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Mi Presento..

Ciao ragazzi e ragazze, è la prima volta che scrivo su questo blog e probabilmente non sarà l’ultima e siccome mi sono candidato nella lista dell’ITC mi è sembrato doveroso iniziare a scrivere qui. Mi chiamo Alessandro Garavaglia, 4aB ITC (che dovrebbe essere 5aB, ahimè ..) e volevo iniziare questo?post chiedendo SCUSA a tutti gli studenti per come si è svolta l’assemblea d’istituto per il triennio. Diciamo che all’80% è stata colpa mia, in quanto dopo aver sentito definire alcune manifestazioni passate “farlocche” mi sono sentito chiamato in causa, visto che io partecipo attivamente all’organizzazione di queste cose frequentando i “capi” del coordinamento dei collettivi delle scuole milanesi.. Ma si è trattata di un fraintendimento con i compagni della lista del liceo, avevo capito un’altra cosa e da lì è iniziato il litigio.. Scusate 🙂

Comunque sia, parlando del programma della mia lista volevo porre l’attenzione sul punto che io personalmente ritengo più importante del nostro programma, ovvero la creazione di un collettivo stabile e a cui partecipino molti studenti che hanno voglia di fare. Mercoledì scorso quando sono andato all’assemblea generale dei collettivi mi sono sentito un po’ in imbarazzo vedendo che bei gruppi hanno formato all’interno delle scuole milanesi e se verrò eletto mi impegnerò al massimo affinchè anche noi avremo un collettivo del genere.

Un’altra argomento che voglio toccare è la non-giustificabilità delle assenze nei giorni in cui si partecipi alle manifestazioni… Ma stiamo scherzando?! La ritengo una cosa ingiusta e?volta a scoraggiare i ragazzi che vorrebbero partecipare ma hanno paura di un brutto voto in condotta..

Comunque questo post?si sta facendo troppo lungo, se qualcuno volesse avere ulteriori informazioni sul nostro progamma mi chieda pure il mio indirizzo msn 🙂

Con simpatia, AleGara

p.s. Vota PGM S.r.l. ^^

HO UN DUBBIO

Oggi assemblea al Politecnico. Si è parlato prima della legge 133 e poi delle manifestazioni che si volevano organizzare.
Ma io però non capisco una cosa.
Con la legge 133 il mio futuro è in bilico, anzi diciamo che è mooolto a rischio, e la proposta che mi viene fatta qual è?
Manifesta, oppure, occupa.
Ok, d’accordo ma…
Se manifesto o occupo, di certo non vi sarà il blocco della didattica: ovvero, i professori non smetteranno certo di spiegare per le manifestazioni, o occupazioni.
Sicuramente l’occupazione non la prendo nemmeno in considerazione, poiché illegale.
Per quanto riguarda la manifestazione ho un tremendo dubbio: sono sicuro di dover fare qualcosa per protestare contro questa legge che taglia tagia taglia, ma se proprio a causa di questa legge il mio futuro è in forse, perchè dovrei mettere anche il mio presente in forse?
Spiego meglio: faccio matematica (per le applicazioni) e se mi salto una lezione è un casino.
Quindi rischio di mettere a serio pericolo anche il mio presente universitario.
Inoltre quando un lavoratore sciopera per i propri diritti, non va al lavoro e quindi non viene pagato, ma non spende niente, mentre io ho pagato, a fatica, la prima retta dell’università e non me la sento di saltare delle lezioni quando c’ho messo tanto impegno a pagare la retta (ho un debito ancora aperto a riguardo).
Che fare?
Sono dubbioso…

Una Mattinata al COMPA

Per stemperare la tensione degli ultimi articoli, vorrei parlare di una conferenza nella quale il nostro istituto e soprattutto il nostro sito e il blog annesso erano i protagonisti. La conferenza aveva come titolo Comunicazione e Media: comunicare per farsi capire e si è svolta al COMPA (salone della pubblica amministrazione) nel nuovo polo fieristico di Rho. Erano stati invitati a parlare il nostro preside e il professor Paganini per comunicare anche alle altre scuole un modello di successo e di semplicità qual è il nostro sito. Insieme ai due nostri professori, c’erano la V B e D più altri studenti (come Zangara) dell’ex V B.

