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Equo e solidale!

A tutti i maturandi,

è passato quasi un anno da quando l’ansia per l’esame, e non solo quella, turbava le mie ultime notti da “studente”. Mi sento di scrivere qui, dopo quasi un anno di astinenza, per raccontarvi qualcosa che forse vi darà forza per il vostro esame, o forse no.
Gli ultimi dieci giorni di Maggio li ho passati a scrutare la scuola in ogni suo angolo, l’ho esplorata da cima a fondo come non avevo mai fatto in cinque anni. Vi confesso che sono stato anche nel luogo più imperscrutabile della scuola, il più chiacchierato: ebbene sì, sono stato nel B.P.P. ovvero (Bagno Personale di Parma). Un qualcosa di mai visto si mostrava dinanzi ai miei occhi, solo ora capisco perché fosse sempre ben blindato. Aprii la porta del bagno presidenziale, un arredamento in puro stile Gotico, ai lati dei sanitari si erigono due colonne di pietra che si basano sul lucido pavimento in marmo rosa. Che dire poi delle finiture e dei rubinetti in oro, e dello spazzolone del gabinetto in setole di cinghiale allevato a castagne e la carta igienica in piume di struzzo, per non parlare della collezione di baffetti finti che conserva in uno scrigno di ebano scolpito in rilievo, che lusso, che sfarzo. Questa è solo una delle meravigliose esperienze degli ultimi giorni: sono stato in tutte le aule, anche quelle più nascoste, in tutti i bagni (maschili, femminili, presidenziali, ausiliari e in quelli della palestra, e ovviamente quello dei professori). Sono andato nei laboratori, tutti, in ogni stanzino, ogni pertugio, ho scrutato perfino l’armadietto dei bidelli al primo piano, non mi è sfuggito nulla, volevo rendere mio quel posto. Mi guardavo in giro e non riuscivo a capacitarmi che tutto quello che mi circondava in breve tempo non l’avrei più rivisto e vissuto. così arrivo Giugno, mi ci vollero ben dieci giorni per girarmi tutta la scuola, ovviamente i miei compagni erano in classe a fare i bilanci in preparazione all’esame, che ingenui. La prima settimana di Giugno l’ho impiegata invece a conoscere più gente possibile: alunni, professori, segretarie, tutti, volevo conoscere proprio tutti e portare via con me quanto più possibile, in senso metaforico, non mi sono fottuto niente dalla scuola! Di lì in poi ogni giorno lo vivevo come fosse l’ultimo ed ogni giorno tornavo a casa triste, e nel mio cuore il conto alla rovescia mi perseguitava tutto il giorno. La sera non guardavo mai la tv, avevo smesso ormai da tempo di farlo, leggevo, guardavo alcuni films facevo tutto ciò che mi poteva allontanare il pensiero dall’imminente fine. Non ci riuscivo, non riuscivo a non pensarci. Ho anche pianto, non me ne vergogno, ho passato più tempo con i miei compagni ed i miei professori che con i miei genitori, si a volte qualcuno di loro si è comportato da stronzo, sia tra i compagni che tra i professori, ma sono rimasti nel mio cuore per tutto quello che di positivo abbiamo vissuto insieme.

E così ogni giorno era un’agonia, lenta, massacrante, non vedevo l’ora che tutto finisse, ma sapevo che quando tutto sarebbe finito dentro di me sarebbe rimasto un grande vuoto. Quel vuoto l’ho un po’ colmato ma ancora si fa sentire. E così arriva l’ultimo giorno di scuola,l’ultima campanella, è strana, non arriva puntuale, si fa aspettare qualche minuto. Col cuore in gola aspettiamo che suoni, e nel mentre la professoressa di lettere ci parla del nostro futuro, la cosa più bella che ci abbia mai detto, ci parla delle ali e delle radici, le ali che avremmo dovuto spiegare per arrivare in alto e guardare lontano, e le radici che avremmo dovuto mettere per rimanere con i piedi per terra, attaccati alla nostra vita e ai nostri valori, ancora lo ricordo con i brividi quel discorso. Un ultimo abbraccio ad ognuno di noi, poi arriva il mio turno, prima di abbracciarla la guardo con gli occhi pieni di lacrime che non volevo versare, lei mi guarda e mi dice che sa come mi sento, un caldo abbraccio,che mi ricorda tutti quelli che nella mattinata ho dato agli altri professori e non solo e poi suona, è l’ultima. Mi avvio all’uscita e mentre scendo mi guardo intorno attonito, inerte e inerme mi lascio trasportare all’uscita.

