, la proposta di un gruppo denominato gruppo cinema sia: “LO SVARIONE DEGLI ANELLI”?; o che si siano visti gruppi triti e ritriti come sesso e disagio?!
Quindi, secondo la ma personalissima opinione, meglio saltare un anno, riflettere, e cercare nuovi spunti per fare qualcosa di veramente costruttivo, che sia però diverso dalle ore di lezione, non dico che la COgestione debba essere una lezione, me nemmeno svacco totale.

Sperando in una risposta, vi saluto,

Zac!

Grazie

Sono Luca Salvi, amico e cognato di Maria Giovanna Gritti Morlacchi, ma per me come per tanti era Giogiò.
Vorrei far sapere che le stupende parole che molti hanno scritto ricordandola saranno da me stampate e consegnate ai familiari, sono un bellissimo ricordo che non vogliono, non vogliamo correre il rischio che vada perduto.

Un grazie a tutti, sono sicuro che da lassù, tra un esercizio di matematica e una nuotata fra le nuvole, Giogiò continuerà a volerci bene e ci sarà vicina come sempre.

Luca