La conferenza è stata interessante, anche se molte cose che sono state spiegate già le sapevamo; in più vorrei sottolineare il fatto che il nostro sito abbia avuto un così alto riconoscimento da parte dello Stato. Chi scrive (anche io) deve pensare che il blog è considerato molto da tutti gli enti (sapete che il nostro sito è tra i migliori 50 siti della pubblica amministrazione, insieme a quello dei Carabinieri), non solo perché è semplice e facile da capire, anche perché affronta tematiche serie e coloro che sono usciti dalla scuola si sentono sempre attratti. Quindi cerchiamo di tenerlo bene cioè con un livello di dibattito civile senza insulti e parolacce. E’ meglio per tutti.

Per finire abbiamo fatto un giro per i vari stand che presentavano le offerte della pubblica amministrazione, anche per il tuo futuro. Ci sono state varie cose interessanti (tra cui un mio compagno quasi arrestato per offesa a pubblico ufficiale), che rappresentano un Italia sempre viva e forte

P.S. Nello stand della Guardia di Finanza c’era Antonio Rossi (il famoso canoista e portabandiera italiano alle ultime olimpiadi), ma non siamo riusciti neanche a stringergli la mano.

Alberto Ardizzone (Usr), Angelo Paganini e Marco Parma al Compa
intervento di Irene Fontana e Greta Rebughini
intervento di Alessandro Zangara

Ci pisciano addosso e ci dicono che piove

Nell’ultima fase dell’assemblea d’istituto gli studenti si sono interrogati su quale sia il metodo più efficace per opporsi a provvedimenti ritenuti ingiusti. Personalmente trovo che la risposta sia insita nei principi democratici: solo l’opinione pubblica può ostacolare qualsiasi tipo di azione politica e pertanto dobbiamo difendere il concetto secondo cui uno stato è veramente libero solo quando i cittadini fruiscono di un’informazione libera.

A questo proposito ho voluto porre all’attenzione del blog un documento di cui ho preso visione durante una ricerca dei contenuti della riforma Gelmini e della legge 133. Queste norme e altri punti programmatici del governo (che lascio a un’indagine individuale) sembrano infatti delineare una situazione particolarmente aderente a quella descritta da un illustre Italiano, in un suo discorso del 1950.

Il personaggio citato è Piero Calamandrei, professore durante il fascismo, uno dei pochi a non avere ne chiedere mai la tessera del partito. Fondò il Partito d’Azione e fu membro della consulta. Quella stessa consulta in cui oggi viene oltraggiosamente nominato Pecorella: avvocato del presidente del consiglio accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia.

L’ipotesi di Calamandrei.

“Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi,come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. così la scuola privata diventa una scuola privilegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.”

Piero Calamandrei
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950

Vi saluto invitandovi a commentare e con l’auspicio che abbiate ora un elemento in più per constatare questo: quando uno si informa è molto più difficile prenderlo in giro.

Marco Milza

Questione di registro

Ovvio, non parlo della micidiale arma che ogni prof tiene a portata di mano. Voglio parlare, come dice il De Mauro, del grado, livello espressivo normalmente proprio di un modo di parlare o di scrivere.
Gli atti, non sono indifferenti al contesto. Se io cucino un uovo al tegamino a casa mia, all’ora di pranzo, non c’è nulla di strano, ma, se lo facessi in classe, durante la lezione sulla deduzione trascendentale delle categorie, sareste tentati di chiamare l’ambulanza. Eppure il gesto sarebbe lo stesso.
Vale anche per le parole: dette in compagnia, tra gli amici, hanno un senso, scritte nel blog della scuola (non in un blog personale) ne hanno un altro. Lo sfogo di un momento rischia di rimanere per secoli nel web, se non altro nella cache di google. Pensiamoci.
Per ora niente censure: lo spazio che WordPress riserva alle parole proibite rimane vuoto perché anche certe parole possono qualche volta avere un alto valore espressivo, ma soltanto quando non c’è altro mezzo per esprimere una santa indignazione di fronte all’ingiustizia. Se, al contrario, vengono usate per gratuiti insulti tra compagni di scuola, avviliscono chi le usa ed offendono tutti.

