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“Sudano solo i poveracci”

Ho cercato a lungo qualcosa che potesse essere efficace al pubblico che ha bisogno di un articolo del genere. C’e’ una grossa fetta di articoli che sostiene la medesiima tesi ma trattandosi di pubblicazioni universitarie scende in dettagli sperimentali che, a chi non e’ strettamente interessato al modo in cui la nostra mente funziona, freganulla.

E siccome oggi, tanto quanto forse una volta, prima di leggere si guarda al numero di pagine –a prescindere possa interessarci tanto quanto ci interessa comunicare con il sesso a cui siamo piu’ affezionati– ho sempre creduto si trattasse di materiale poco utile, qui, su un blog costruito per parlare a ragazzi adolescenti.

Eppure stasera, cercando del materiale umanistico sull’invenzione umana che piu’ mi incuriosisce, verso il quale nutro un patologico e feticistico amore, ho trovato questo articolo: Programmatori nati (Natural born programmers).

E’ mio parere che quanto vive uno studente in una facolta’ scientifica e’ spesso inimmaginabile per una persona che studia altro. Invero, i programmi universitari finiscono per preoccuparsi poco di questo fattore dando la possibilita’ di superare un esame dopo l’altro senza vincere un costante e silenzioso sentimento di inadeguatezza –probabilmente non si puo’ fare di meglio da questo punto di vista.

Il tema e’: quanta energia si impiega nel deprimere le possibilita’ effettive, e quanta ne rimane per affrontare le difficolta’ invece e’ probabilemente doveroso incontrare facendo i conti tutti i giorni con le scienze dure? Quanto si impegnano gli insegnanti nel fornire l’immagine di un cervello muscolare?, e non di una gelatina computazionale che, al pari dei polpacci, con o senza allenamento offre le stesse capacita’? (Spero che il Prof. Caldarelli non mi contraddica; in tal caso credo sia comunque chiaro il senso).

Quindi mi butto; lo posto …e anche questo, scritto da Aaron Swartz (morto quest’anno).

Spero possa essere utile a quante piu’ persone possibili.

Ringrazio,
Giuseppe

Il paradosso del gatto di Erwin Schrödinger, fisico austriaco

Oggi è il 126° anniversario della nascita del fisico e matematico austriaco Erwin Schrödinger, vincitore del Nobel nel 1933. Viene anche ricordato per il paradosso del gatto, un esperimento mentale da lui ideato e pubblicato nel 1935.
Egli affermava: “Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso”.

Calano spese per istruzione. OCSE bacchetta Italia

Leggo su OrizzonteScuola.it e vi trascrivo (ogni mio commento sarebbe superfluo):

red – In Europa aumenta la spesa per studente, in Italia cala. Un esempio? In Francia e Germania si investono 304 euro per studente universitario, in Norvegia addirittura 731, in Italia appena 104. Stessa tendenza anche per scuola primaria e secondarie.

Se da un lato lo Stato risparmia in finanziamenti diretti al sistema scuola, dall’altro aumenta continuamente la quota privata delle famiglie. Scuola ed Università rischiano di diventare un investimento rivolto alle sole famiglie agiate.

Differenze e pregiudizio

Attualmente, la distanza tra il nostro Paese, la lontana America ed il remoto Oriente sembra annullarsi. I mass media permettono una conoscenza dei fatti in tempo reale. Con la televisione e il web si è diffuso quel fenomeno chiamato globalizzazione, che riveste un ruolo fondamentale in tanti aspetti della nostra vita. Ogni abitante della Terra sembra conoscere già tutti i popoli del mondo, eppure le difficoltà di relazione tra stranieri esistono ancora.

Oggi, nel nostro pianeta altamente globalizzato, è fondamentale sviluppare la propria capacità di comprendere l’altro. Bisogna raggiungere un livello di empatia tale per cui non vi siano più incomprensioni e scontri tra gli abitanti di paesi radicalmente o superficialmente diversi. Ma, per potersi immedesimare nell’altro e condividerne così i pensieri, occorre avere un contatto molto più diretto di quello che ci offre la TV e va lasciato da parte il nostro intramontabile pregiudizio.

Vi è mai capitato di visitare un’antica città giapponese?