Spero che tutti voi possiate portare dentro un ricordo così bello del tempo trascorso a scuola.

Buona fortuna e in bocca al lupo a tutti!

Leo Missi

ECCO COSA SI DICE DI MILANO 3 SU nonciclopedia.wikia.com

Milano 3 è il secondo sequel della mitica saga milanese.

Venne fondata da ricchi industriali, ditte modaiole e imprenditori del cinema porno, tutto questo spiega l’abbondanza di gnocca e ricconi nel paese.

L’essere che più popola la zona è il fighetto/a, che passa le giornate a pettinarsi e a fare lo sgargiante mostrando le sue scarpe nuove o il motorino,nonché a rompere i coglioni,invadendolo,all’ iis “italo calvino” di rozzano. Viziato dalla nascita e per questo disadattato, il milanotreese è solito prendere mazzate da tamarri che popolano i paesi limitrofi.

Da ultimo mettiamo in evidenza il fortino dei cowboy in legno presente nel parchetto e il laghetto con le ochette addestrate che tengono compagnia ai poveri viandati. Al contrario di ciò che pensa la gente Milano 3 non si trova sperduta nella nebbia e nessuno può entrci e uscirci, infatti dispone di efficentissimo servizio di pullman che trasporta i fighetti/e a milano dove nessuno se li caga, ma loro sono felici così perché il mitico pullman allunga la strada di tre quarti d’ora solo per farsi vedere nei paesi limitrofi soddisfacendo i desideri di pavoneggiamento della sua popolazione.

Estratto da “http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Milano_3”

Che ne pensate?

Non ce l’abbiamo fatta…sigh…

Ciao a tutti. Visto che sono uno scrittore serio, non faccio pubblicità solo per le cose positive, ma anche per quelle negative. Noi APNEA non ce l’abbiamo fatta ieri sera. Peccato, perchè ci abbiamo messo l’anima. Ma tante volte non basta. Non ci arrendiamo, abbiamo in ballo altri concorsi importanti, crediamo sempre nel nostro sogno senza farlo sfociare in illusione.

Una cosa mi consola di ieri sera: eravate in tanti lì per noi, e ho visto un sacco di facce “calvinesche”. Il vostro boato quando hanno annunciato il nostro nome non è stato eguagliato per tutta la serata. Neanche dai Baustelle che sono ogni dieci minuti su MTV. Questo mi riempie di orgoglio e gratitudine.

Grazie a tutti voi, amici, conoscenti ed emeriti sconosciuti che hanno dedicato un sabato sera a sostenerci.

Liuk

un’ unica voce a scuola

all’ uscita,imboccando le scale,la prima impressione è che l’ eterogeneo pubblico stia esprimendo un gran numero di opinioni.
c’è infatti qualcosa di più di un brusio:certo, il numero di persone “non esattamente interessate”(e sottolineo l’ eufemismo)
è sempre grande,ma di primo acchitto si è portati a credere che questo concerto abbia lasciato qualcosa agli spettatori.
d’ altronde il livello di chi si è appena esibito sul palco della scuola
è davvero buono,e per una volta c’è stata l’ occasione di ammirare chi la musica la ama davvero.
del resto il concerto non è mai noioso:l’ alternanza veloce degli strumenti e la musica si classica,ma suonata attraverso pezzi davvero vivaci invita all ascolto si passa infatti da una “toccata e fuga”suonata(guarda un po’) con una ibanez elettrica ,al suono soave e dolce di un’arpa.
quando poi il coro sale sul palco,la prevedibile ovazione:la maggior parte dei ragazzi è infatti accorsa qui per ammirare le doti canore di questo o quell’ amico,arruolati appunto nel coro d’istituto.
e gli amati beniamini non deludono:fanno infatti sfoggio di un repertorio vario,che spazia dai cori di fine ‘500 a pezzi dei beatles,mettendo in mostra anche una buona capacità d’ insieme.
alla fine i complimenti sono molti e sinceri per tutti, che questa sera di maggio hanno dato davvero l’ anima per la musica,su quel palco appena illuminato da una luce sottile.