Mettiamoci a lavoro…

In merito all’argomento giornalino, che vedo suscita molto interesse, fortunatamente, c’è qualcuno che ha già delle idee ben precise e che sarebbe disposto ad un confronto per dare il via ai lavori il più presto possibile? Io mi metto a disposizione, se però gli attuali rappresentanti, io conosco solo Ale, e i candidati alle prossime elezioni potessero organizzare un incontro in cui poter discutere dal vivo di questo progetto con tutti quelli interessati a farne parte sarebbe meglio.

Ale dovresti avere il mio contatto di msn, altrimenti te lo ridò

lista liceo

Siccome molti di voi hanno fatto notare che in assemblea d’istituto?non si è capito molto?, riproponiamo i nostri punti qui sul blog.

?1)AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA: vorremmo riproporre il progetto di ampliamento della scuola? di cui non si è più parlato,per evitare disagi agli studenti delle quarte e delle quinte che ogni anno devono spostarsi da una scuola all’altra.

2)COGESTIONE: organizzare una cogestione di 3/4 giorni, con gruppi tematici diversi da quelli proposti ogni anno.

3)COLLETTIVI: organizzazione di collettivi dove verranno discussi i gruppi della cogestione, le manifestazioni e altri temi.

4)GIORNALINO: ripristinare il giornalino d’istituto. Si sta esaminando la possibilità di coprire le spese grazie a delle sponsorizzazioni.

5)FESTA DI FINE ANNO: si vuole organizzare la festa di fine anno.

6)MANIFESTAZIONI: si parteciperà alle manifestazioni più importanti.

Sofia Luciotti

Giulia Ardizzone

Luca Pallavidino

Alessandro Dall’Ò

ASSEMBLEA D’ISTITUTO

Oggi 22 ottobre 2008 si?sono svolte le assemble d’istituto per l’elezioni dei rappresentanti d’istituto.

Sfortunatamente ho potuto assistere solo a quella del triennio, e posso dire solo una cosa: se bisogna ogni volta fare questa fine, meglio se le assemblee non si facciano. perchè ogni volta che parla una qualsivoglia persona del liceo, dal fondo dell’auditorium (cioè l’ITC) partono bordate di fischi e insulti, invece quando parla una persona dell’ITC si sentino applausi e cori da stadio. Forse se a tutte le assemblee è così, non sarebbe meglio farle divise.

Durante l’assemblea c’è stata la dura contrapposizione tra le liste del liceo e dell’ ITC. La diatriba maggiore era stata sulle manifestazioni. La cosa è subito degenarata, così che dopo più o meno tre minuti dall’inizio dell’assemblea già non si capiva più nulla; questo perchè se le persone parlano una sopra l’altra non si capisce. Elementare

La cosa che mi ha dato più fastidio è l’atteggiamento preso dai due rappresentanti dell’ITC che in ogni modo cercavano di demigrare le opinioni delle altre persone. Caso eclatante è stato quando hanno fatto salire la ragazza di 3b, che aveva vaneggiato sul blog, per poterle fare un processo pubblico. Se lei ha sbagliato, non bisogna usare la sua stessa arma contro di lei. Non dico che non abbiamo sbagliato a scrivere quelle cose, ma farle il processo pubblico è anche peggio.

?Momento esilarante dell’ assemblea è stato quando Ponce per rispondere sull’utilità delle manifestazioni, cita i partigiani. Lo aveva già fatto su questo blog (sempre per rispondere a me); se pensi di poter paragonare queste manifestazioni con la?lotta partigiani, sei un po’ fuori di strada. Quindi chiedo gentimente a Ponce di non citare più i partigiani per difendere l’utilità delle manifestazioni.

Per finire, della manifestazione sono rimaste anche delle idee (giornalino scolastico, cogestione, due intervalli), ma gli atteggiamenti scontrosi e denigratori non possono che far male a queste assemblee nelle quali la discussione senza insulti dovrebbe stare alla base.

ASSEMBLEA D’ISTITUTO 22-10

‘giorno a tutti..

