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La bufera non si placa…

Dovete scusarmi se mi faccio sentire sempre e solo per lo stesso motivo, ma trovo vergognoso quello che sta succedendo in Cina, e non mi stancherò di lottare per questa causa.
Trovo molto disgustoso che il governo cinese, come ho letto pochi giorni fa, faccia passare la fiaccola olimpica per il Tibet, sostenendo che “la fiaccola olimpica è simbolo di pace, e il fatto che il Dalai Lama e la sua cricca si oppongano dimostra la loro volontà di boicottare i giochi.
Io dico: ma con che coraggio la Cina può parlare di pace quando è la prima a calpestare i più elementari diritti umani! Da cinquant’anni occupano e calpestano il popolo della non violenza!
Ebbene, ho scoperto un sito che propone una petizione contro la partecipazione dell’Italia ai giochi olimpici di Pechino.
Lo so, mi rendo conto che non sarebbe giusto penalizzare gli atleti e non farli partecipare ai Giochi; ma che altro si può fare?
E poi credo (a dir la verità non ne sono sicuro) che eventualmente si potrebbero riorganizzare i Giochi ad esempio ad Atene o a Sidney, visto che hanno già ospitato le ultime due rassegne. Ma non lo so, la mia è solo un’ipotesi!
Comunque il sito è http://www.tibetlibero.org/ : una firma non costa niente, o meglio, costa di meno certamente che la vita di un tibetano!

Valentino

AVETE LETTO?

Commento di Maria Grazia Gualazzini

29 Marzo 2008 @ 7:29 pm |Modifica

Credo che il vostro rappresentante d’istituto abbia ragione nel sostenere che stanno accadendo nella scuola “cose grosse” e voi non ne siete minimamente informati . Allora vi propongo di provare a leggere sul sito del ministero le novità che vi e ci coinvolgono ?e per finire la “chicca” che si trova al seguente indirizzo
http://www.istruzione.lombardia.it/comunic/comunic08/feb08/protLO9146_08.htm
Io ne sono rimasta sconvolta . Vediamo la vostra reazione .

Non so quanti di voi abbiano letto.
Se non lo ha fatto nessuno, piccolo riassunto: c’è scritto che nel caso in cui uno studente non abbia superato a fine anno i debiti, quindi non sia stato ammesso alla classe successiva (perchè se non recuperate i debiti siete BOCCIATI), non può effettuare uno scambio con un’altra scuola passando alla classe dello stesso livello (quindi dalla seconda alla seconda, oppure terza terza),ma dovrà accedervi nella classe precedente.

Riflettete.

EXPO?

Ho sentito dai vari TG televisivi che Milano sarà città dell’Expo 2015, ma nessun telegiornale ha spiegato il significato di questa sigla, se non aver detto che è un’ “esposizione mondiale”. Ma di cosa? Ho capito che per un tot di tempo la città di Milano sarà aperta a 30 milioni di visitatori da tutti i paesi mondiali, ma cosa si espone? Anche il web rimane vago su questo argomento… Chi è in grado di esporne una spiegazione comprensibile per sedicenni? Thanks..!

BASTA!!

Alessandro Zangara

E basta con questa cogestione, con questo Zacca (ha un po’ rotto vero?), con questa cucciolaM, questo Jtm, questo PALLA, e tutti i protagonisti dei post precedenti!!!!
E’ ora di proporre qualcosa di nuovo, innovativo, o il blog della scuola diventerà il blog della cogestione, e così non deve essere.
Ci sono tante cose da migliorare a scuola, tante cose da capire ancora, tante cose diverse dai due giorni di cogestione a cui pensare!!!
Suvvia, mi sono stufato io, figuriamoci gli altri!
Argomento cogestione CHIUSO.
Apriamone altri, di maggiore interesse e IMPORTANZA.
Colgo l’occasione per chiedervi se c’è qualcosa su cui vorreste fare un assemblea di istituto, una proposta m’è giunta ma non ne ho saputo più nulla.
E soprattutto, scusate l’uso improprio di un mezzo pubblico per interessi “privati”, ho assoluto bisogno del numero di partecipanti per classe all’annuario scolastico o foto di classe che sia, se no non posso nemmeno organizzarla ‘sta cosa.
Con la speranza che si parli d’altro vi saluto,
il vostro rappresentante di istituto,
Zacca.