Mhn..

Allora..spero nessuno mi prenda per pazzo.. Forse ho bevuto un po’ troppo in questa settimana e non mi sono ancora ripreso! Detto questo, eheh, volevo lasciare un semplice e stupido pensiero che mi è passato per la mente.Il fatto che faccia religione non significa sia un credente o un praticante. Forze maggiori al momento mi costringono a farla e io subisco.. D’altronde non sono l’unico a farla e non ho tutto questo desiderio di passare un’ora al bar della scuola.Qlk lezione fa stavamo parlando della perfezione del mondo. La tesi del “Big Bang” è scientificamente corretta ma se ci si pensa, banalmente potrebbe risultare strana..perchè in effetti è difficile pensare che tutto quello che vediamo sia venuto fuori così bene grazie al caso..Forse perchè ho una mente un po’ strana, per qualche motivo mi sono messo a pensare sulla veridicità dell’affermazione.L’uomo è simmetrico.. Ha proporzioni precise..Il fiore ha un centro (non so come si chiama..) perfettamente circolare.. Tutti i punti sono equidistanti dal centro!?Qualcuno direbbe: “è grazie a Dio che tutto è uscito così bene”.Ma se dicessi che vediamo tutto così bello grazie a n? Non siamo stati noi a decidere che la simmetria fosse perfezione? Ma ancora prima, non siamo stati NOI ad ‘inventare’ una qualsiasi simmetria?Tante cose in natura sono costruite secondo canoni geometrici perfetti.. Ma ancora..Non siamo stati noi a crearli questi canoni geometrici? Non siamo stati noi ad ispirarci alla natura?Come si fa a dire che la nascita di tutto il mondo che ci circonda è stato guidato da una mano divina?! Io penso che tutto invece sia stato creato casualmente.. Che le nostre braccia sono lunghe il giusto perchè per i nostri canoni la lunghezza media delle braccia degli uomini E’ GIUSTA..??I fiori sono bellissimi perchè sono colorati di rosso, di viola, di blu..colori intensi..che affascinano! Mano di dio?.. No, casualità della natura..siamo stati noi a decidere che il rosso, il viola, il blu fossero colori stupendi perchè stupendi li erano quei fiori..?

Un po’ di pubblicità…

Ciao a tutti sto facendo pubblicità ovunque quindi perchè non anche qui? Questo è un articolo uscito oggi sul ViviMilano:

ViviMilano, inserto del Corriere della Sera: APNEA,finale concorso Sun ‘n Sound

Forse un pò di voi sanno già di cosa parlo se dico Apnea, ma vale la pena di parlarne ancora.
Apnea è il nome della band in cui da ormai più di 5 anni suoniamo io (Luca Cirio), Federico Cavaliere (in arte Capra) e Andrea Brumana, ex studenti di questo liceo. Dopo tanta gavetta (che non è ancora finita) ci stiamo levando un pò di soddisfazioni come la pubblicazione autoprodotta di un album (“Quello Che Non Sono Io”, primavera 2007) e la partecipazione a vari concorsi.
Uno di questi è Sun ‘n Sound, il cui vincitore aprirà il concerto di Ligabue allo stadio S.Siro il 4 Luglio. Bene, siamo in finale, con altre 9 band, dopo che ne hanno scartate centinaia. Siamo pure in formazione rimaneggiata, ci manca un chitarrista, ma cercheremo di impressionare lo stesso tutti.

Dunque, la finale è prevista per questo Sabato, 31 Maggio, alle 20.30 in piazza Santo Stefano, vicino a piazza Fontana, e a quanto pare la selezione avviene anche per Giuria Popolare.
C’è la notte bianca e magari tanti di voi saranno in giro per Milano…se avete voglia di dare una mano a dei vostri compaesani rozzanesi passate di li. Vi basta avere un documento d’identità e darci un voto (possibilmente 10 eh eh eh) per regalarci un sogno!

Lascio anche il link del nostro MySpace, dove potete asoltare il nuovo singolo con cui partecipiamo al concorso, “Lacrime Di Sangue”, scritto in collaborazione da Andrea e dal sottoscritto.