è da tanto che non scrivo nel blog anche se avrei voluto farlo più e più volte per entrare nel vivo delle discussioni che da un paio di settimane lo animano (praticamente è diventato quasi un blog a tema unico su manifestazioni e riforme varie…) ma è bello sentire opinioni su temi che ci riguardano da vicino espresse anche da ex studenti, professori e preside (menomale che c’è un pò di dialogo….)

ma cosa c’è di migliore di un blog per poter discutere? una bella assemblea d’istituto…!! e, manco a farlo apposta, di cosa si è parlato nell’assemblea? delle manifestazioni! ma non solo, grazie al cielo.. ma andiamo con calma..

come studente di 5a per prima cosa mi dispiace molto vedere solo due liste di studenti candidati a rappresentare una scuola con… boh quanti siamo? ho perso il conto.. almeno si spera allora che questi ragazzi si diano da fare e che tutte quelle belle cose dette oggi non siano solo chiacchere…

ma alla fine.. cosa si è detto oggi??? parola per prima alla lista del liceo e dopo 2 minuti garavaglia già ha preso un microfono per rispondere ad una micro-accusa di manifestazioni campate per aria per saltare ore dilezione con un bel “cazzo”.. bonjour finesse… poi, oggettivamente, fare un’assemblea divisa liceo-itc? non è una brutta idea, visto che tutti i ragazzi dell’itc a mò di curva da stadio che neanche il maracanà di rio fa ‘sto bordello, buttavano giù fischi e grida a ogni parola dei rappresentanti del liceo….. non si riesce a parlare un minimo da civili, visto che anche l’acustica dei microfoni lascia alquanto a desiderare? ma se poi dobbiamo parlare di buona educazione, mi dispiace caro jo, che senso ha buttare fuori 5/6 parolacce ogni 3 minuti solo per attirare un po’ l’attenzione??

ora non voglio fare critiche, poi al solito escono le frasi del tipo “allora se parli tanto perchè non vai tu” e onestamente, non ho nè voglia nè tantomeno le capacità.. quindi mi limito a suggerire un paio di cose, che probabilmente sarebbero saltate fuori oggi in assemblea, se non fosse che un’ora di tempo non basta per esporre gli obiettivi delle liste, fermarsi ogni 2-per-3 perchè c’è troppa confusione, parlare di questo e di quello uscendo dagli argomenti dell’assemblea, fare scenette improvvisate scendendo tra i ragazzi seduti nelle prime file e infine sentire i pareri di quelli a cui ‘sta scuola interessa e vogliono suggerire eventali miglioramenti…. la campanella suona a mezzogiorno, non c’è tempo per fare tutto.

difatti alla fine in 2 o 3 del liceo stavano intorno a garavaglia per cercare di fargli capire che la storia dell’intervallo doppio è una grandissima cavolata, che gioverebbe tra l’altro ben poco ai ragazzi del liceo che, come giustamente tentavano di spiegargli, escono 2/3 volte a settimana a mezzogiorno, quindi farebbero un solo intervallo.. per non parlare di quelli che se ne vanno alla luini.. già lì inizia tutto 10 minuti dopo, se poi bisogna fermarsi ancora ogni due ore per fare alla fine della storia 5 minuti in meno di intervallo.. che senso ha? poi come qualcuno ha affermato in assemblea ci sarebbero dei bei problemi per tutti quelli che si muovono con i mezzi.. entrare 5 minuti prima non è una grande idea e poi, oggettivamente.. se si fanno gli intervalli più brevi chi ci entra più al bar per prendere il panino?? si fa fatica a tornare in classe in orario senza avere l’ultimo pezzo di pane misto salame in mano..

allora, come qualcun’altro suggeriva, perchè non si ritorna a fare l’orario distinto liceo-itc come accadeva 3 anni fa? se non sbaglio le ore erano sfalsate di 10 minuti, e quantomeno nella scuola ci si riusciva a muovere per i corridoi… ma credo che qui il problema riguardi la rotazione delle classi ora dopo ora, quindi credo che questo suggerimento sia irrealizzabile..