DATO CHE NON DO LE INFORMAZIONI ADEGUATE AL MOMENTO GIUSTO…

Alessandro Zangara

…come sostiene la nostra affezionata cucciolam, ve le do ora, il giorno prima di tornare a scuola.
Allora, come già detto quest’anno fare la cogestione è molto più difficile perchè dopo che è stata fatta per anni male, utilizzando gli spazi concessi per cazzeggiare, il consiglio di istituto dell’anno scorso (del quale io quindi NON facevo parte), ha deciso di concederci MASSIMO due giorni, e su richiesta fatta da un’assemblea di studenti e di professori.
https://www.istitutocalvino.edu.it/blog/?p=679
Dopo collettivi e assemblee, articoli sul post e domande nei corridoi, ero riuscito, assieme a quelle poche persone che davvero erano interessate, a stilare almeno 6 programmi dei gruppi che avrebbero poi dato vita alla nostra cogestione, firmati anche dai professori, per la precisione Paganini (politica), Pigni (musica) e Mazzini (sesso e disagio), seppure titubanti già dall’inizio (specialmente i primi due).
Poi un’altra assemblea, con i rappresentanti di classe, dopo di che raccolta delle firme, e controllo di tutte queste e le relative preferenze, questo tutto da solo.
Purtroppo realizzo che con soli due giorni non è possibile gestire così tanti gruppi, e decido (per una volta sola decido da me) di togliere il gruppo scuola, unico elemento di novità rispetto alle autogestioni passate.
https://www.istitutocalvino.edu.it/blog/?p=719
A questo punto mi reco dal preside, convinto di essere riuscito a preconfezionare la cogestione che tutti aspettavano, per decidere i giorni e le classi, ma lui mi dice che c’è bisogno della famosa richiesta scritta da alunni e professori e firmata dagli stessi.
Purtroppo però scopro di non avere più l’appoggio dei professori, ma non perchè questi siano dei voltafaccia, ma perchè si sono ritrovati di fronte a una proposta praticamente identica a quelle degli anni passati e diversa da quella iniziale.
Non avendo più l’appoggio dei professori non si può fare la cogestione.
Ora ditemi pure che sono un rappresentante di merda, ma prima di farlo pensate a cosa avete fatto voi per questa cogestione che tanto desiderate.
Infine un consiglio: io (pregando Dio) quest’anno esco dalla scuola e non vengo toccato dalle riforme del governo per la scuola, voi al posto di proporre la cogestione con sesso e disagio, musica, cinema, naruto e cucina, cercate di interessarvi a ciò che davvero vi tocca.
Con affetto, zacca,
anzi meglio
Alessandro Zangara, il rappresentante di istituto, 5b liceo, aula 114, quello che ogni giorno interrompe i professori per proporre annuari e petizioni, un po’ pelato, però dai non sono malaccio su.
Dite che ora sono abbastanza riconoscibile?
Bella

p.s.: ovviamente non commento nemmeno il comportamento di qualche professore(ssa) che come al solito minaccia di ripercussioni gli alunni nel caso in cui partecipino alle attività cogestite.

La Cina fa schifo!