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`A proposito di` Non so niente di te (Paola Mastrocola)

Vedere quest’intervista, e leggere il libro “Non so niente di te”…

a pensare che a scriverlo sia stata una professoressa del Liceo mi fa venire in mente quanta apprensione ci possa stare dentro la testa di un’insegnante –a trovarsi fra le mani questa pasta così molle e allegra che è un ragazzo.
Se vi capita …!

Saluti tanto affettuosi,
Giuseppe

Allego quest’intervista:

Questo video non è più disponibile

L’esperienza dell’autogestione al Calvino

Non ci avrebbe creduto nessuno: erano passati troppi anni dall’ultima “autogestione” nell’Istituto Calvino di Rozzano e prendere sul serio un’iniziativa del genere, organizzata in modo apparentemente approssimativo, sarebbe stata solo una perdita di tempo. Eppure è accaduto.
La scarsa fiducia dilagante tra i docenti e il preside nei confronti degli studenti era giustificata da numerosi fattori, in primis la superficialità con cui inizialmente noi ragazzi ci siamo approcciati ad un simile progetto: quella di “autogestirci” , d’altronde, era una scelta estrema rispetto ad altre eventuali forme di protesta previste dal nostro Regolamento d’Istituto.
La questione è proprio questa: la nostra “autogestione” o “giornata alternativa” non è nata dalla protesta né dal bisogno di parlare di attualità, e non ha mai preteso di farlo; l’urgenza di organizzare una giornata alternativa non c’era (almeno per la maggioranza degli studenti) per cercare dell’altro al di fuori del programma curricolare o al di fuori di ciò che già fa parte della nostra vita: facendo un’autocritica, infatti, le attività “alternative” che abbiamo scelto erano nella maggioranza dei casi (ma non sempre) attività che svolgiamo già nella nostra vita di tutti i giorni, per esempio i tornei sportivi.

Ma allora perché tutto questo? Qual è il perché della tenacia con cui alcuni ragazzi sono arrivati fino in fondo a questo progetto, nonostante mancasse loro l’appoggio da parte del corpo docenti e soprattutto dalla stragrande maggioranza degli studenti?
L’autogestione, comunemente parlando, è in sé un mezzo, non un punto di arrivo; nel caso del nostro istituto è addirittura un punto di partenza: prima ancora di una protesta del corpo studenti, dobbiamo renderci consapevoli che siamo un corpo studenti. Ciò vuol dire prenderci sul serio l’un l’altro e realizzare che siamo parte dello stesso istituto, della stessa macchina studentesca.

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Brinda alla vita!

A scuola di sicurezza al volante – A Noverasco i prof sono della Cri
«BRINDA alla vita»: si chiude domani il corso organizzato dalla Cri del Sud Milano al liceo Calvino di Noverasco. Si tratta di un progetto sulla sicurezza stradale rivolto ai giovani dai 13 ai 30 anni per spiegare gli effetti e i rischi : legati all’alcol. Dopo un ciclo durato un anno, la Cri collaborerà con le scuole di Opera, Basiglio, Rozzano e Pieve.

Libri “scandalosi”

Negli scorsi mesi hanno avuto un grande successo i libri della serie “50 sfumature” della scrittrice E.L. James.

Il successo della serie pare evidente sia dovuto agli argomenti erotici trattati. Troviamo scritto su Wikipedia “Il romanzo, caratterizzato dalla descrizione di scene di esplicito erotismo e da elementi di pratiche sessuali BDSM (acronimo di Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo) ha in breve tempo raggiunto una vasta popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. L’intera serie ha venduto oltre 31 milioni di copie in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi

Ora il tema trattato può sembrare altamente esplicito e moderno, nel senso che ai giorni nostri, rispetto agli anni passati, l’argomento “sesso” non è più un tabù nemmeno per i ragazzini.

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Lezione interattiva sulle Manovre di Disostruzione Pediatriche

Domenica 21 Aprile dalle ore 10.00 alle ore 12.00 ca. presso la nostra sede si terrà una lezione interattiva sulle Manovre di Disostruzione Pediatriche e sul sonno sicuro. Le semplici manovre, mostrate dai nostri Istruttori, possono salvare la vita di un bambino. Chi salva un bambino, salva il mondo intero! Qui le iscrizioni: http://crisudmilano.altervista.org/Iscrizione%20MDPED.html

Croce Rossa Italiana – Opera: http://www.facebook.com/cri.opera