irrealizzabile come spero sia anche per quest’anno la fatidica settimana di autogestione.. o meglio.. o si hanno idee serie per creare dei gruppi che possono veramente parlare di qualcosa (basta con parodie di film o con preservativi srotolati sulla gamba della sedia per insegnare al primino “cosa fare in caso di”) allora ne possiamo parlare: se questo tanto menzionato collettivo avrà tra gli altri questo obiettivo allora ok, ora di febbraio la cosa potrebbe anche uscire fuori bene.. ma se come gli anni scorsi si chiedono 4 giorni al preside per perdere tempo allora no.. ci credo che poi mancano i responsabili dei gruppi.

di che altro si è parlato oggi….. del giornalino!! chi ne ha parlato che non mi ricordo, liceo o itc? è l’unica cosa proposta oggi che potrebbe veramente andare fino in fondo, sia che vinca una o l’altra lista…

per quello che riguarda le manifestazioni non aggiungo altro, c’è già tanta roba scritta da altri prima di me.. dico solo che io venerdì scorso sono entrato alla 2? poichè mancava la prof della prima ora e ho incrociato 4 ragazzi in motorino fuori da un baretto che si dicevano “o aspetta che vado a prendere la play” e l’altro “no io vado a casa a dormire”…. se non vuoi entrare a scuola rimani diretto a casa dicendo a mamma che non hai voglia di andare o dici che non stai bene… se vai a scuola alle 8 per fare un pò di bordello fuori con quelli che vogliono veramente andare a manifestare contro questo o quello ma poi ti imboschi e torni a casa allora, 1? sei un idiota, 2? è una normalissima bigiata…. non improvvisate racconti di picchetti… anche se a dire il vero quando venerdì 3 c’è stata la prima manifestazione un ragazzino con chissà quale autorità e quale scopo in testa mentre entravo a scuola mi ha detto “oh cosa cazzo entri?”…. beh, volevo girarmi e appenderlo al cancello…..

chiudo qui, ho scritto un pò di roba… spero che ci siano tante risposte perchè? voglio veramente sentire cosa ne pensano i miei “colleghi” studenti di tutto quello fatto e detto oggi… soprattutto dei ragazzi di 1? e 2?…

ciao ragà

pablo#4

Manifestazione

Buonasera a tutti, scrivo purtroppo solo ora per raccontare la mia esperienza di oggi.
Oggi pomeriggio ero in università quando sono stato fermato da un gruppo di ragazzi armati di trombetta e megafono di carta, che stavano mobilitando molti ragazzi in occasione di una manifestazione contro la schifezza Gelmini (mi ripugna chiamarla riforma: è solo un vile taglio al futuro del nostro paese).
Decido, assieme alla mia amica Ludovica (mia compagna di classe ai tempi del liceo) di unirmi a questo gruppetto che, almeno sembrava, non contava più di 25 persone.
Invece la sorpresa, è il caso di dirlo, era davvero dietro l’angolo: arrivati in Via Festa del Perdono ci troviamo davanti una folla immensa con la nostra stessa voglia di andare contro questa schifezza.
Per testimoniare quanti fossimo effettivamente ho persino tirato su Ludovica dalle caviglie per farle scattare un paio di foto!
Devo dire che è stato bellissimo partecipare a questa manifestazione: la lotta è stata tanta e compatta, gli studenti c’erano e si sono fatti sentire, e devo dire che ho persino avuto un attimo di paura nel trovarmi un sacco di agenti di polizia in assetto anti sommossa, ma fortunatamente non è capitato nessun episodio di violenza.
Il mio unico timore però resta questo: ho paura che, come sempre o molto spesso accade, le proteste rimangano inascoltate. Insomma, per rimanere in argomento, basta guardare all’ultima porcata Made in Moratti nella precedente legislatura di centro-destra: è venuto giù il mondo, ma nessuno è tornato sui suoi passi!
Sono tanti gli esempi di proteste nate e morte nell’indifferenza di chi ha il “potere”! Ho paura che Maria Star faccia orecchie da mercante e tutto si smorzi…
Ma per il momento si combatte!

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Valentino

p.s. mi permetto di segnalare questo video in cui la Littizzetto parla della schifezza Gelmini: il tono è come sempre ironico ma vale la pena vederlo..

http://it.youtube.com/watch?v=L0U0DbupwYo