Il mio titolo è volutamente provocatorio, e ci tengo a dire che in questo momento potrei insultare il governo cinese per ore senza prendere fiato.
Il motivo? E’ presto detto, è sotto gli occhi di tutti!
Lhasa, Tibet: esplode la protesta contro il governo cinese per l’occupazione del suolo tibetano che si protrae ormai da immemore tempo.
Il governo di Pechino, memore di quanto dimostrato al mondo ai tempi di Piazza Tienanmen ai tempi dell’aprile – giugno 1989 (per chi non ricordasse http://it.youtube.com/watch?v=7YODKW6-ECQ) decide di mandare l’esercito a “riportare l’ordine”!
Ovviamente i giornalisti, specialmente stranieri, vengono espulsi da Lhasa; le poche voci che narrano della carneficina in corso appartengono a studenti, in particolare stranieri.
“Qui i poliziotti sono nascosti nelle auto e sono in borghese, e sparano sulla folla di nascosto” narra una studentessa italo-indiana.
Uomini e donne che lottano per quei princìpi di libertà e identità che ha caratterizzato l’essere umano dai tempi della sua nascita; una sola voce si staglia dalla folla inferocita contro l’oppressione cinese: libertà
Il governo cinese stima solo 10 morti, quello tibetano è passato da 100 a quasi 800 in quattro giorni!
A chi dobbiamo credere?
……………………………………………………………………………………………………………..
E così, mentre il sangue tappa la gola ai dissidenti, i tibetani in tutto il mondo protestano: non è stata risparmiata una sola città, da Milano a Roma a Parigi a Londra a New York, passando per tutte quelle che ora non ricordo…
E indovinate un po’ come prendono queste notizie i nostri politici? La Merkel sostiene che effettivamente “è una situazione spiacevole, e spero che tutto si possa concludere al più presto”. Cara crucca Merkel, perché non regalare altri fucili e mitra ai cinesi? così finiscono prima,no!?
Berlusconi parla di “Tibet piaga mondiale: Pechino deve incontrare il Dalai Lama”.
Di Pietro parla di “una situazione vergognosa”, e come lui tanti altri che ora non ricordo.
Ma NESSUNO che prenda una vera e propria decisione! Nessuno!!!
Il messaggio che passa è chiaro! Io Cina sono legittimata a fare quello che c***o mi pare!

Posso esprimere una mia opinione adesso? IO SONO DISGUSTATO! e spero proprio di non essere l’unico a pensarla così. Io voglio dire basta all’indifferenza, voglio dire basta ai massacri giustificati! Voglio dire basta all’ingiustizia che ci passa sotto il naso e di cui non avvertiamo nemmeno la puzza!
Purtroppo o per fortuna però mi rendo conto di essere solo una voce (mi auguro non troppo isolata) che osa urlare a pieni polmoni una sola, semplice parola: BOICOTTAGGIO.
Occorre boicottare la Cina, in tutto e per tutto, evitando di comprare – ad esempio – qualsiasi prodotto proveniente dalla Cina, dal braccialetto alla macchina fotografica!
Mi rendo conto che è una cosa molto difficile da realizzare, ma non è impossibile, e credo che se anche lo fosse, non sarebbe comunque un motivo per smettere di lottare!
Voglio usare le stesse parole che usò Salvador Allende prima di togliersi la vita per non cadere nelle mani di quel maledetto di Pinochet:
La storia è nostra e la fanno i popoli…

P.S. Lascio un link di Youtube perché si veda la protesta tibetana e l’assoluta mancanza di violenza da parte dei dissidenti.