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Andrea Brumana, Voce
Luca Cirio, Basso e Cori
Federico Cavaliere, Synth e Cori
Davide Carrone, Chitarra
Davide Maselli, Batteria

Grazie in anticipo tutti quelli che verranno!

Ciao a tutti

Liuk

CAPAREZZA, LE DIMENSIONI DEL MIO CAOS

il capa

Ciao ragazzi.
Srcivo un post per consigliarvi di ascoltare l’ultimo cd del cantante più originale sulla faccia della terra..
uno dei migliori davvero..
uno dei miei preferiti se non il preferito..
uno che non scrive delle solite banalità..dell’amore..
uno che non ha peli sulla lingua..
il mitico Caparezza!

L’ultimo cd, LE DIMENSIONI DEL MIO CAOS, è strepitoso.

copertina album "le dimensioni del mio caos"

E’ la storia di una ragazza, Ilaria, che, durante un concerto del Capa, attraverso un varco spazio-temporale provocato dalla collisione di una stratocaster su un amplificatore, dal 68, anno della protesta studentesca, arriva nel nostro mondo (La rivoluzione del sessintutto).
Il nostro Caparezza si innamora di lei (Ulisse, You listen), ma questa viene condizionata dal nostro mondo (Ilaria Condizionata, la canzone migliore del cd), e il cantante pugliese finisce anche in prigione, poichè porta le tasche (nel nuovo mondo creato dalla collisione stratocaster-amplificatore non si possono portare le tasche, così da evitare che vi si nascondano volantini rivoluzionari) (Non mettere le mani in tasca).
La storia è ormai modificata (Pimpami la storia), e il partito di punta della nuova storia è il Fronte dell’uomo qualcuno, che per vincere le elezioni sta organizzando la costruzione di uno spazio-porto (La grande opera), in Puglia, e il cantante denuncia le condizioni pericolose alle quali sono sottoposti i lavoratori addetti alla costruzione della Grande opera (Vieni a ballare in Puglia).
Durante il processo non avrà tempo per replicare alle accuse del giudice poichè impegnato a giocare ai video-games (Abiura di me).
Ultimati i lavori per lo spazio-porto vi è l’inaugurazione, alla quale partecipa Ilaria, sposata con il leader del Fronte, ma anche politici, cantanti, esponenti religiosi, il sindaco, esponenti delle forze armate, che prenderanno parte al primo viaggio nello spazio dello shuttle (Cacca nello spazio).
Una volta condannato per “vilipendio al turismo di massa” si ritrova a fare da spalatore di cacca di elefante al Circo delle pantegane (Il circo delle pantegane).
Una sera a cena con un collega del circo, Marzolino, un uomo che risolve tutto con le mazzate, il cantante si offre di lavare i piatti, ma un vero uomo, secondo Marzolino, non lo dovrebbe fare, mentre il Capa sostiene il contrario (Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti).
Marzolino accende la radio proprio mentre danno i risultati delle elezioni e, come largamente predetto, il Fronte aveva vinto, con il 90% dei voti, e a seguire, dopo i risultati, lo zecchino d’oro (Io diventerò qualcuno).
Il cantante affranto decide di darsi appuntamento con Luigi delle Bicocche, un muratore che aveva preso parte alla realizzazione dello spazio porto (Eroe), e insieme i due si ritrovano a suonare in un magazzino di legno.
Luigi sta suonando l’inno di Novaro con una stratocaster, e solo li Caparezza si rende conto che in realtà Luigi è Hendrix.
Rabbioso per il risultato delle elezioni Gigi Hendrix spaca la stratocaster contro un amplificatore, creando un’altro varco spazio-temporale.
I due diventano due scimmie bonobo e si accoppiano selvaggiamente con altre scimmie (Bonobo power).
Eh si la scimmia è l’evoluzione dell’uomo!

Gli altri album sono:
“?!”
copertina album "?!"
“Verità supposte”
copertina album "verità supposte"
“Habemus capa”
copertina album "habemus capa"

Io ve lo consiglio, soprattutto dopo il concerto.
Se volete vedere qualche stralcio del concerto andate su youtube e cercate caparezza thunder road.
Strepitoso.

"non sei un pò troppo giovane per l LSD?comunque io mi chiamo Caparezza"