http://it.youtube.com/watch?v=SBhhOPXMCFk&feature=related

Co(n)gestione

Si, è proprio vero, la cogestione si è rivelata una coNgestione. Per meglio dire non se ne è fatto nulla. Qualcosa dentro di me me lo diceva dall’ inizio ma non volevo tanto dare ascolto a questo qualcosa che altro non era che la evidente realtà. Dopo tutto lo si vedeva chiaramente che non sarebbe giunta a buon fine questa storia.
Ma perchè? perchè questa cogestione è andata a farsi friggere per quest’ anno e -temo- pure per gli anni a venire? Semplicissimo: è stata gestita male. Gestita male dagli studenti. TUTTI gli studenti, me compreso. Infatti, tra chi se ne sbatteva, chi cercava di sabotarla (vedi il gruppo Naruto che non se ne andrà tanto facilmente dalla mia testa…), chi non aveva la minima idea di cosa fosse (mi riferisco a tutti coloro che sono nuovi di quest’ istituto) e quindi non sapeva cosa fare, il nostro povero Zacca poco ha potuto. L’ ho visto, si è dibattuto come un pesce in barile, nonostante non fosse favorevolissimo a farla. Ha fatto il possibile per noi ma con scarsi risultati. E questo non solo per i motivi precedentemente elencati ma anche perchè i precedenti anni, l’ allora autogestione finiva regolarmente in malora.
Dopo tutto, tra quello che -me lo ricordo come fosse ieri- si metteva in mutande e andava in giro per i corridoi; tra quelli del gruppo cinema che, invece di film seri, mettevano “Lo svarione degli anelli” (ridoppiaggio de “Il signore degli anelli” ndr.); e tra quelli che se ne sbattevano altamente e ascoltavano la musica, come potevano non finire in malora tutti i santi anni?
Quindi, giustamente, i prof. hanno chiesto maggior serietà a noi studenti e, in testa a tutti, al nostro rappresentante. Ribadisco il concetto che Zacca si è dato da fare, ma l’ impegno non era richiesto solo a lui ma -ripeto- anche a noi. La serietà non c’è stata, i prof. non hanno accettato di autorizzare l’ ennesimo scempio.
perchè ho detto tutto questo? perchè spero che chi ha letto questo articolo possa capire che se vuole una cosa, deve fare di tutto per averla e non deve aspettare che qualcun’ altro la prenda per lui e perchè sono ci sono rimasto male quando ho realizzato che non avremmo fatto la cogestione.

Per ora è tutto,

“Jole” Tommaso Masetti

Cronistoria di una gita da ricordare

“Ce la faranno i nostri eroi a tornare a Milano?” : è proprio quello che ci siamo chiesti noi ragazzi della 5^B e 5^C Liceo e le Professoresse Strati e Ripepi Giovedì sera all’aeroporto di Barcellona!
Ma procediamo con ordine.
Domenica 9 Marzo, ore 17:45
Ritrovo a Malpensa per prendere il nostro aereo alla volta di Barcellona.
Nulla da segnalare: l’aereo parte con mezz’ora di ritardo, ma il volo procede bene e alle 22 atterriamo in terra spagnola. C’è già un pullman che ci aspetta per portarci al nostro hotel a Calella (paesino sul mare a circa 45 km da Barcellona). Una volta arrivati in hotel, consumiamo la nostra cena fredda e ci sistemiamo nelle stanze. Unico inconveniente: l’incontro con alcuni tedeschi che infastiditi dal nostro rumore nel sistemare i bagagli ci urlano nei corridoi “Shut up!!” con fare moolto rabbioso.
Lunedì 10 Marzo, ore 9:00
Ancora un po’ insonnoliti, dopo la colazione prendiamo il pullman per raggiungere Barcellona. Una guida, Ricardo, ci accompagnerà in questi quattro giorni in città.
Dopo un giro panoramico a bordo del pullman, per il Porto e per le vie più importanti della città, scendiamo al Parco Guell e poi davanti alla Sagrada Familia.
Se ne avrete l’occasione, vi consiglio di salire sulla Sagrada Familia: vedere la città dall’alto e le sue guglie così da vicino è spettacolare.
Dopo la pausa pranzo, torniamo sul pullman per un altro giro panoramico verso il monastero di Petralbes, oasi di pace in una grande e caotica città, e a seguire raggiungiamo Calella per la cena in hotel.
Con la pancia piena, ci laviamo, vestiamo e andiamo in un locale lì a Calella, dove assaggiamo la mitica Sangria spagnola e balliamo! 🙂 Prima di tornare in hotel, però, decidiamo di fare una “capatina” in spiaggia, a piedi scalzi sulla sabbia gelida, tra i flash delle foto e tante risate.
Martedì 11 Marzo
Oggi visitiamo il quartiere gotico di Barcellona, con la sua cattedrale, il palazzo Episcopale e la sede del governo catalano, il palazzo della Generalitat.
Durante la pausa pranzo, decidiamo di entrare in un ristorante per una “paellata”… ma ecco il primo inconveniente di questa gita. Viene rubata la borsa alla Prof. Ripepi e la guida la accompagna a sporgere denuncia.
Il pomeriggio è poi dedicato alla visita della Fondazione Mirò, dove sono esposte alcune importanti opere del pittore catalano.
Dopo la cena, i ragazzi “abbandonano” noi ragazze in hotel per andare a vedere l’Inter in un bar lì vicino.
Finita la partita, rimaniamo a gruppi nelle nostre camere… giocando a Taboo e a Uomini e Donne XD
Mercoledì 12 Marzo
Oggi siamo a Figueres, città che ospita il grande Teatre Museu Dalì. Dopo la visità di questa immensa opera surrealista, mangiamo e saliamo sul pullman alla volta di Girona. Visitiamo la città e poi torniamo a Calella, ma alle 20:45 ci troviamo già nella hall dell’hotel: è (in teoria) l’ultima sera e decidiamo quindi di prendere il treno per raggiungere la movida notturna di Barcellona.
Dopo una lunga camminata sulla Rambla arriviamo al Porto e troviamo una discoteca all’interno del Maremagnum, un centro commerciale.
Il ritorno è abbastanza traumatico per noi ragazze con i tacchi (che mal di piedi!): dopo una “piacevole” corsa per non perdere l’autobus per Calella (ne passa uno ogni ora…), riusciamo ad arrivare in hotel senza gravi danni XD
Giovedì 13 Marzo
L’ultimo giorno è libero: alcuni di noi visitano il Museo Picasso, la casa Milà (dal cui terrazzo si può osservare uno splendido panorama della città), alcuni fanno shopping per comprare gli ultimi souvenirs…
Alle 18 in Plaza Catalunya il pullman ci aspetta per portarci all’aeroporto. Ora del decollo prevista: 21:25.
Siamo al Gate, in attesa di imbarcarci, quando veniamo avvisati che il nostro volo ha un ritardo di mezz’ora. Aspettiamo lì seduti.
Ore 22:00: ci viene comunicato che l’aereo è atterrato nell’aeroporto sbagliato, a Girona, e non riesce a decollare a causa della nebbia. La partenza è prevista per le 24. Aspettiamo con ansia lì seduti. I ragazzi, per ammazzare il tempo, decidono di collegare la Play Station che si erano portati dietro… al plasma della sala d’attesa! La scena era parecchio insolita:vedere un gruppo di ragazzi che organizzano un torneo di Pro Evolution Soccer all’aeroporto non capita spesso! 😀
Ore 1:00: ci viene comunicato che il volo è cancellato (!) e verremo trasferiti in hotel per una notte.
Il nostro entusiasmo per questo prolungamento inatteso di gita certo stona un po’ con la seccatura delle altre persone, in attesa del volo con noi.
Ma il bello deve ancora arrivare. L’hotel in cui veniamo ospitati è… strepitoso! Quattro stelle, piscina, camere di lusso, con idromassaggio, frigobar (il cui contenuto è completamente pagato da Easyjet), terrazzo… Quando ci ricapiterà di avere una camera così?!
Venerdì 14 Marzo
Il giorno dopo rimaniamo in hotel, sul bordopiscina, sdraiati sui lettini al sole. Nonostante il vento e il freddo, c’è chi tenta di fare il bagno, ma non c’è il cloro nelle vasche e dunque viene loro vietato.
Alle 20:00 purtroppo dobbiamo partire, stavolta per davvero.
Ci viene offerto un “mezzo sostitutivo” per tornare a Milano, a causa della mancanza di voli disponibili.
Risultato: 12 ore di pullman, 2 giorni in più di scuola “saltati” e arrivo a Milano alle 9 circa a Linate.
Una gita da ricordare, non c’è che dire!

Un Grazie alle Prof. e a tutta la mia classe per i bellissimi momenti vissuti in questi 6 giorni. Il ricordo di questa gita mi accompagnerà per tanto, tanto tempo.

Greta